Vecchie glorie: Marastoni 1969

[emabiond]

Circa 3 mesi fa, dopo un lungo periodo di ricerca e di corteggiamento, portai a casa dalla vicina Reggio Emilia la bici che mi avrebbe permesso di partecipare alle cicloturistiche d' epoca. Ritrovi non competitivi dove tutto ruota attorno al ciclismo d' altri tempi. Il giusto binomio per una passione come la mia che stà in sella tra la cicloriparazione, l' andare in bicicletta e la passione delle cose fatte come una volta.
Quando ritirai la Marastoni a Reggio Emilia, feci in modo di conoscere anche il suo costrutture che gli aveva dato vita 40 anni fa, Licinio Marastoni classe 22, un personaggio d' altri tempi, un telaista dei tempi d' oro della bicicletta, il suo primo telaio lo costruì a 17 anni.
Quando la vidi la prima volta fu amore a prima vista, ma c'era qualcosa che non andava...nel tempo qualcuno ci aveva messo le mani sostituendo questo e quell' altro pezzo, insomma il suo essere era offuscato.
Pazienza, ci vuole pazienza, nel frattempo "fiocco di neve" faceva il suo primo debutto alla polverosa, sempre in terra Emiliana, e devo dire che si comportò veramente bene al suo primo giro, avevo solo sostituito i vecchi tubolari e i pattini dei freni, la sicurezza prima di tutto.
Nel frattempo, la pazienza aveva dato i suoi frutti, ero riuscito a trovare alcuni pezzi (senza svenarmi) che le permettessero di ritornare indietro nel tempo e per adattarsi alle mie misure. Leve freni del periodo, pipa manubrio + lunga, manubrio del periodo, insomma quei piccoli dettagli che la rendevano affascinante come quando papà Licinio la costruì.
Al secondo debutto la cicloturistica Le valli della lana di Biella, fiocco di neve ha conquistato l' 8° posto su oltre 100 iscritti, a ruota di blasonate bici d' epoca primi del 900, le valutazioni della giuria che scruta con occhio clinico non vengono date in base all' ordine d' arrivo, ma in base al tipo di bici, alla corrispondenza filologica del periodo e anche all' abbigliamento del ciclista che deve essere in tema.
Pazienza ci vuole pazienza per le cose fatte bene come una volta, ma ci sono ancora un paio di cosette che andrebbero riviste.....
Nel frattempo farò una telefonata al papà, chissà magari gli farà piacere sapere che il suo lavoro viene ancora oggi apprezzato.

[pedalgronda]

sei incredibile Emabiond . Se puoi racconta quella del bigliettino del colore. Era su questo fiocco di neve?

[emabiond]

Si, fiocco di neve riporta sul telaio il n° 320, ai tempi dall' officina Marastoni uscivano 300/350 biciclette all' anno. Quando è stata smontata per revisionare tutte le parti meccaniche, all' interno del tubo verticale in corrispondenza del movimento centrale, c'era un qualcosa di strano che sbucava.
Tolto con le pinzette un foglietto di carta arrotolato come una pergamena. Erano le indicazioni colore del costruttore al verniciatore, un bianco perlato Urgente!
Da li a pochi anni dopo, il Marastoni per distinguersi avrebbe scelto il suo colore ufficiale, il verde ramarro, ma questa....... è un' altra storia

[Faustbike]

CHE BELLA!!!

complimentissimi!! ovviamente anche al "papà"!!

Fausto

[emabiond]

Questa invece è stato un puro caso, nella ricerca di un paio di tubolari leggermente più scolpiti e di larghezza 28 anzichè 22 per avere un maggiore grip sulle salite delle strade bianche (spesso, come vuole la tradizione, nelle ciclostoriche vengono inseriti dei tratti non asfaltati), un amico mi ha procurato un paio di palmer d' annata perfettamente conservati a poco prezzo. Il caso ha vuluto che.....

[emabiond]

Fiocco di neve all’ Eroica 2010

E’ ufficiale la Marastoni “fiocco di neve” alla classicissima di tutte le ciclostoriche, farà parte, sotto l’ emblema del gallo, della squadra di Le coq sportif. Evidentemente era scritto nel suo destino, che 41 anni dopo essere stata assemblata, si ritrovasse a partecipare all’ Eroica, in una squadra Francese.
Difatti, benché nata in terra Emiliana ha sempre avuto un qualcosa di Francese, papà Licinio mi raccontò che le pipe (le congiunzioni cromate che assemblano i tubi nella parte anteriore) le trovò durante un suo viaggio negli anni 60 proprio a Parigi.
E nel mentre oltralpe, si stà lavorando alle fasi di assemblaggio di un’altra compagna d’ avventura per l’ appuntamento del 3 ottobre a Gaiole in Chianti, a Milano ci sarà una prima giornata di “svezzamento” (75 km) per i nuovi acquisti, partenza il 19 Settembre ore 9:00 via Lodovico il Moro 25 rigorosamente in vintage.

[emabiond]

Quest' anno con la Marastoni ho provato tante belle esperienze durante i ritrovi ciclostorici e altre meravigliose uscite. Ma l' esperienza più significativa fu quando appena presa a Reggio Emilia feci in modo di incontrare anche il papà costrutture Licinio Marastoni, ah che bei ricordi "la brugola reggisella"...
Coniando un neologismo "elefantiadi ricordi" gustatevi il video

[Faustbike]

Quest' anno con la Marastoni ho provato tante belle esperienze durante i ritrovi ciclostorici e altre meravigliose uscite. Ma l' esperienza più significativa fu quando appena presa a Reggio Emilia feci in modo di incontrare anche il papà costrutture Licinio Marastoni, ah che bei ricordi "la brugola reggisella"...
Coniando un neologismo "elefantiadi ricordi" gustatevi il video

Ciao,
grazie per questo pezzo di storia che giro sul forum bdc vintage! Intanto sistemo la mia Bianchi (non così importante come la tua Marastoni, ma della mia misura è difficile trovare qualcosa), Sabato la porto in verniciatura, sarà rimontata per Gennaio. Poi magari ci si vede per un giro a Milano!
Fausto

[emabiond]

Ciao Fausbike, per un giro in vintage io sono sempre pronto, anche in inverno, abbigliamento rigorosamente in lana al 100% e via

[Faustbike]

Ciao Fausbike, per un giro in vintage io sono sempre pronto, anche in inverno, abbigliamento rigorosamente in lana al 100% e via

Ciao,
prima dev'esser pronta la bici!

Ho girato il tuo intervento su bdc, ecco un'altra testimonianza su Marastoni da un frequentatore del forum:

http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=78002

Fausto

[emabiond]

Già conoscevo i vari racconti sul fantastico Licinio postati sul sito bdc da altri fortunati possessori "Marastoniani".
E sempre sul sito bdc recentemente è stata postata anche ques' ultima testimonianza, se fosse più a portata di ruota, sarebbe bello riunirsi con le consorelle.

"La passione per le bici Marastoni si sta espandendo anche all'estero. Ecco 3 "Marastoniani" in uscita nel mese scorso nel Central Park di New York. In primavera spero organizzare una uscita di ben 8 bici Marastoni oppure a New York o nel New Jersey " Ciclista Statunitense

[luigi]

Le Marastoni sono dei capolavori; ma i freni del Campagnolo C-Record che monta la prima bici a destra li vogliamo buttare via ?

ciao

[emabiond]

ma i freni del Campagnolo C-Record che monta la prima bici a destra li vogliamo buttare via ?

Ciao Luigi, il tuo riferimento è ai Campagnolo Delta.
Premessa personale, li trovo straordinariamente affascinanti esteticamente e per la ricercata meccanica costruttiva. Ma tolto questo fattore che li rende molto ricercati nell' ambiente collezionistico (per un paio di soli freni, mancati pure di pattini l' anno scorso alla fiera di Reggio Emilia la richiesta era di 90€), ti rispondo, si io li butterei via.
Mi spiego meglio, se il fine ultimo è quello di restaurare e appendere la bici in salotto con il solo fine di godere osservando ok, ma se la bici vene utilizzata per qualsivoglia attività ciclistica è consigliabile non avere quel tipo di impianto frenante, per un semplice motivo: SCARSA CAPACITA' di frenata perfino con strade asciutte, ti lascio immaginare la risposta su bagnato. Io li ho provati e ti posso garantire che un paio di freni Campagnolo di qualsiasi tipo di altro gruppo sono nettamente superiori di questo " semplice esercizio stilistico" prodotto da Campagnolo, forse è anche per questo che Shimano riuscì a scardinare lo strapotere commerciale che l' azienda Italiana aveva proprio in quegli anni.

[luigi]

...il tuo riferimento è ai Campagnolo Delta.

Si non ricordavo il nome dei freni che credo equipaggiassero solo il c-record e il Croce d' Aune.

Sicuramente non erano dei freni eccezionali oltre ad essere pesanti e difficili da regolare; ma per il poco che li provai, non mi erano sembrati così critici.
Comunque li ho desiderati tanto all' epoca che potrei accettare il rischio, per cui se proprio li devi buttare... dimmi dove.

ciao

[emabiond]

Ultimo e definitivo upgrade di "fiocco di neve", per percorsi alla "Paris-Roubaix" monterà un paio di cerchi in legno Ghisallo su mozzi Campagnolo Record flangia bassa