Milano: Area C

Novità dal mondo delle due ruote
pedalgronda
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Milano: Area C

Messaggio da pedalgronda »

Dal 16 Gennaio il centro di Milano sarà accessibile in auto soltanto dietro il pagamento di un pedaggio di 5 euro (di giorno). Poi ci sono le eccezioni ma la sostanza è questa,
E' il primo passo, si spera, verso una mobilità meno autocentrica.
Grazie a questo provvedimento (chiamato Area C)e ad altri che ne dovrebbero seguire, gl spostamenti in bici dovrebbero migliorare, almeno nel centro. Le ripercussioni con il resto della città andranno verificate.

Il comune di Milano si impegna la settimana che segue per illustrare ai cittadini in dibattiti pubblici il significato di Area C.

Sarebbe, secondo me, opportuno che chi, come me, crede che questo provvedimento di moderazione del traffico sia una cosa buona (migliorabile per carità), vada a questi incontri per esprimere il proprio pensiero e per chiedere che ci sia al più presto un forte lavoro concreto per le biciclette (come del resto spiegato da Eugenio Galli di Ciclobby in un recente articolo). Alcuni partiti sembra che si stiano organizzando per andare a boicottare le serate).

Personalmente sarò in zona 7 Giovedì 12 per ascoltare e per chiedere SUBITO provvedimenti per la moderazione del traffico e per lo sviluppo della mobilità ciclabile.

Questo il calendario degli incontri.
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pedalgronda
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Re: Milano: Area C

Messaggio da pedalgronda »

La riduzione del traffico in AREA C la prima settimana è stata pazzesca: -40%: strade più sgombre, meno caos ecc.
Per affermare il proprio sostegno a questa iniziativa è stato organizzato un ritrovo domani domenica 29 Gennaio alle 10 in piazza della Scala:
qui l'evento su facebook: http://www.facebook.com/events/280585688663123/
Per chi va, io sarò quello con il cane sul portapacchi. Ciao
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Re: Milano: Area C

Messaggio da matabike »

Gli spostamenti in bicicletta all'interno dell'area C miglioreranno se migliorerà il livello di manutenzione della pavimentazione stradale. Che si trova in stato di grave deterioramento e abbandono.
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Paddy
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Re: Milano: Area C

Messaggio da Paddy »

matabike ha scritto:Gli spostamenti in bicicletta all'interno dell'area C miglioreranno se migliorerà il livello di manutenzione...
Per me la bici è momento di svago su sterrato tra boschi e paesaggi ameni pare strano visto che sono un invalido non cammino eppure in bici ci vado. Settimana scorsa dovevo percorre più volte il tratto fra Via Larga e Corso Magenta e così mi sono portato la bicicletta. Un disastro. Decine di tratti di rotaia abbandonate, Via Larga con auto parcheggiate ogni dove e altre che sfrecciano a 70 all'ora, via Torino più sconnessa della mulattiera di Tartano ho provato ad andare sul marciapiede alla faccia dei pedoni, ma anche qui tra cartelli pubblicitari, ambulanti e furgoni parcheggiati è una giungla, Piazza Duomo un delirio non c'è alcuna regolamentazione, eppure lo spazio ci sarebbe per qualche striscia gialla a terra, oltre ai pedoni che vi passano con buon diritto vi sono ogni sorta di veicoli che passano per un qualche motivo, non parliamo di Corso Magenta nel primo tratto i marciapiedi sono quasi inesistenti e le rotaie, pavè sconnesso a parte, sono a 30 cm dal gradino e si è costretti a stare in centro, arrivati all'incrocio con Carducci si può scegliere se effettuare il giro assieme ai pedoni (3 semafori) oppure rischiare l'attraversamento dei 30 scambi ferroviari. Solo il brevissimo tratto di Via Dante fino Cordusio si salva con un pavè mediocre ma praticabile e la pensilina dei tram che fornisce un passaggio. Penso a chi pedala ogni giorni in queste condizioni.
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Re: Milano: Area C

Messaggio da matabike »

Paddy ha scritto:Un disastro.
E poi, dopo una coraggiosa pedalata in Area C, capita di leggere le dichiarazioni dell'assessore Maran e si ha proprio quell'inconfondibile sensazione di essere presi per il culo ....

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 8770.shtml

Se solo Maran si guardasse in giro scoprirebbe che ha molto da lavorare per avvicinarsi, anche solo vagamente, agli standard europei di cui parla.
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Re: Milano: Area C

Messaggio da matabike »

Paddy ha scritto:Penso a chi pedala ogni giorni in queste condizioni.
Altro attraversamento dell'Area C ma, visto che lo stato di manutenzione della pavimentazione è in condizioni disperate, penso che l'aggiramento sarebbe preferibile.
Purtroppo non posso e penso anche che non sia questo il modo per incentivare l'uso della bicicletta all'interno della famigerata Area C. Almeno sistemare le strade. Non solo per i ciclisti ma anche per il decoro della città. Invece è una vergogna.

Tra un sobbalzo e l'altro le occasioni per fare qualche foto ricordo si susseguono sempre più numerose.
Se non si vuole cadere e farsi male raccomando di non alzare lo sguardo dalla strada perchè le trappole per ciclisti sono ovunque. Specialmente pietroni e tombini che sporgono dalle loro sedi, rotti o dissestati. In abbondanza per tutti i gusti.

Speriamo che Pisapia & Soci si rendano conto al più presto che "qualche lavoretto" di manutenzione è diventato indispensabile. Mi domando se loro usino la bicicletta quotidianamente oppure se l'hanno utilizzata solo in campagna elettorale per strizzare l'occhio alla vasta comunità dei ciclisti.
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Re: Milano: Area C

Messaggio da pedalgronda »

sui binari dismessi ti dò ragione al 100%: è una battaglia che anche ciclobby porta avanti da secoli. Quanto al pavè ho dei dubbi: toglierlo (sistemarlo è sempre una strada che si sa dove inizia ma non dove finisce) crea tantissimi malumori: è parte integrante del paesaggio e sebbene sia anacronistico ha un valore estetico innegabile. Non credo sia possibile toglierlo.
Comunque giro a Maran le foto che hai fatto, magari qualcosa fanno.
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Re: Milano: Area C

Messaggio da matabike »

pedalgronda ha scritto:... valore estetico innegabile ...
Mi domando quale "valore estetico innegabile" possa avere una pavimentazione dissestata e quindi non più funzionale. Ho la sensazione di scrivere un'ovvietà ma il requisito irrinunciabile di una strada non è mantenere nei secoli un ipotetico "valore estetico innegabile" bensì proprio la sua funzionalità o, in altre parole, garantire la sua percorribilità in assoluta sicurezza. Specialmente in una città come Milano, che non é un antico borgo medioevale pedonalizzato.
Mi spiego meglio, un televisore Brionvega è oggetto di design e carico di "valore estetico innegabile" tanto da trovarsi esposto al MOMA di New York, ma se perde la sua funzionalità dovrà essere riparato o sostituito da un apparecchio funzionante.
Rimanendo in ambito viabilistico, persino la via Appia antica, ricca di un "valore estetico innegabile" persino superiore al pavè milanese, è andata in disuso e trasformata in museo a cielo aperto.

Non è il caso della pavimentazione del centro milanese, incidentalmente ribattezzato Area C, dove il disordinato mix di rotaie, sanpietrini, lastre di pietra e tombini rigorosamente dissestati e mai a filo gli uni con gli altri costituisce vere e proprie trappole per ciclisti e non. Nascondere tutto questo sotto il tappeto di un presunto "valore estetico innegabile" - nell'anno del Signore 2012 - è a dir poco sconcertante. Peggio, suona come beffarda presa in giro.

Si perchè nessun politico sino ad ora aveva proclamato di voler trasformare Milano in una città amica delle biciclette ne di voler favorire l'utilizzo della bicicletta all'interno del centro storico. Il fatto è proprio questo: non viene garantita nemmeno la manutenzione indispensabile per le strade con la pavimentazione più bisognosa di restauro. E in chi come me si trova nella condizione di dover quotidianamente attraversare l'Area C in bicicletta si stà facendo largo l'odiosa sensazione di avere a che fare con i soliti politci chiaccheroni che si scordano delle promesse fatte non appena seduti sulla comoda poltrona del potere.

Ti dirò, non mi devi dar ragione, vorrei che finalmente si passasse dalle promesse pre-voto ai fatti concreti. Non mi importano chilometri di nuove piste ciclabili, vorrei che la pavimentazione delle strade già esistenti fosse mantenuta in condizioni fruibili. Tra l'altro lasciando l'uso del marciapiede ai pedoni, ormai anche loro quotidiani protagonisti di litigi più o meno accesi con i ciclisti. Ma soprattutto vorrei poter andare in bicicletta senza dover tenere gli occhi incollati alla strada per paura di cadere sotto le ruote di un furgone o un tram nel tentativo di evitare un buco, un lastrone rotto o un tombino sporgente, mi spiego?

Leggo che Maran parla di nuove rastrelliere. Buon proposito (anche se pali e inferriate disseminati ovunque in città offrono già lo stesso servizio senza incidere sulla cassa pubblica) ma se si intende incentivare l'uso della bicicletta a Milano, specialmente nell'area a pagamento, occorre innanzitutto offrire una sede stradale fruibile in tutta sicurezza. Anzi, visto che sei suo conoscente - la qual cosa mi insospettisce un po, almeno nel senso delle tue risposte - potresti invitarlo a fare un giro in bicicletta attraverso l'Area C e volendo anche oltre. Sarebbe un'esperienza molto più efficace che mostrargli le foto. via Ponte Vetero, via Meravigli, via Broletto, Foro Bonaparte, via Manzoni, via Orefici, via Santa Margherita, il labirinto di vie comprese tra via Torino e piazza Affari eccetera, c'è solo l'imbarazzo della scelta per un itinerario molto molto persuasivo.
E una domanda: quale livello di trascuratezza e degrado si dovrà raggiungere prima di intervenire?
Attendo con ansia il resoconto.
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Re: Milano: Area C

Messaggio da pedalgronda »

matabike ha scritto:
pedalgronda ha scritto:... Anzi, visto che sei suo conoscente - la qual cosa mi insospettisce un po, almeno nel senso delle tue risposte - .
Prima che diventasse assessore non sapevo nemmeno della sua esistenza, ora , come migliaia di milanesi, gli Ho chiesto l'amicizia Su Facebook e ne seguo il lavoro in funzione di una città più sicura per i ciclisti: tutto qui. (sono amico Su fb anche degli ex assessori croci e massari).
Nel merito poi ricordo anni fa che l'altra amministrazione aveva proposto l'eliminazione dei pavè e ci fu un acceso dibattito tra chi prediligeva le ragioni estetiche e chi quelle pratiche. La cosa strana era che allora molti rilevavano che se sì fosse asfaltato le auto sarebbero andate più forte mettendo in pericolo proprio i ciclisti.allora il pavè Lo sì voleva togliere per agevolare auto e moto. A me il pavè esteticamente piace e non vedrei di buon occhio la sua rimozione, né dà cittadino pedone né ciclista(uso poco le bici dà corsa però).
70 anni fa chiusero i navigli per farci passare le auto: la funzione pratica è evidente ma sono ora tantissimi a rimpiangere quando Milano era la Amsterdam del sud....

Non Ho mai letto in nessun programma, ma forse Ho letto male, che per migliorare la ciclabilitá sì proponesse di eliminare il pavè. per caso conosci la posizione di ciclobby sui pavè?
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Re: Milano: Area C

Messaggio da matabike »

pedalgronda ha scritto:... ne seguo il lavoro in funzione di una città più sicura per i ciclisti ...
A me il pavè esteticamente piace e non vedrei di buon occhio la sua rimozione...
Non capisco, dici di seguire il lavoro di Maran in funzione di una città più sicura per i ciclisti ma non vedi di buon occhio la messa in sicurezza del pavè del centro milanese. C'è qualcosa che non mi torna. Per dirla con un eufemismo.

Non mi soffermo sull'operato di amministrazioni che non ci sono più, ora c'è un'amministrazione che in sede di campagna elettorale ha palesemente strizzato l'occhio alla comunità dei ciclisti, di cui sento di far parte, facendo una promessa tanto semplice quanto precisa: trasformare Milano in una città amica delle biciclette e approfittare dell'Area C per incentivarene l'uso all'interno della stessa.

Mi auguro che un programma descrittivo dei progetti necessari per raggiungere questo obiettivo esista anche se confesso di non esserne al corrente; inoltre voglio sperare che la posa di alcune rastrelliere non sia neppure vagamente vicina alla cima di quest'ipotetica scaletta delle priorità. Mi stupirei molto se questo programma non esistesse in quanto significherebbe che ho riposto la mia fiducia nelle mani dell'improvvisazione. Mi sentirei ingannato e starei più attento alla prossima occasione.

Il fatto che Pedalgronda trovi il pavè milanese appagante dal punto di vista estetico è un punto di vista rispettabile ma pur sempre soggettivo, mentre la percorribilità di una strada in sicurezza è una questione oggettiva che riguarda l'incolumità di tutti, anche di coloro che sembrano ignorare l'importanza di quest'aspetto a favore del "valore estetico". Valore estetico peraltro molto discutibile visto lo stato di degrado illustrato precedentemente. Mi sforzerei di capire se fosse in ordine e ben mantenuto.

Potrai porti questa semplice domanda: quale vantaggio può trarre un ciclista da una pavimentazione dissestata? Oppure anche questa: può una pavimentazione dissestata considerarsi sicura e incentivare l'uso della bicicletta?
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Re: Milano: Area C

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matabike ha scritto:Non capisco, dici di seguire il lavoro di Maran in funzione di una città più sicura per i ciclisti ma non vedi di buon occhio la messa in sicurezza del pavè del centro milanese. C'è qualcosa che non mi torna. Per dirla con un eufemismo.
Sono totalmente d'accordo con te sulla necessaria manutenzione del pavè (sopratutto dove ci sono i binari del tram dismessi, vere trappole) ma non mi trovi d'accordo sulla rimozione del pavè per la sua inferiore funzionalità (e sicurezza) rispetto all'asfalto. peraltro anche l'asfalto quando è dissestato genera problemi.Condivido il problema, quindi, ma sarei il primo a battermi contro la rimozione del pavè in aree storiche. Anzi secondo me andrebbe pure rimesso in quei luoghi, come i navigli, in cui per far scorrere le auto si è scelta la via più pratica.
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Re: Milano: Area C

Messaggio da matabike »

pedalgronda ha scritto:... sopratutto dove ci sono i binari del tram dismessi ...
Limitare l'intervento alla rimozione delle rotaie in disuso si tratterebbe di un provvedimento parziale che invece dovrebbe comprendere anche la manutenzione di tutte le situazioni dove la combinazione di lastricato dissestato e tombini mai a filo gli uni con gli altri costituiscono pericolo per la viabilità.
Come dicevo nel primo post, solo garantendo la percorribilità delle strade in sicurezza si può concretamente incentivare l'uso della bicicletta all'interno dell'Area C. Le chiacchere stanno a zero.

Mi rendo conto che si tratti di un concetto di difficile comprensione nel Paese dei Cachi, dove normalmente ci si preoccupa dei temi riguardanti la sicurezza solo all'indomani di una tragedia col morto, colpevolmente mai prima che questa accada.

Pensa a cosa potrebbe succedere a tuo figlio nel caso gli capitasse di infilare una ruota in un buco e avere la sfortuna di cadere proprio mentre passa un furgone o un tram. Pensaci bene. Ti domando: con chi te la prenderesti? Continueresti a sentirti appagato dal "valore estetico innegabile" del pavè milanese o ti pentiresti di non aver fatto il massimo per garantire a tuo figlio la necessaria sicurezza?

Intanto aggiungo qualche altro souvenir dell'Area C ...
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Re: Milano: Area C

Messaggio da pedalgronda »

Spesso mi piace fare il gioco:"se io fossi l'Assessore Maran" cosa farei in una situazione di strada con pavè dissestato che crea pericolo ai ciclisti in caso di caduta per possibile investimento di auto o camion:

nell'ordine
1) farei riparare il pavè ma, se non ci sono soldi o tempi
2) vieterei la circolazione ai veicoli a motore per motivi di sicurezza ma, se la strada non fosse compatibile con un tale divieto
3) vieterei la circolazione a bici moto e motorini o, se nemmeno questo garantisse la sicurezza
4) eliminerei il pavè

ultima ratio, insomma. Ovviamente, per fortuna dei Milanesi, io nella vita non faccio l'assessore :)
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Re: Milano: Area C

Messaggio da matabike »

Breve premessa: come forse saprai la pavimentazione in lastra dell'Area C è posata su strati di terra e sabbia ed è in continuo assestamento. Più pesanti sono i mezzi di trasporto che vi transitano sopra più le lastre si muovono arrivando perfino a uscire dalla propria sede o a rompersi. Infatti, vale la pena ricordare, che il pavè è stato adottato in un periodo storico in cui nemmeno la mente più dotata di fervida fantasia poteva immaginare che un giorno sarebbero transitati autobus e tram lunghi fino a 35 metri e dal peso a pieno carico di 600 tonnellate ...
pedalgronda ha scritto:1) farei riparare il pavè
1. Se per riparare intendi intervenire con tempestività ovunque ce ne fosse bisogno allora è facile prevedere che si tratti della soluzione più costosa. Specialmente nel lungo periodo. Trattandosi di un lavoro pressochè infinito ne beneficerebbe solo qualche Cooperativa Selciatori e Posatori.
pedalgronda ha scritto:2) vieterei la circolazione ai veicoli a motore per motivi di sicurezza
2. basterebbe chiudere anche soltanto un paio di arterie come via Manzoni e via Torino per trovarsi a dover ridisegnare la viabilità - di mezzi pubblici e privati - in grandi porzioni all'interno dell'Area C. Sarebbe un caos che preferisco non descrivere. Senza contare che le strade bisognose di manutenzione urgente sono ben più di due.
pedalgronda ha scritto:3) vieterei la circolazione a bici moto e motorini
3. decisamente, non mi pare il modo migliore per incentivare l'uso della bicicletta all'interno dell'Area C.
pedalgronda ha scritto:4) eliminerei il pavè
4. sono sconcertato dal fatto che releghi la sicurezza di tuo figlio all'ultimo posto. Non solo la sua ma anche quella delle migliaia di persone, compreso il sottoscritto, che quotidianamente attraversano l'Area C in bicicletta.

In effetti non penso che ti voterei come assessore alla viabilità a Milano. Mi sembri più adatto al borgo interamente pedonalizzato cui facevo riferimento in qualche post precedente.

Per gli appassionati del genere horror ecco qualche altro 'souvenir' sullo stato della pavimentazione all'interno dall'Area C ...
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Re: Milano: Area C

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accidenti ho perso un voto !
Meno male che non sono candidato .
quanto ai costi della soluzione 1 ovvero la riparazione del pave dove rotto, ricordo chi sollo a milano ci sono oltre 90.000 auto in divieto di sosta ogni giorno . La sanzione per il divieto di sosta è da 40 a 400 euro e se la matematica non mi inganna sono da 3,6 a 36 milioni di euro al giorno : io li prenderei iì soldi per la sistemazione del manto stradale .
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