patente per conducente di velocipede

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p000gna
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Biografia: Vado in bici da sempre ma non amo le competizioni anche se so muovermi a velocità sostenuta (e neanche i megaraduni), prediligo i percorsi poco frequentati preferibilmente su asfalto ma non disdegno le strade bianche e il cross lungo gli argini dei fiumi. Amo i percorsi panoramici anche collinari o montani a patto che ogni tanto concedano un po' di respiro. Da quando sono in pensione ho quasi abbandonato la macchina e ho fatto della bici il mio principale mezzo di spostamento a patto che non debba trasportare pesi eccessivi o troppo ingombranti.
Le mie zone sono la Valdinievole, la Lucchesia e la Versilia, chi vuole conoscere e pedalare in queste zone mi contatti pure, col bel tempo esco volentieri in compagnia e sono libero quasi sempre.
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da p000gna »

Secondo me il patentino per la bici non serve a nulla, servirebbe invece una buona educazione stradale indiscriminata e per tutti. Per il resto la penso esattamente come Pimpa che ha scritto:
Io anche in questo caso non ho le vostre convinzioni. Prima di qualunque altra regola mi piacerebbe però vedere il controllo di quelle attuali. Ben vengano poi le sanzioni anche ai conducenti di velocipedi.
Aggiungo anche che il codice della strada e la disciplinina si dovrebbe far osservare anche ai pedoni: quanti sono quelli che attraversano la strada a una ventina i metri dalle strisce pedonali senza preccuparsene minimamente? oppure in presenza di marciapiedi transitano sulla carreggiata (che è asfaltata) solo per non cammiare sulla ghiaia? o fra le foglie cadute dagli alberi?
Occorre proprio la sanzione come deterrente? più dell'amor proprio e della tutela della propria incolumità?
Se uno non pensa alla propria salute e al proprio benessere che può fare il timore di una multa?
..... Penso che sarebbe come punire con la pena di morte i mancati suicidi .........
C'è poi da dire che se togliamo anche un pizzico di quella libertà che la bici ci fornisce, costringendo chi fa uso della bici ad adempimenti che sono esclusivamente burocratici, non faremmo altro che a privare le persone del desiderio di farne uso ricacciandole verso l'uso eccessivo dei mezzi motorizzati.
Già molti cercano la comodità della motorizzazione anche nella bici, vero Renato ? (oops, volevo scrivere Giuseppe): ho un amico che definisce come doping meccanico la spinta verso l'elettrificazione delle bici, questo però è testimonianza di come si cerchi di aggirare i nostri limiti. Vogliamo proprio affogarci nelle regole pondocene dei nuovi, di questi limiti?
Così facendo non arriveremo mai a radicare nella nostra gente una cultura della bici , nè ad invogliarla verso questo mezzo, che è poi l'unica via per giungere a una vera cultura della bici.

Piuttosto la patente vorrei metterla per i cicloamatori sportivi: venite in Versilia d'estate per vedere come ignorano sistematicamente i semafori piuttosto che ripartire da fermi ogni volta 'per non rovinare la gamba', ma le ripartenze non dovrebbero far parte anch'esse del bagaglio di ogni buon ciclista?
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fryederich
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da fryederich »

Sono convinto che l'infrangere le regole del codice della strada non sia dovuto alla non conoscenza delle stesse, cioè non si rispettano le regole consapevoli di non rispettarle. Se così non fosse allora sì che sarebbe utile un corso per insegnare le regole e il conseguente attestato di conoscenza (patente). La prova sono le infrazioni compiute da chi è munito di patente B. L'automobilista che supera il limite sa di superarlo così come il ciclista che brucia il semaforo rosso sa che non deve farlo. E' per questo che non credo che la patente per i ciclisti indurrebbe i ciclisti a rispettare maggiormente il codice della strada.
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p000gna
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da p000gna »

Credo proprio anch'io che sia così, ma obbligare i cicloamatori ad un patentino senza il quale non si potrebbe più circolare con la bici da corsa e che una volta tolto per eccesso di infrazioni, non venisse più rinnovato, costringendo quindi a circolare su strada con una bici 'normale' cioè con fari, parafanghi, campanello, carter catarifrangenti e tutto ciò che l'appesantisce, forse limiterebbe gli affari di chi fornisce le attrezzature sportive ma ridurrebbe anche gli sbruffoni che si sentono 'grandi' solo per farsi vedere così attrezzati e che si sentono autorizzati a schiacciare gli altri, che non possedendo altrettanto sono tenuti, loro sì: che sono dei poveracci, a rispettare il codice della strada.
Per tutto il resto sono convinto anch'io che chi non rispetta il codice sa benissimo di non rispettarlo, ma il patentino almeno ci darebbe una magra consolazione .....
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renatociclo
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da renatociclo »

il corollario di regole e regolette su quello che potrebbe accadere come conseguenza di un eventuale patentino per velocipede lo state immaginando voi. io sto solo prospettando l'esigenza di innalzare il livello di preparazione e di consapevolezza dei ciclisti e di tutti gli altri che utilizzano la strada con vari mezzi di trasporto.

Si potrebbe anche pensare di creare un centro di formazione facoltativa per acquisire una sorta di 'patentino del ciclista esperto' con tanto di tesserino e di adesivo da apporre sulla bicicletta, e obbligare i rivenditori di biciclette a fornire un opuscolo informativo sul codice della strada del ciclista e su alcune abilità tecniche spiegate e illustrate. Immagino un genitore che va in un negozio ad acquistare una bici per il figlio di 8 anni che gli viene consegnato l'opuscolo magari con un DVD allegato che lo guarda insieme al figlio e prende coscienza di quelle che sono le regole fondamentali per pedalare in sicurezza. i bambini imparano come spugne e ricordano nel corso del tempo quelle cose.

Un modo per innalzare il livello di consapevolezza e di preparazione ci sarà pure, no? La gente è pronta a fare critiche anche veementi su quello che non funziona ma non ha nessuna idea da proporre.

consentitemi un'altra considerazione: non parliamo della ricaduta che una mgliore formazione avrebbe sulle persone molto anziane che ancora utilizzano la bicicletta, suvvia! quando si vuole migliorare il livello culturale di un paese, i primi soggetti chiamati in causa sono i giovani, già in tenera età. perciò per favore proviamo a guardare avanti alle nuove generazioni.
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da emabiond »

dispiace ma dall' idea di una proposta di patente per ciclisti mi dissocio.
Le motivazioni contro più evidenti sono già state dette e penso che siano giuste, oltremodo però penso che ci siano delle lacune da colmare o quantomeno da prendere in esame, per le varie tipologie ciclistiche. Sarebbero talmente tante le sfumature da elencarle che l' elenco diventerebbe lunghissimo e inappropriato, però ci sono delle macrocategorie che potremmo racchiudere in:

1 Assolutamente vero, i clicloamatori sportivi della domenica (Cicloamatori agonisti dilettanti) quando fanno branco sono solitamente indisciplinati nei confronti del cds, raramente viaggiano in fila indiana, i semafori vengono considerati come inutili e scomodi dazzi, si sentono tutti quanti grandi campioni al giro d' Italia, semplicemente dal fatto di avere acquistato l' ultimo modello di bici che poi è quello che il marketing vuole far credere che utilizzano i campioni. E' anche vero però che (trovandomi in mezzo spesso, perchè anche io pratico bdc a livello sportivo e non puoi sempre allenarti da solo e delle volte percorrere le ciclabili è impraticabile) in certe situazioni, quando e solo l' ampiezza della strada lo permette per i cicloamatori stare in gruppo è anche un fattore di sicurezza (oltre un modo per riprendere fiato). Ma come direte voi, ebbene si, stare in gruppo ti da maggiore visibilità e per paradosso (teoria dei banchi di sardine) ti fa sentire più importante e di conseguenza l' automobilista è costretto a rallentare (magari puoi suona o ti insulta), non ti sfreccia a 120km/h a meno di 1 metro di distanza, si accoda e quando il traffico lo permette mette la freccia e ti supera. Che poi è praticamente la stessa dinamica che incontra l' automobilista quando trova davanti un veicolo lento. Non ammetto (e non pratico) invece, sempre da parte dei cicloamatori della domenica, bruciare i semafori (quante volte mi sono trovato con anche compagni occasionali di strada, che bruciano i semafori e io essendomi fermato mi sono poi dovuto fare la fuga in solitaria per andarli a riprendere (in questo caso ero io che li insultavo).
Pratico lo sport del ciclismo ma non sono un maniaco della grammomania e pertanto se prevedo che dovrò fare un' uscita dove magari farò tardi nel rientro e/o sul percorso che ho scelto ci potrebbero essere delle gallerie e/o per questioni climatiche non c'è buona visibilità, porto con me SEMPRE luci di posizione e bretelle come da cds, non sono quei pochi gr che mi compromettono la prestazione, semmai è il contrario, sono quei pochi gr che NON mi compromettono la vita.
Di regola chi fa agonismo fa parte di una squadra dilettantistica, possiede per così dire un cartellino con rinnovo annuale, con visita medica che abilita alla pratica sportiva presso una struttura abilitata dal Coni e copertura assicurativa per danni contro terzi. Una buona e seria associazione sportiva dilettantistica deve regolamentare la disciplina dei suoi iscritti, dare consigli e formare dei ciclisti rispettosi del prossimo e delle regole sportive. Nei casi di comportamenti non idonei sia in allenamento che durante le manifestazioni sportive ammonirli fino alla radiazione dalla società a cui sono iscritti, fino ad arrivare, nei casi più gravi all' esclusione di partecipazione nelle competizioni sportive regolamentate dalle diverse federazioni.
In questa categoria ci sono anche sezioni di cicloamatori amanti del mezzo MTB o Ciclocross, ma in questi due casi i "campi di gara" sono ben definiti e solitamente non danno intralcio alla circolazione.
2Randonnèè anello di congiunzione tra il ciclista della domenica e il cicloviaggiatore, per i suoi brevetti su lunghe distanze (minimo 200km) senza accamparsi e generalmente in solitaria, ha una considerevole esperienza della strada, ridotto equippaggiamento al seguito, ma l' aspetto sicurezza è sempre al primo posto, per i veri brevetti da randoneu non puoi superare una velocità di media massima (di solito i 30km) se questo accade al successivo point vieni stoppato in attesa della coincidenza della forchetta di passaggio dal posto di timbro. A un vero randeneu la patente non serve, potrebbe dare lezioni universitarie sul comportamento ciclistico. Anche in questo caso è frequente che chi partecipa ad una rando sia iscritto ad un' associazione sportiva come sopra.
3Cicloviaggiatore, solitamente è quello più mansueto, tranquillo, l' importante per lui non è arrivare l' importante è il viaggio, solitamente sempre ben equipaggiato per ogni tipo di evenienza. Solitamente da preferenza a strade poco trafficate, per queste sue caratteristiche è quello maggiormente intriso di cultura ciclistica a lui la pantente non serve, sa comportarsi nel migliore dei modi in qualunque situazione, conosce tutti i tipi di condizioni climatiche e sa il miglore comportamento da adottare per restare in sicurezza e non essere fattore di pericolo.
4Cicloturista, dare una definizione è un pò difficile poichè si potrette parlare della grande maggioranza degli utenti. Potrebbe trattarsi di un una persona alle primi armi, piuttosto che di un ciclista sportivo della domenica in riposo. Volendo fare delle supposizioni questa stragrande maggioranza di utenti della due ruote, sono coloro che solitamente utilizzano la bici in modo sporadico ed occasionale. Solo quando fa bel tempo e con scelta accurata dei percorsi. Non tutti hanno buona conocenza del mezzo e delle loro capacità fisiche. Il mezzo utilizzato solitamente è una bici ibrida o mtb (spesso sovradimenzionata rispetto alle reali necessità di percorso o di prestazione). Solitamente è il primo livello di crescita di una passione che è appena sbocciata, a questa categoria sono utili e necessare informazioni di percorsi sicuri (vedesi ad esempio questo sito) ed informazioni di carattere generale. Associazioni tipo Fiab potrebbero essere un buon inizio per conoscere il mondo bike come strumento di divertimento e di svago e conoscere diritti e doveri in strada.
5Ciclista urbano, qui c'è di tutto, un gran fritto misto. Qui si dovrebbero concentrare i maggiori sforzi e risorse delle amministrazioni cittadine, associazioni di categoria e perchè no anche produttori. Per creare percorsi sicuri, fare divulgazione dei giusti comportamenti da adottare quando siamo in sella e il rispetto delle regole. Ma imporre una patente avrebbe effetto devastante sull' utilizzo, si creerebbe un' effetto collo di bottiglia, e quel poco che finora giusto o sbagliato che si è fatto per promuovere l' utilizzo della bici andrebbe spazzato via.
6I ciclisti del domani, sarebbe bello che pratiche come questa diventassero abitudine nelle scuole e fossero maggiormente spinte dalle amministrazioni locali. Potrebbe essere questa una valida risposta per creare in futuro una nuova generazione illuminata e consapevole nell' utilizzo di questo fantastico strumento dal nome bicicletta.
renatociclo
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da renatociclo »

sono d'accordo.

I ciclisti sono tanti e con diversa esperienza.

Forse l'unica cose sensata sarebbe puntare solo sui giovani e nell'arco di un paio di generazioni i ciclisti circolanti su strada potrebbero essere più consapevoli.

quando ero bambino giravo in bicicletta per mille motivi, avevo 4 anni quando ho cominciato, e ne avevo 8 quando mi sono allontanato dal cortile di casa con il consenso dei miei genitori. ricodo benissimo che pedalavo come uno scatenato dovunque ci fosse spazio per infilarmi, marciapiedi, vigne, retrobottega, parcheggi e la gente a volte si spaventava. mio padre non poteva avere il polso della situazione in mano perchè non sapeva quanto fossi scalmanato. negli anni ho visto fare lo stesso ad altri ragazzini, ma alcuni purtroppo non sono stati fortunati come me. hanno causato incidenti anche di una certa gravita, ricordo il mio coinquilino e coetaneo che era finito contro una macchia parcheggiata distruggendo un fanale posteriore e conficcandosi un pezzo di vetro nella gamba, una corsa all'ospedale e tanto spavento, e anche il risarcimento dei danni....e non voglio parlare di quelli che si sono fratturati un braccio o le costole, preferisco di no. mancava un'adeguata educazione. io ne sarei stato sensibile e avrei evitato molte situazioni potenzialmente pericolose. solo crescendo ho imparato un po alla volta.

un progetto formativo che insegni i fndamenti del ciclismo ai bambini sarebbe un'ottimo inizio.
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p000gna
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da p000gna »

Ema e Renato, sono completamente d'accordo con voi riguardo al fatto che per la maggior parte dei ciclisti la patente non serve ed in ogni caso sarebbe un disincentivo all'uso della bicicletta per chi vi si avvicina. La mia, della patente per chi vuole utilizzare la bici da corsa era solo una provocazione, un'invito alla riflessione, eppure il fatto di non poter usare più la bdc potrebbe essere un deterrente a non bruciare i semafori per i cicloamatori della domenica.
Ho visto molte squadre di professionisti e dilettanti allenarsi dalle mie parti e tutti si fermavano ai semafori: le ripartenze non sono un problema, l'incolumità fisica si! Senza contare che le loro assicurazioni Kasko sull'attività stagionale non li ripagano se fanno un incidente per coplpa propria.
E' il cicloamatore della domenica o delle vacanze che mi preoccupa, questo sì! Per costoro certamente ci vorrebbe un bel piano di educazione stradale e per questo avevo posto la provocazione del patentino per la bdc: fare ciclismo su strada non é come fare lo spinning in palestra!
Per il resto, che problema sarebbe il patentino per chi non ne ha bisogno perché è già consapevole di come ci si deve comportare e l' istituzione di un registro di chi può utilizzare la bdc e di chi non la può più portare perché non rispetta o non vuole rispettare le regole?
Direte che è solo burocrazia, e sono d'accordo con voi, ma se vogliamo che si rispettino i ns. diritti lungo le strade, dobbiamo pur dare qualcosa in cambio, almeno nei riguardi dell'opinione pubblica e di coloro che ci considerano soltanto come un fastidio lungo le strade.
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da tommanto »

Secondo me la patente ai ciclisti darebbe si la consapevolezza ai ciclisti del loro dovere di rispettare il codice della strada (e questo non vuol dire che non lo conoscano già) ma anche la drastica riduzione dell'utilizzo della bici, cosa già ahimè molto scarsa in Italia. Quindi, piuttosto che aggiungere un altro vincolo controproducente, cerchiamo di far funzionare quelli che ci sono: se gli automobilisti, i motociclisti, e tutti i motorizzati delle nostre strade rispettassero il codice della strada, a cominciare dai limiti di velocità, probabilmente non ci troveremmo qui a discutere della sicurezza dei ciclisti.
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p000gna
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da p000gna »

Hai ragione, ma non credo proprio che chi usa la bici da corsa sarebbe dissuaso dall'andare in bici perchè gli viene richiesto il patentino, anzi .... per molti ciclisti della domenica che usano bici da corsa da qualche migliaio di € (anche 10000 e più), questa bici costituisce uno 'Status Simbol' più che un mezzo di trasporto vero e proprio ed il patentino soltanto per poter usare questo tipo di bici sarebbe un elemento distintivo in più.
Ciao
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da renatociclo »

Troppa burocrazia nei vostri commenti.

Io non ho mai pensato che la patente per conducente di velocipede debba sovrapporsi agli stessi vincoli delle altre patenti. Pensavo a qualcosa di molto più semplice.

Personalmente uso la bicicletta 7 giorni su 7 e ne vedo di tutti i colori.

Pensavo anche a una modifica del codice della strada da sottoporre a tutte le altre patenti in sede d'esame.

Non esiste una sola riflessione degna di nota nei testi della patente A,B,D,E che si riferisca ai ciclisti e a come comportarsi.

I ciclisti spesso, troppo spesso, fanno delle cose assurde sulla strada, come pedalare contromano, pedalare sui marciapiedi, entrare nelle tangenziali, pedalare di notte senza accorgimenti luminosi, sbucare all'improvviso negli incroci senza dare la precedenza e la lista si allunga.

E' una giungla!

Le vostre riflessioni sui punti, le sanzioni, le eventuali sospensioni, sono solo confabulazioni che traggono ispirazione dalla onnipresente burocrazia.

Proviamo a proporre qualche cosa che possa innalzare il livello culturale attinente all'uso del velocipede
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da p000gna »

Caro mio, se uno non tiene a se stesso e alla sua incolumità non c'è cultura che tenga nè provvedimento da prendere o sanzione da comminare, sarebbe come dare la pena di morte ai mancati suicidi.
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da renatociclo »

Sei sicuro di quello che dici?

Sai a cosa vai incontro che investi un ciclista anche se usa una bicicletta scassata senza luci? E sai a cosa vai incontro se il ciclista muore quando tu potresti giurare al cielo che non l'avevi visto?

Purtroppo c'è un vuoto normativo che prima o poi dovrà essere colmato, e nel frattempo chi viaggia in automobile deve solo sperare di non investire mai un ciclista perchè nel 99% dei casi la responsabilità ricadrebbe sul conducente dell'automobile!

E' successo di recente che un corriere ha investito 2 ciclisti uccidendone uno e ferendo gravemente l'altro. Erano 2 africani che stavano pedalando su una strada provinciale buia, e le loro bici erano dei ruderi, e loro non indossavano nulla che potesse segnalarli, di notte, su una strada per di più buia, investirli era quasi inevitabile!

Al conducente del furgone è stata sospesa la patente per 1 anno. Ovviamente è una tragedia che una persona sia morta e l'altra stia ancora in ospedale, ma è anche una tragedia che il conducente del furgone abbia perso il lavoro per colpa di 2 autentici sprovveduti!
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da p000gna »

Purtroppo gli sprovveduti restano sprovveduti anche se a farne le spese a volte è chi non ne ha colpa e non c'è legge che tenga a farli diventare consapevoli, in questi casi bisognerebbe dare più spazio alle circostanze attenuanti, ma l'onere della prova è comunque una difficoltà da superare. Chi dovrebbe garantire che quelli effettivamente viaggiavano in condizioni così disastrose, in assenza di testimoni?
Probabilmente le bici erano fuori legge anche per altri motivi, quali il possesso, o magari erano state raccolte presso un cassonetto delle immondizie come mi è capitato spesso negli anni passati e comunque in questi casi non c'è legge che tenga, e non si può neanche invocare la vecchia Bossi-Fini per rimandarli subito a casa perché l'indigenza purtroppo non è solo degli eXtracomunitari, ma ormai viaggia anche fra i nostri.
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da fryederich »

Non credo che la patente sia una soluzione: le regole sono note, molti ciclisti hanno la patente B eppure commettono le infrazioni. Tutti gli automobilisti hanno la patente B eppure le infrazioni sono comuni.

Le motivazioni sono due: innanzitutto lo scarso senso civico italiano comune a tutti gli ambiti. Poi, specifico per le biciclette, è il secondo piano a cui viene relegato questo mezzo di trasporto. Esistono numerose situazioni in cui si è indotti a commettere infrazioni. Esempi infiniti: la ciclabile di via Olona a Milano che, andando dalla periferia verso il centro (s. ambrogio), si esaurisce su un marciapiede o su un attraversamento pedonale o contromano sulla circonvallazione interna. O scendi dalla bicicletta o inevitabilmente commetti un'infrazione. Una volta attraversata la strada c'è la corsia ciclabile di via de amicis, su un comodissimo pavè inframezzata dalle fermate degli autobus. Diamo la possibilità di rispettare le regole e verranno rispettate molto più spesso. La grande differenza è che se il ciclista non rispetta il codice è lui il primo a rimetterci, se è l'automobilista a non rispettarle la situazione si complica. E' questo il senso della patente: con l'auto stai utilizzando un mezzo potenzialmente letale per gli altri.

Dispiace per l'autista del furgone, una giustizia funzionante riesce a stabilire quanto l'incidente era evitabile o inevitabile, e punire o non punire l'autista. Ma è questione di amministrazione della giustizia. A me dispiace di più per i due investiti. Più che "sprovveduti" li chiamerei poveracci, figli della nostra economia: poveracci che sicuramente non potevano permettersi altri mezzi rispetto ai loro tanto disprezzati "ruderi". Poveracci che sicuramente non percorrevano quella strada per diletto. Ed è qui la potenza della bicicletta: è per tutti, indipendentemente dal reddito, non costa nulla e non fa male a nessuno.
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Re: patente per conducente di velocipede

Messaggio da renatociclo »

Qui l'immigrazione clandestina e i poveracci, come argomento, non c'entrano assolutamente nulla.

Intanto rendiamo obbligatorio ai negozianti di biciclette la consegna ai propri clienti che acquiastano una nuova bici, un opuscolo sul codice della strada che riguarda il velocipede.

L'Italia è un paese impantanato da atteggiamenti di resistenza a qualunque cambiamento, per timore e per ignoranza.

Dare il via a un programma di formazione per le nuove generazioni, significa avere adulti futuri forse un po più responsabili.
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