Biografia: Sono nato a Milano e qui ho sempre vissuto: 34 anni, Ingegnere meccanico (indirizzo materiali metallici) dal 2002. Dal 2005 sono attivo nel volontariato per la difesa dell'ambiente e per il miglioramento della mobilità a Milano. Come molti Milanesi (che ancora non lo sanno) sono asmatico. Posseggo 11 biciclette ma la maggior parte sono vecchie e scassate in attesa di essere sistemate. Sono sposato con una fanatica della bicicletta come me e ho un cane che viene con noi in bici.
Bicicletta: Una MTB decathlon con freni Vbrake, cambi sram, forcella ammortizzata e telaio in alluminio.
Senza alcun preavviso e senza individuare alcun percorso alternativo sicuro da questa settimana è stata chiusa la ciclabile del Naviglio Grande.
Sembra stiano facendo dei lavori per EXPO.
Dal comune di Milano nessuna informativa o chiarimento.
Ecco il laconico messaggio del comune di Corsico (contiguo al tratto chiuso) http://www.comune.corsico.mi.it/news/in ... lio-grande
La visione "autocentrica" tutta italiana persiste.
In fondo si chiude un tratto di cliclabile/pedonale, che disagi vuoi che arrechi!
I pochi utenti (già definirli "utenti" e non "perditempo" è un bel passo avanti) che all'improvviso si imbatteranno in un tratto chiuso potranno comodamente tornare indietro e/o arrrangiarsi.
Non creano mica ingorghi come le auto, la cui circolazione,quindi, deve essere agevolata.
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il tratto dell'articolo non c'entra. Qui devono fare un ponte connesso alla via d'acqua ora sospesa per le note vicende di malaffare e alle meno note vicende legate alla folle inutilità del progetto.
Qualcosa si può vedere qui http://blog.urbanfile.org/2013/12/23/zo ... io-grande/
ma non è dato sapere se è davvero questo che stanno facendo.
La mobilità ciclabile a Milano è totalmente allo sbando. Chi lo avrebbe detto?
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fryederich ha scritto:ma cosa te lo fa pensare? andando un può off topic, forse questo addio SECONDA auto con il car sharing? non prima auto, ma seconda!!!!
cosa c'entra il car sharing con la mobilità ciclabile?
Non sempre meno auto (sempre che davvero qualcuno riesca ad apprezzare cosa siano poche migliaia di seconde auto in meno di fronte al milione di soli pendolari che entrano in auto ogni giorno) significa un miglioramento per chi pedala-
Io almeno dove c'è meno traffico in auto vado più veloce. Non so voi
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la realtà è che, il tratto vietato alle auto e solo quello, è VIETATO alle bici. Il concetto di "vietato ma tollerato" potete spiegarmelo MA NON LO CAPIRO' MAI.
Caro Giovanni la risposta in cuor tuo già la conosci, quel cartello è semplicemente un' escamotage che comparse (su tutta la tratta del naviglio grande) a seguito di questa storia.
Oggi i tratti "chiusi" per lavori sono altri, ma anche qui ci stà l' escamotage, formalmente si chiude il passaggio per permettere i lavori, ma solo nei giorni feriali o comunque quando nel cantiere si lavora. Ma nei giorni festivi "si fa in modo" che le barriere (semplicemente appoggiate) poste a delimitare il cantiere possano essere spostate (dai soliti ignoti) per permettere il passaggio "teoricamente vietato" ai ciclisti/pedoni della domenica. Con questo modo/escamotage, i lavori del cantiere proseguono e l' opinione pubblica non mormora più di tanto, insomma un tacito compromesso non scritto e totalmente improvvisato, il famoso compromesso all' italiana.
L'ambiguità, perché di questo stiamo parlando, mi sembra anche accentuata dalla segnaletica orizzontale con pittogramma della bicicletta sull'asfalto colorato. Sarebbe davvero il caso che quando il tratto vietato alle auto verrà restituito a pedoni e ciclisti, a seguito della chiusura del cantiere per il ponte ciclopedonale all'altezza di via Parenzo, i vari enti e consorzi risolvessero l'ambiguità. Sarebbe ancora più ridicola con l'aggiunta di un ponte.
Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, il tuo insegnante, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti. (Frank Zappa)
Visto che anche ieri, nonostate la "chiusura" del tratto coinvolto, ho avuto modo di osservare tante persone in transito, eccovi Il reportage dell' attuale e veritiero stato del percorso.
Allegati
L' intero tratto coinvolto dai lavori di posa in opera dei due ponti e il risanamento e costruzione ex novo spallette canale
ScreenShot048.jpg (241.12 KiB) Visto 5008 volte
Alzaia lato P.ta a Genova
01-vert.jpg (247.24 KiB) Visto 5012 volte
Il primo tratto chiuso, con passaggio regolarmente permesso ai pedoni, in prossimità del primo ponte già posizionato
Il secondo segmento, quello teoricamente totalmente chiuso per i lavori di fondamenta (già ultimate) per il secondo ponte e il consolidamento/costruzione spallette canale. Le barriere sono solo appoggiate in modo precario, quindi è regolare consuetudine lo spostamento per il passaggio.
tempo addietro conobbi un gestore di camping in liguria di nazionalità tedesca.
Entrato in confidemza gli chiesi se preferisse stare in Italia.
"certamente", mi rispose,"in Germania sono precisi ed inflessibili, ma qui tutto si accomoda...."
Nel punto dove verrà posizionato il secondo ponte, nelle prime fasi di lavoro delle fondamenta (ora ultimate), quando il tratto non era ancora ufficialmente chiuso, sul lato destro era stata costruita una scikan provvisoria di circa 40 mt di lunghezza per permettere di aggirare il cuore della parte cantierizzata. Adesso (foto 15) di quel manufatto che permetteva il passaggio non vi sono già più le tracce. A seguire un nuovo tratto di spalletta e un' insieme visto dall' alto già ultimato e consolidato. Ovviamente della passarella/scivolo che avrebbe dovuto collegare il ponte Giordani con la sottostante alzaia, non ci sono tracce, si presume che tutto il progetto (canale, parchetto, scivolo) sia naufragato a seguito delle ben note vicende "le vie dell' acqua expò 2015"
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