L'opposto invece (dal virtuael al reale) genera una sensazione di incredulità: il nostro cervello dà al virtuale scarso peso, e trovarsi davanti alla materializzazione di qualcosa che pensavamo non esistesse, stupisce, quando non spaventa (immaginate di trovarvi di fronte ad un robot vero: gli dareste la mano senza timore che ve la stritoli a causa di un baco nel software?).
Immaginate ora di aver disegnato i tracciati di molti itinerari cicloturistici, e di salire in bici su una collina innevata (è inverno) non ancora mappata su PisteCiclabili.com.
Arrivare in vetta e trovarsi di fronte alla materializzazione di uno dei marker che solitamente si vedono nelle mappe di google, è davvero strano.

