Caratteristiche
Sicurezza
Tipo percorso: | strada 🚙 |
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Adatto a bambini: | No |
Lunghezza
Distanza: | 65.2 km |
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Durata: | 4.4 ore a Km/h |
Fondo stradale
Pavimentazione: | asfalto |
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Adatto a pattinatori: | No |
Tipi di bicicletta
Bici da città, Cicloturismo, Corsa, Gravel, Mountain Bike |
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Descrizione
Il percorso evita ove possibile le strade con traffico
Si parte dal castello di Pandino
Sul percorso si incontra:
1) Chiesa di S. Maria Bressanoro
La fondazione del santuario è connessa con le vicende del nobile portoghese Amadeo Mendes da Silva, ebreo sefardita che dopo la rinuncia alla prestigiosa carriera politica cui era stato preparato dalla famiglia, si convertì al cattolicesimo presso il convento agostiniano di S. Maria di Guadalupe in Estremadura. Un lungo peregrinare alla ricerca dell'accoglienza in seno all'ordine francescano lo portò, nel 1452, a Milano, dove grazie alla protezione di Bianca Maria Sforza e all'intervento della corte ducale presso papa Pio II, ottenne l'ordine sacerdotale e il permesso di individuare sul territorio lombardo un luogo adatto all'insediamento di una comunità religiosa. La scelta cadde su Castelleone
Non è un caso che l'edificio sia stato edificato in un luogo che da sempre ha rivestito una notevole importanza nella tradizione religiosa del territorio circostante; l'esistenza di una chiesa nella "curte de Brixianorum" è documentata sin dal IX
2) Santuario Santa Maria della Misericordia
Iniziato nel 1513 per aderire al desiderio della Madonna apparsa a una povera donna che abitava nella Vigna e che le aveva chiesto di pregare per i castelleonesi e di costruire una chiesa chiamata appunto Santa Maria della Misericordia
3) Santuario della Beata Vergine del Marzale
la tradizione sacra e popolare parla di unÂapparizione (non supportata da documenti scritti) che sarebbe avvenuta nel XIV secolo.
Un piazzale racchiuso da un rustico muretto permette di accedere alla chiesa vera e propria, circondata su due lati da un portico e priva di vera facciata: una soluzione dettata dalla necessità di proteggere gli affreschi della Via Crucis (realizzati nel 1757 da Tommaso Piccinardi) posti all'esterno, ma forse conseguenza del crollo di parte della chiesa dopo una piena del Serio.
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