Piste ciclabili, Padova al top in Italia

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Piste ciclabili, Padova al top in Italia - La città è al quarto posto. Ci sono 14 metri di percorso per ogni abitante

Il Gazzettino, Padova, 16 settembre 2010 p. XXVII

(s.a.) Smart e scooter in garage, è ora di salire in sella a una bici, perchè fa bene alla salute e si risparmia tempo e denaro. Quel mezzo, una volta confinato nelle campagne, ora si rivede un maniera massiccia anche in città. Ma non c'è, comunque, uno straordinario risveglio dell'uso della bici, c'è solo più attenzione al suo utilizzo, quando i chilometri da percorrere lo consentono. In sostanza sono cresciuti gli spostamenti urbani in bicicletta.

Lo dice Legambiente nel suo dossier "L'a-bicì" numeri, idee, proposte sulla mobilità ciclabile, presentato ieri alla vigilia dell'apertura di ExpoBici. I dati nazionali affermano che sono cresciute le piste ciclabili che hanno raggiunto nel 2009 circa 380 chilometri in più del 2008 e 730 in più del 2007.

Reggio Emilia e Lodi sono le città più ciclabili d'Italia; a Padova, invece c'è un'alta densità di vie ciclabili, ci sono 140 mila spostamenti ciclistici giornalieri, con uno share per i pedali del 17%. L'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di di arrivare al 25%. Oggi Legambiente, completerà lo studio facendo il punto sulla ciclabilità della città del Santo, diffondendo l'analisi del Piano Bici proposto dal Comune di Padova per i prossimi cinque anni.

L'indice di ciclabilità delle principali città italiane (metri ciclabili per abitante calcolati tenendo conto di lunghezza e tipologia delle piste ciclabili, estensione delle aree pedonali e interventi di traffic calming) posizionano Padova al 14. posto con 19,02 metri/abitante. Al primo posto Reggio Emilia con 34,86 metri/abitante. Per estensione in chilometri delle piste ciclabili presenti sul territorio comunale, Padova è quarta con 138 chilometri, al primo posto Modena con 190 chilometri.

Sempre sull'uso della bici in città, ieri mattina a ExpoBici, Alberto Fiorillo del direttivo nazionale di Legambiente ha aggiunto: «Stiamo assistendo a una leggera, ma significativa inversione di tendenza, soprattutto nei grandi centri urbani, dove la bicicletta sta conquistando uno spazio sempre crescente soprattutto tra i giovani».

http://carta.ilgazzettino.it/MostraStor ... odSigla=PD

[ciacio62]

Mi chiamo Stefano e sono di Padova, uso la bici tutti i giorni per portare a scuola i miei figli e per recarmi in centro città.
Negli ultimi anni a Padova sono stati fatti dei grandi passi avanti nel tutelare il ciclista ma non è tutto oro quel che luccica.
Le classifiche fatte con la conta dei km non rispecchiano la situazione sul “campo”.
Sono del parere che bisogna lavorare ancora molto per arrivare agli standard delle città del nord europa.
Segnalo alcune situazioni dove i ciclisti a Padova non si trovano proprio a loro agio:

-In diverse “piste ciclabili” Padovane l’unica separazione dal traffico automobilistico è una linea gialla sull’asfalto e non basta a difendersi dalla “esuberanza” degli automobilisti (via Gattamelata, via Bajardi,…..).
-Attraversare le rotonde, e sono tante, è un terno al lotto, personalmente ne passo 4 ogni mattina per portare a scuola i bimbi e posso confermare che solo 2 macchine su 10 si fermano per dare la precedenza (in quelle più grandi scendiamo dalla bici).
-I parcheggi selvaggi proprio sulle piste sono una fatto abituale, chi percorre giornalmente via Belzoni, via Longhin……ne sa qualcosa.
-La segnaletica delle piste interne al comune è inesistente, ho trovato diversi gruppi di cicloturisti stranieri che arrivati alle porte della città non sapevano dove andare……per via ciclabile ovviamente.
-I posti dove i bambini possono esercitarsi nelle prime pedalate sono pochissimi e sugli argini dove scorre l’anello fluviale è una battaglia continua con i cicloamatori che sfrecciano a 30/40 kmH .
La sensibilità di questi “signori delle due ruote” nei confronti dei bambini è nulla.
Se incontrano un bimbo che procede incerto o qualcuno che procede camminando in “coppia” cominciano con “scampanellate e urla” per chiedere pista.
Credo di non dire una fesseria affermando che gli argini sono di tutti e non sono un campo d’allenamento privato.
-………..
La lista volendo continua ma intanto basterebbe risolvere questi problemi e non ci vuole molto.

Stefano S,

[GiuseppeMarrasi]

PADOVA - Il Comune intendeva costruire due piste ciclabili nonostante le proteste dei residenti e dei commercianti. Ora interviene subito il neo sindaco: “Ho chiesto l'interruzione immediata dei lavori per la realizzazione di piste ciclabili promiscue, insicure e inutili, che danneggiano residenti e commercianti e rendono impossibile la sosta e il parcheggio delle automobili in via Facciolati e Corso Milano.

Le somme già stanziate per le opere saranno utilizzate per asfaltare e sistemare i marciapiedi e creare nuovi posti auto, così come richiesto da gran parte dei residenti che ho incontrato. Questa Amministrazione inaugura un nuovo corso: le opere pubbliche e le modifiche alla viabilità saranno concertate e non imposte dall'alto".

http://www.gazzettino.it/NORDEST/PADOVA ... 1607.shtml