Per l'
abbigliamento Pinzanet nella discussione della scorsa edizione richiamava le info e consigli alle pagine da 8 a 13 della
prima edizione. Anche noi ci siamo più volte confrontati in merito a mutande, sciarpette e coibenti vari: ad es. in
questa discussione, oppure in
questa.
Personalmente mi limito a dire:
1) E' una questione assolutamente soggettiva: mi sembra però anche oggettivo aggiungere che pedalando ad una temperatura di circa 2°C come abbiamo avuto nella 3° edizione è improbabile che anche la parte più critica del corpo, ovvero i piedi, possa raffreddarsi, se coperti adeguatamente.
2) Io mi vesto a strati con materiali rimediati negli anni da Deca, ovvero partendo dal basso: comode scarpe da trekking di non particolare pregio con l'aggiunta di una copertura in neoprene e due calzini (uno da trekking + uno invernale di B'Twin), calzamaglia sintentica, pantaloni Windstopper, mutande B'Twin con patello aggiuntivo, maglia Kipsta a maniche lunghe, felpa da running, giubino Windstopper, giubotto da trekking Quechua, guanti da sci in Gore-Tex, collare in pile B'Twin per coprire gola, bocca e naso, fascia Quechua per fronte e orecchie e cappello di lana sotto il casco. In caso di bisogno nelle sacche della bici ho anche inserito un pile, scaldamani, scaldapiedi, un collare e guanti in pile di ricambio e varie coperture antipioggia. Visto che nella 2° edizione ha sempre piovigginato ho indossato i pantaloni e il giubino antipioggia. Nella 3°edizione ha piovuto e nevischiato all'inizio e ho (erroneamente) tenuto i pantaloni antipioggia (le gambe hanno sudato per tutto il percorso). Mai utilizzati gli scaldamani/piedi, il pile di emergenza e il collare/guanti di ricambio.
3) Quest'anno si incomincia in salita, quindi immagino che ci si scalderà a dovere e sarà bene evitare di coprirsi troppo per non sudare. Personalmente mi coprirò maggiormente conclusa la salita, se il clima e il mio corpo lo suggeriranno.
Per gli
alimenti e bevande, nulla di particolare da segnalare, se non:
a) Mi sono portato due borracce una riempita di acqua e una termica con del te. I liquidi all'interno delle borracce non sono per fortuna ghiacciati, come invece i cicloviaggiatori mi dicevano che era successo nella prima edizione, impedendo in sostanza di potersi dissetare.
b) Ho usato il pile per avvolgere un termos con te caldo che avevo inserito nelle sacche della bici. Era ancora abbastanza caldo quando me lo sono scolato durante la pausa più lunga.
c) Mi sono anche portato, e divorato, un paio di panini al prosciutto, varie barrette energetiche, qualche biscotto, un po di frutta secca. Mi sono bevuto un paio di tappini di Vov e ingurgitato un numero imprecisato di pocket coffe di cui sono piuttosto ghiotto. Ovviamente non mi sono fatto mancare un bel bicchierone di vin brulé caldo che i ragazzi della Stazione delle Biciclette ci hanno offerto nella 2* edizione in riva all'Adda, così come un bel bicchiere di te caldo con i biscotti che un sostenitore ci ha fatto trovare arrivati sulla Martesana. Nell'ultima edizione ho anche assaggiato la raspadura e brindato con il vinello che l'impeccabile organizzazione de Il Cicloviaggiatore ha messo a disposizione dei partecipanti.
Credo poi che si possa
confermare o disdire la propria adesione fino all'ultimo momento. Consiglierei in tal senso di candidarsi tra gli interessati/probabili.