Giro del Vezzena da Bassano

Mappa

Pendenza media 0%, max 20% Dislivello salita 6556m, discesa 6556m, assoluto 0m

Caratteristiche

Sicurezza

Tipo percorso: ciclostrada
Adatto a bambini: No

Lunghezza

Distanza:141.9 km
Durata: 9.5 ore a Km/h

Fondo stradale

Pavimentazione:asfalto
Adatto a pattinatori: No

Tipi di bicicletta

Bici da città, Cicloturismo, Corsa, Gravel, Mountain Bike

Descrizione

Giro del Vezzena

Passo Vezzena (con l'accento sulla prima “e”, non sulla seconda) collega l'Altopiano dei 7 Comuni con la Folgaria, in Trentino. Si sale da Bassano del Grappa passando per Asiago, per poi scendere verso la Valsugana e infine si chiude il cerchio attraversando la Valstagna.

Come punto di partenza è stato fissato il Ponte degli Alpini a Bassano, luogo storico e simbolo della città, ricco di fascino. E' facilmente raggiungibile in pochi minuti da uno dei tanti parcheggi della città. Uscendo dal Ponte, sulla destra, quasi invisibile c'è un vicolo che aggira il senso unico in direzione del semaforo. Poi si continua per Valrovina.

Da Bassano ad Asiago in genere si percorre la strada provinciale numero 72. Sarebbe una bella strada (l'ho già fatta in altre occasioni) se non fosse per il traffico fastidiosamente eccessivo. Non essendoci una valida soluzione alternativa sono arrivato ad un compromesso: ho eliminato 20 dei 32 chilometri della provinciale passando su stradine locali assai poco trafficate. Inoltre i 12 chilometri rimasti sono ulteriormente suddivisi in tre piccole tratte. Sulla prima, a Pradipaldo, si trova una provvidenziale fontanella, e subito dopo c'è il bivio per via Fantini. La salita per Rubbio, immersa nel silenzio di prati e boschi, presenta un paio di tratti che, anche se brevi, sono piuttosto impegnativi (si possono fare anche a piedi). Da queste parti si usa dire che la salita “tira”. Effettivamente concordo. Rubbio è un minuscolo e grazioso paesino diviso tra i comuni di Bassano e Conco. La sua panoramica posizione, nelle giornate più limpide, permette di spaziare con lo sguardo verso la catena dei Lagorai, le Pale di San Martino, il Monte Grappa. A Galgi si ritrova la S.P. 72, la seconda tratta, e la si percorre fino al bivio per Pennar, poco dopo aver svoltato a destra al Turcio. Al termine della breve ma piacevole discesa si è già ad Asiago. A Piazza Carli si trova l'unica fontanella di questa città.

Lasciata piazza Carli di Asiago (attraverso il vicoletto dietro la chiesa) si continua verso passo Vezzena per la provinciale n. 349. Questa strada, passato Camporovere, non è eccessivamente trafficata e attraversa una zona poco antropizzata, la Val d'Assa, ricca di foreste. L'unica fontanella che si incontra è quella assai curiosa di Ghertele. In corrispondenza del cartello altimetrico dei 1000 metri la si nota volgendo lo sguardo in su e a sinistra, oltre l'alveo di un torrente asciutto.

Il passo Vezzena (1402 m), noto anche per l'omonimo e prelibato formaggio, viene conquistato dopo cinque ore dalla partenza e dopo aver percorso 58 chilometri. In lontananza si intravvedono le Dolomiti di Brenta.

Superato il passo si inizia a scendere per il ritorno. Dopo un paio di chilometri si trova una stradina sulla destra: è la strada del Menador, detta anche Kaiserjaegerstrasse. Costruita in parte sulla e dentro la roccia per scopi militari ai tempi della Grande Guerra, è oggi diventata una provinciale: la numero 133. A differenza del Giro del Manghen, che ho descritto tempo fa, dove il pezzo forte era proprio la salita, qui la parte più spettacolare è sicuramente questa breve discesa. Il panorama sulla Valsugana con i suoi laghetti di Levico e Caldonazzo è indimenticabile. Il miglior punto d'osservazione è il Belvedere.

Continuando la discesa si arriverebbe presto alla pista ciclabile della Valsugana all'altezza dello svincolo per Levico. Io invece ho preferito ignorare questa consuetudine e svoltare un po' prima, al bivio per Quaere e continuare per i paesini di Santa Giuliana e Barco. Questi posti infondono un senso di pace e tranquillità da gustarsi in tutta calma.

Intercettata la pista più a valle, la si percorre senza necessità di mappe fino a Borgo, dove diventa un po' difficile da seguire, perché passa per sottoportici e strette viuzze. Io ho preferito boicottarla e fare il giro per il grazioso paesino di Olle, allungando di un chilometro. Immagino già le lamentele se ci fosse stato il mio amico Massimiliano, ma il piccolo sacrificio viene ben presto ripagato: alla fontana dell'antico lavatoio ho bevuto un'acqua di qualità eccellente.

Ripresa la ciclabile la si segue senza necessità di mappe o strumenti, vista la chiara segnaletica, fino a Pianello di Sopra dove si trova una sgradita sorpresa: pista interrotta. L'interruzione è dovuta a un divieto di accesso per biciclette (e pedoni) posto sulla bretella che collega le due piste, quella trentina e quella veneta. Il motivo per cui ci sia un divieto di accesso per biciclette su una pista ciclabile non è chiaro, ma paradossale. O assolutamente normale per un paese come l'Italia! Ufficialmente comunque sembra per un problema di frane. Ma voci infondate mormorano che ci sia un diverbio tra una ditta di scavi presente in loco e l'amministrazione comunale. Fatto sta che l'unica alternativa è di uscire per Martincelli, raggiungere Primolano e proseguire per la strada che fa una inversione a U sopra la statale, per poi rientrare sulla ciclabile veneta che appare sulla destra. Fortunatamente senza problemi di traffico.

Raggiunta la località detta La Sbarra, punto di ritrovo e di sosta per molti ciclisti, rimane l'ultimo tratto del giro: la Valstagna, con i suoi caratteristici terrazzamenti, contrade e grotte. Fortunatamente, visto che ormai la fatica cominci a farsi sentire, è quasi tutta in leggera discesa e poco trafficata. Numerose le fontanelle: ne ho contate almeno cinque.

Il viaggio termina al punto di partenza, il Ponte degli Alpini, dopo 10 ore, 9 delle quali in sella.

Buona pedalata a tutti da Ivano

Itinerario segnalato da ICX il 16 settembre 13

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Recensioni e Commenti (1)

  • Re: Giro del Vezzena da Bassano

    Bellissimo giro, abbastanza lungo ma con salite non eccessivamente impegnative. Io consiglio di salire sull'altopiano dalla bellissima strada che parte da Valstagna (13 KM da Bassano). Credo sia una ex strada militare, pochissimo traffico e tanti tornanti...
    Io ho pranzato all'Osteria all'Antico Termine, raccontata anche da Mario Rigoni Stern.
    Ciao

    fvio, 22 settembre 14