Val Venosta che spettacolo

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fabio 65
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Iscritto il: 02 ago 2009, 6:28 pm

Val Venosta che spettacolo

Messaggio da fabio 65 »

L’ otto Settembre per noi vicentini e festa, la così detta festa dea “ Madonna dei oto” .
Speranzosi di una giornata all’insegna del bel tempo, il giorno prima abbiamo deciso di effettuare una gita in Val Venosta in Alto Adige, per ( finalmente ) percorrere la pista ciclabile immersa nelle piantagioni dei meli.
Dunque la mattina dell’ otto Settembre partenza abbastanza presto, direzione Merano, arrivati a Lagundo parcheggiamo le macchine a fianco della stazione ferroviaria, e prepariamo le biciclette, che per quel giorno diventano il nostro mezzo di locomozione, non inquinante poco costoso nei consumi, a parte qualche camera d’aria se si buca.
Da Lagundo , ci portiamo verso Merano per salire sul treno che poi ci porterà verso Malles , le nostre biciclette, le carichiamo su un carrello trainato da un pulmino chiamato “ Shuttle bike”, e prendono la stessa direzione.
Il biglietto ferroviario, con il biglietto per le bici, costa a persona ( 5 euro treno, 4 euro bici) però dite alla biglietteria della stazione in quanti siete, perché forse vi spetta uno sconto comitiva.
Finalmente partiamo con il treno, e piano piano costeggiando le montagne che lambiscono la Val Venosta, saliamo verso Malles ad un’altitudine di metri 950 sul livello del mare.
Arriviamo finalmente a Malles dopo circa 1 ora e 15 minuti, e con noi arrivano anche le nostre bici caricate sul Shuttle bike, e partiamo per la nostra meravigliosa lunga biciclettata.
La discesa verso Glorenza, la più piccola città d’Italia, incantevole con i suoi edifici storici, portici, porte della città che si aprono tra le mura che la circondano, e molto veloce e divertente anche se bisogna stare attenti perché sul quel breve tratto la pista ciclabile non c’è, e quindi si deve sfruttare il marciapiedi.
Proseguendo sulla ciclabile lungo il fiume Adige che ci accompagna una volta sul lato destro, una volta sul lato sinistro, incominciamo a renderci conto e a capire perché questa valle è così famosa per la produzione di mele. I meli, che a perdita d’occhio sono coltivati, si fanno ammirare per la loro varietà, una volta rosse, una volta gialle, una volta verdi e gialle con le guance rosse, sono una tentazione a commettere dei piccoli furti, magari fermandoci a fare la pipì, …. al massimo senti urlare da qualche parte in mezzo alla coltivazione, e si scappa a gambe levate, oh! .. scusate! Pedalando più forte di prima.
Il peccato appena commesso, non è da imitare , ma la tentazione è forte, sfido chiunque .
La pista ciclabile si snoda serpeggiando tra i meli pieni dei loro frutti, essa, a volte si inerpica in maniera molto leggera a volte un po’ di più, comunque molto pedalabile anche per bambini, la pista in alcuni tratti è anche da asfaltare ma questo non è un problema.
Dopo circa un ora e mezzo la pedalata si fa leggermente più dura , non per la salita ma per mancanza di carburante nelle nostre pance e finalmente la meritata sosta per un pasto a base di panini e qualche mela raccolta qua e là. Poi via più veloci di prima giù per qualche tratto di discesa molto divertente. Poi di nuovo un po’ di salita per superare qualche coltivazione che si trova su qualche falso piano,il panorama che si vede è di quelli che lasciano un ricordo indelebile di questa valle, con sempre in primo piano la cima dello Stelvio e le altre montagne colorate di un verde scuro, meraviglioso.
La giornata come da speranza è di quelle che lasciano il segno per fotografie da incorniciare, in quanto il cielo di un azzurro che più limpido non si può, le nuvole che non sono nemmeno visibili in quanto nascoste chissà dove. I paesini che seguono la pista ciclabile si vedono sempre abbastanza ai margini ed in lontananza, quindi per chi desidera passare tra i loro piccoli centri abitati, deve fare alcune piccole deviazioni per visitarli.
A mi raccomando! se avete ragazzi che sa la cavano nella pedalata e stanno sempre avanti a voi, non perdeteli di vista, perché può succedere che si perdano nelle varie deviazioni ed incroci con altre stradine che entrano nelle varie coltivazioni, fate notare loro le tabelle con la bicicletta disegnata prima di iniziare la pista e spiegate che devono sempre seguire quel indicazione ( purtroppo a noi è successo senza conseguenze ) grazie al odiato e a volte utile cellulare li abbiamo ricondotti sulla retta via.
Finalmente dopo circa quattro ore e 60 km percorsi la nostra avventura si sta concludendo senza però dimenticare di raccontarvi della folle discesa che vi porterà verso l’arrivo sia Lagundo o Merano.
Questa discesa molto veloce e piena di piccoli tornanti è una meraviglia per le nostre gambe e anche per il fatto che ci si diverte un mondo, vista la velocità che si raggiunge, circa 60 Km/h, i ragazzi penso abbiano gradito, anche perché erano assai entusiasti sia per la velocità raggiunta poi perché finalmente la pedalata era finita.
La giornata si conclude caricando le biciclette sulle macchine, una piccola merenda fugace poi via verso Vicenza contenti della bella giornata, pensando “ magari dappertutto ci fossero ciclabili così”!.

Vi salutano Fabio Lisa Thomas Carlo Cristina Andrea Francesca
:cool :cool
thom_59
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Iscritto il: 27 feb 2010, 4:33 pm

Re: Val Venosta che spettacolo

Messaggio da thom_59 »

Per il trasporto della bici in alto Adige esiste un biglietto multiplo da dieci trasporti. Vuol dire: Puoi tasportare nell'arco di un anno per dieci volte a selta la bici e il biglietto é trasferibile. Questo biglietto costa 25€ pari a 2,5€ per bici e giorno, perché vale per un giorno dell' obliterazione, anche se devi cambiare mezzo. Il bigletto vale su tutti i treni regionali, sia TI (fino giú a Trento), sia SAD (ente locale per il trasporto pubblico in Alto Adige), su tutti i pullman SAD e i concessionari che sono ditte private, che hann un accordo con la SAD per servire un certo tratto. Se vai da Bolzano a Merano e hai gia pagato il trasport bici puoi trasportare la bici anche in treno andando verso Malles, che almeno l'anno scorso in estate in questa direzione non era consentito. Com'é quest'anno, non lo so. So solo, che i treni della SAD (sono treni piú belli respetto quelli della TI) non sono molto adatti per il trasporto bici, perché non hanno un abitacolo dedicato ai bici. Ulteriori informazioni trovi sul sito http://www.sii.bz.it.
Un'altro consiglio: L'ultimo sabato in Agosto chiudo per otto ore la strado sul passio stelvio per il traffico motorizzato e quindi puoi fare questo passo senza esser disturbato da macchine e moto. Esisto un sito internet: http://www.stelviobike.com
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