Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

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p000gna
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Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da p000gna »

Leggo un commento:
Questo percorso l'abbiamo fatto per la prima volta oggi, ma non l'abbiamo completato. Eravamo in due, io guardavo il GPS ed il mio amico guardava i cartelli, che per fortuna c'erano altrimenti ci saremmo persi :boh . Secondo me il percorso, che ho scaricato da questo sito, non è precisissimo e purtroppo in alcuni incroci è determinante. .........
Mi è capitato altre volte di trovare commenti dello stesso tenore. Ora io dico: può capitare, come conclude l'autore del commento che il GPS di chi ha fatto la segnalazione abbia avuto delle perdite di segnale, oppure che certe segnalazioni siano state fatte manualmente e chi le ha caricate sia stato troppo frettoloso e abbia tirato giù il percorso poco accuratamente (per esempio a me sarebbe capitato di dover attraversare un canale dove non c'era il ponte) ma ..... il cervello che ci sta a fare? Studiando il percorso con le mappe prima e con il satellite dopo, prima di partire, ogni volta che si affronta l'incognita di un nuovo tracciato, spessisimo ci si accorge delle incongruenze che questo presenta e si può ovviare in partenza ad eventuali errori. Ecco perchè non mi fido poi così tanto della tecnica (ho lavorato nel settore dei computers - anlista programmatore, prima e responsabile EDP dopo- per quasi 40 anni e ne diffido profondamente: quando guardi da un'altra parte ti fregano) tanto che del GPS e di tutte quelle diavolerie non so che farmene. Preferisco studiarmi i percorsi (anche quelli già segnalati da altri) e poi magari approfonire sul terreno anche chiedendo agli indigeni e sono certo di non perdermi mai e di ritrovare sempre la strada di casa e di godere dei percorsi a cui dedico la mia attenzione. Dico io: il cervello che ci sta a fare ? vogliamo mandarlo in pensione prima del tempo?
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pedalgronda
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da pedalgronda »

in certi casi hai ragione ma in altri percorsi, pedalati personalmente, il tracciato è così tortuoso che lo studio preventivo è inutile se non si conosce il territorio. In quel caso il gps diviene vitale e un percorso segnalato bene è necessario.
Nel mio consueto giretto del venerdì sera mi sono perso le prime 2 volte a causa di una segnalazione imprecisa (ma non sbagliata) della traccia. Una volta capito il problema (passaggio in una cascina abbandonata) ho seguito il gps senza perdermi.

Un'ultima annotazione. Io ho un buon senso dell'orientamento ma ho pedalato con persone anche più intelligenti di me che non hanno mai la ben che minima idea di un qualunque punto cardinale...
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da p000gna »

L' intelligenza c'entra poco, anche mia moglie che è più intelligente di me si perde sempre (cartina alla mano fa tutti i percorsi esattamente a rovescio) ma non credo che il GPS le risolverebbe il problema: i percorsi, pur restando sulla traccia li farebbe al contrario, l'unica cosa che la salva è che, sapendo di questo suo handicap, si ferma a chiedere ed in questo usa il cervello.
Ciao

P.S.
Sarei curioso di sapere cosa ne pensa Guru Oiro, visto che in passato ha espresso nel campo (come in tanti altri, nn ultimo le bici elettriche) opinioni molto simili alle mie.
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da Guru Oiro »

p000gna ha scritto:....
P.S.
Sarei curioso di sapere cosa ne pensa Guru Oiro, visto che in passato ha espresso nel campo (come in tanti altri, nn ultimo le bici elettriche) opinioni molto simili alle mie.
Eh eh.
Anche questa volta siamo sulla stessa lunghezza d'onda :D

Ad oggi non uso, nè posseggo un gps.
Di fatto seguo i dettami della vecchia scuola.
Uso la classica mappa/cartina cartacea, che:
- costa enormemente meno
- non si scarica mai la batteria;
- non la si deve aggiornare periodicamente nelle mappe;
- non la si deve aggiornare periodicamente nell' hardware;
- ha uno "schermo" enorme e non si deve essere lì col mouse a spostare la piccola mappa sul display;
- pesa enormemente meno;
- se si rompe poco male, tanto costa poco.
...
Dopodichè devo ammettere che come in tutte le cose ci sono pro e contro.
Per esempio qui in Trentino ci sono le nostre montagne e vallate profonde che sono un ottimo punto di riferimento e agevolano l'orientamento, mentre ci sono altre zone d'Italia dove questo è quasi impossibile, per cui un gps potrebbe anche "aiutare".
Ma aiutare non significa affidarsi ciecamente, perchè poi vengono i problemi.

Caso classico di problemi col gps visto di persona è quello di biforcazioni a Y di sentieri in cui le due strade proseguono vicine per un pò. Mi è capitato di vedere che il gps di qualche mio amico "andare in palla", avendo per natura un margine di imprecisione (che se non erro oggi è sceso a 15 metri).
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da renatociclo »

Concordo.

Io non ho mai usato il gps e credo che l'unica funzione che potrebbe interessarmi è l'altimetro e il segnalatore di posizione, visto che sono solito fare viaggi turistici con la mia bici in montagna, ma per il resto solo materiale cartaceo e appunti personali.

Quando programmo un nuovo itinerario, lo esploro da casa usando il sito maps.google.it con la funzione "Street view" nei punti critici dove è facile sbagliare strada e visualizzo la scelta giusta. Ho sempre riscontrato che questo metodo di preparazione mi agevola e finora non mi sono mai perso, e di colli alpini ne ho attraversati!
Guru Oiro
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da Guru Oiro »

renatociclo ha scritto:...

Quando programmo un nuovo itinerario, lo esploro da casa usando il sito maps.google.it con la funzione "Street view" nei punti critici dove è facile sbagliare strada ....
Sì, lo faccio pure io ed è un ottimo consiglio per programmare al meglio l'itinerario. :noti :si
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p000gna
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da p000gna »

L'esplorazione mediante Ia funzione street view, vale anche per me, ma purtroppo non funziona su tutte le strade, sugli sterrati e sulle strade secondarie (e forse anche terziarie ed oltre) spesso tale funzione non è disponibile e allora non resta che usare il cervello allargando il più possibile la mappa satellitare e spesso, quando si è in loco, avere l'umiltà di chiedere. In vita mia, io mi sono perso una volta sola: a piedi, a Perugia, sono entrato in un dedalo tridimensionale di stradine e non sono più riuscito a raccapezzarmi con la cartina, e mi sono perso perchè non ho avuto l'umiltà di chiedere poichè ero troppo sicuro di me. Risultato ho poi perso mezza giornata per ritrovare il bandolo della matassa coi piedi dolenti dopo essermi fatto 5 o 6 Km. di troppo; ma è servito di lezione: il cervello non bisogna mai smettere di usarlo, bastava solo chiedere quando era il momento.
Ciao
Giovanni
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da Guru Oiro »

p000gna ha scritto:.... avere l'umiltà di ....
Merce rara, in tutti i campi, oggigiorno :confused :si
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da fvio »

Per preparare un giro, un bel giro, ci vuole tanto studio, con carta touring 1:200.000, libri e guide varie, google maps e street view.
Poi se proprio perdo la bussola (capita principalmente in zone antropizzate) uso il gps del telefonino, giusto per capire dove sono. Per il ciclismo su strada in montagna grossi problemi in verità non ce ne sono, in genere la strada è una!
ciao :)
Ultima modifica di fvio il 09 set 2014, 1:06 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da Pimpa »

Non vedo perché uno strumento debba però escluderne un altro: studio palmo a palmo l'itinerario prima di partire, uso mappe su carta prima e durante il tragitto, analizzo guide di tutti i tipi, guardo la bussola, osservo la posizione del sole, cerco con lo sguardo cartelli, tengo il gps sempre accesso con tre o quattro applicativi sullo smartphone che girano ed il display da 5" del cellulare sempre in vista ed alimentato, ove possibile, spesso domando. Non ho alcuna capacità di orientamento e devo ricorrere a più strumenti anche su ciclabili a lato di canali come questa estate cicloviaggiando con la famiglia sulla ciclabile dei due mari da Bordeaux a Tolosa (vedi foto dell'allestimento). ;)
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Sulla ciclabile dei due mari
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da p000gna »

Non ho mai inteso criminalizzare nè escludere la tecnica, le mie erano solo riflessioni riguardo a certe lamentele che talvolta compaiono fra i commenti agli itinerari, lamentando ora una cosa ora l'altra (quando l'imprecisione di alcune tracce gps -come nel caso da cui ho preso spunto per avviare questa discussione- quando la mancanza di fontanelle lungo il percorso, quando i treni che non caricano le biciclette lungo certe tratte delle ciclabili, quando la mancanza di aree di ristoro attrezzate o di cicloriparatori o noleggiatori lungo il percorso, ecc. ecc.) Il tutto si riconduce ad un altro tema riguardante i commenti: https://www.piste-ciclabili.com/forum/vi ... 700#p28700 , https://www.piste-ciclabili.com/forum/vi ... =1&t=11934 , https://www.piste-ciclabili.com/forum/vi ... =6&t=11935 da me lanciato in altre sezioni del forum e al precedente mio intervento su questa stessa sezione del forum: https://www.piste-ciclabili.com/forum/vi ... =3&t=11908 ed ancora https://www.piste-ciclabili.com/forum/vi ... =3&t=11855 , ed osservo che, come dice fvio:
I percorsi segnalati non sono quasi mai dei percorsi ciclabili "istituzionali" bensì il risultato di pedalate ed esperienze personali. Quindi vanno letti, studiati ed eventualmente adattati secondo le singole esigenze e capacità.
Non sarebbe da escludere, laddove possibile, un sopralluogo prima della gita, lo fanno pure i campioni al tour...
Sicchè un bel sopralluogo, fatto con calma ovvierebbe poi a ritrovarsi sul più bello con una traccia fasulla da seguire, ed anche in questo (intendo io) consisterebbe: 'usare il cervello', ed appunto come dici tu, e qui ti cito:
Non vedo perché uno strumento debba però escluderne un altro

sostengo anch'io che uno strumento non esclude affatto l'altro, ma debbono integrarsi 'cum granu salis'.
Poi, non vogliatemene se io, in pensione dopo 40 anni di lavoro nel campo delle tecnologie informatiche, sono diventato un pò allergico a quest'ultime e, un pò per questa mia allergia, un pò per pigrizia e forse anche per micragna evito di far uso di queste tecnologie: già mi ero ripromesso di stare alla larga dai computers e di non farmi più coinvolgere in questo campo, poi per caso ho fatto l'incontro con PisteCiclabili ed ora ne sono diventato quasi un malato che aspetta di vedere sull' e-mail se c'è qualche messaggio nuovo per andare sul forum a vedere di che si tratta: sono quasi diventato un computerdipendente...... ma questo non è argomento da affrontare adesso, forse in futuro può darsi che qui in area libera apra la discussione su questa fantomatica dipendenza.
Ciao a tutti, e soprattutto anche a quelli che posso aver annoiato
Giovanni
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da trottola »

Anch'io voto per la tecnologia, possibilmente di ultima generazione.
Attualmente ho in uso uno strumento fantastico, sempre disponibile davanti a me, che non richiede alcuna alimentazione, nessuna app, difficilmente si guasta ed altrettanto difficilmente sbaglia (e quando lo fa ha la straordinaria capacità di portarti su un percorso migliore di quello segnalato: come l'hanno scorso quando poco dopo essere sbarcati in Inghilterra abbiamo momentaneamente smarrito la 'Parigi Londra' e siamo capitati su un pendio erboso in discesa con una favolosa veduta sulle scogliere).....................
lo strumento? il mio naso :lol
confesso, non sempre è una scelta, spesso decidiamo il cicloviaggio pochi gg prima di partire e resta appena il tempo di preparare i bagagli, si e no riusciamo a procurarci la cartina della zona......ma così tutto il viaggio è una 'scoperta'. Chissa, forse un giorno avrò il tempo per studiare cos'è una traccia gps, per ora ho (quasi) imparato ad usare street qualcosa x vedere se andrò in mezzo ad un'autostrada (ma tanto non ho il tempo x verificarlo 'prima')
ciao
pedalgronda
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da pedalgronda »

Io voto per tutto. La notte scorsa ho fatto un giro in montagna. Salita impegnativa e impossibile sbagliare. Ma senza il GPS la discesa sterrata con mille bivi e al buio totale sarebbe stata una tragedia senza il gps sul manubrio a indicarmi la strada precedentemente tracciata sul pc. Mi sarei perso al 100% (talvolta rischio di perdermi NONOSTANTE il gps con la traccia chiarissimamente indicata).
Quando esco per un giretto dietro casa non porto nulla.
Ma dove serve il gps è secondo me assolutamente necessario....e aggiungo: è necessario proprio per l'avventura e la scoperta: io studio percorsi prima che mi evitino di incontrare auto; di solito questi percorsi sono sconosciuti e piccoli. Affidandosi al "naso" (ovvero ai cartelli e alle indicazioni dei passanti) si finisce, per esperienza, sulle statali perchè la gente che si incontra, salvo rare occasioni, sono automobilisti. Ho fatto di recente un viaggio da Milano alla Liguria. Ho studiato su google maps per settimane un itinerario megatortuoso e complesso per evitare le auto: alla fine io e i miei compagni di avventura ci siamo meravigliati di quanto sia stato piacevole il percorso scelto, mentre le auto sfrecciavano sulla parallela statale su cui saremmo finiti senza aver studiato.
Il GPS è nel mio caso una fantastica risorsa e un fantastico strumento...e come tale va usato con giudizio e limitatamente al necessario (come la tv, il telefono, i farmaci, ecc ecc ).
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da fryederich »

Da qualche parte, non ricordo dove, si paragonava la rivoluzione che l'accoppiata elettronica-informatica sta portando in questi anni con l'invenzione della stampa nel quindicesimo secolo. Il mondo prima e dopo sembrano inconciliabili, basta provare a immaginare la nostra vita senza aver a disposizione fogli o libri stampati. Così sta avvenendo per la tecnologia informatica, non è niente di mostruoso, è sempre successo e sempre succederà nella storia umana.

Non vedo contrapposizione fra usare il cervello e usare la tecnologia, se usati entrambi e con giudizio si potenziano a vicenda. E badate bene che non sono un fan dell'ultimo modello di gingillo elettronico: non ho uno smartphone, mi piacciono un sacco le dinamo vecchio stile sulle bici, per l'ultimo cicloviaggio che ho fatto ho usato una cartina di mio padre del 1978 (vabbe, ero in svizzera, dove è tutto segnalato a misura di ciclista),... però ho un gps da escursionismo che uso, per esempio, quando percorro in bici un nuovo itinerario in pianura, dove c'è una miriade di strade, cambiamenti di direzione e bivi, dove bisogna evitare strade trafficate, e dove non ci sono punti di riferimento.
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Re: Affidarsi alla tecnica o farsi guidare dal cervello?

Messaggio da geko70 »

indubbiamente saper leggere le cartine e sapersi orientare è fondamentale per muoversi in ambienti non conosciuti, la documentazione sul percorso è la base per muoversi in sicurezza, sia parlando di uscite in mtb che di escursioni a piedi in montagna, ma la tecnica in questi ultimi tempi ci aiuta moltissimo. E' proprio per questo che le tracce da utilizzarsi con gps siano le più precise possibili, è assolutamente inutile proporre tracce tipo "unisci i puntini".
Chi vuole utilizzare le nuove tecnologie deve essere in grado di poterle utilizzare correttamente. altrimenti è meglio non proporle.
Utilizzo il gps per ricerca e soccorso di persone disperse, e sono ben cosciente dei limiti di questi attrezzi, ma ci permettono di velocizzare gli spostamenti in ambienti non conosciuti.

Tutto questo non vuole essere una critica a questo utilissimo forum, anzi spero presto di poter inserire qualche mio giro.
ciao a tutti.
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