FOLGARIA SECONDO GIORNO

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klaus
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Iscritto il: 23 gen 2009, 1:32 pm

FOLGARIA SECONDO GIORNO

Messaggio da klaus »

……arrivati al campeggio SOLE E NEVE di Carbonare siamo stati accolti dai titolari come degli eroi visto il mezzo inconsueto,il tandem da mtb. Due ore di chiacchiere una doccia calda la cena ,giretto in paese salutiamo due mucche e tre galline nessun altro. Ore 9 siamo crollati nel mondo dei sogni. Dormendo nella familiare adattata a camper l’avventura continua.
Ore 6 è il primo giorno d’estate il sole splende….cachio che frec 8°,bello va bene così. Ci prepariamo per la seconda parte dell’avventura la “kaiserjagher marathon” ora siamo nel vecchio territorio Austro-Ungarico. Se ieri abbiamo visitato le fortificazioni italiane ora è la volta di quelle austriache.
L’osservatorio di monte Rust è sopra di noi, è una postazione di collegamento ottico con i forti austriaci della zona allora non esistevano i telefonini. Lo raggiungiamo a piedi come riscaldamento, un capriolo fugge davanti a me, bellissimo.
Mentalmente torniamo indietro nel tempo, 1916, truppe che si spostano, ordini, mezzi corazzati, frastuono delle granate, urla, fuoco delle mitragliatrici, questa era la prima linea. Ci commoviamo vedendo il cimitero di Slaghenaufi e pensiamo a quanto i nostri bisnonni hanno sofferto per noi. Siamo di nuovo in tandem alla volta del passo Vezzena.Visitiamo il forte di Busa Verle. Guardando i campi intorno si notano ancora le buche lasciate dalle numerose granate esplose, immaginiamo che inferno poteva essere. Poco distante dal passo una targa ci che li vi fu la prima battaglia degli altopiani dopo la dichiarazione di guerra, gli Italiani combattevano ancora come nel medioevo, avanzando al suono delle trombe a ranghi compatti verso il nemico che li aspettava con le nuove mitragliatrici, una strage. La salita continua fino al monte Cucco, il tempo non è bello sembra ci sia un tornado a pochi km da noi, nuvole nere nere che salgono dal monte formando in cono. Quota 1550 inizia la discesa fino al forte Belvedere. Questo è l’unico forte rimasto intatto per volere del generale Cadorna. Postazioni multimediali fanno rivivere nel forte la vita di allora. Consigliata una visita guidata .E’ arrivato il sole, si riprende il giro tra salite e discese arriviamo al lago di Lavarone, qui un gelatone non me lo leva nessuno ,ma dopo una salita al limite quasi me lo fa vomitare. Ancora ½ ora e siamo al campeggio. 41 km immersi nella storia 70% di strade bianche tanta salita e tanta discesa niente pianura .
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