Aveva sentito dire che era possibile seguire la stradella sterrata sull'argine del Tevere, a Roma, tra Castel Giubileo e la confluenza con l'Aniene, sulla sponda sinistra orografica e viceversa.
Oggi mi sono quindi recato su Via Salaria, nei pressi dello svincolo per la Tangenziale del Foro Italico e ho imboccato uno stradello che ho seguito fino alla confluenza tra Aniene e Tevere. Da lì ho cominciato a risalire il Tevere percorrendo la strada bianca sull'argine. Ad un certo punto ho visto cartelli di divieto di accesso con scritte che parlavano di animali al pascolo e cani feroci. HO comunque continuato non vedendo né animali al pascolo né cani. Arrivato però poco oltre l'Aeroporto dell'Urbe ho trovato un gregge di pecore e capre sulla strada. C'era anche un cane da pastore che ha cominciato ad abbaiare e venirmi incontro.
Quando mi sono voltato per tornare indietro il cane - un grosso pastore maremmano bianco (o forse un pastore abruzzese - ha preso ad inseguirmi abbaiando e portandosi al mio fianco. Per fortuna il fondo era abbastanza regolare e ho potuto accelerare fino a circa 30 Km all'ora, lasciando il cane dietro di me.
Ho concluso che quel percorso è di fatto impraticabile. Mi chiedo se gli allevatori autorizzati a condurre le greggi nei prati lungo il Tevere possano effettivamente gestire i cani in questo modo e rendere di fatto impossibile il passaggio a chiunque (biciclette, ma anche pedoni eventualmente).
Qualcuno ha notizie in merito?
Un saluto.

