Le mistificazioni della Via Francigena

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p000gna
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Le mie zone sono la Valdinievole, la Lucchesia e la Versilia, chi vuole conoscere e pedalare in queste zone mi contatti pure, col bel tempo esco volentieri in compagnia e sono libero quasi sempre.
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Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da p000gna »

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Ho trovato questa indicazione all'inizio della ciclabile che da Fiumetto conduce a Pietrasanta lungo Viale Apua (poi il segnavia si ripete diverse volte lungo tutta la ciclabile).
Ebbene, si tratta di un falso e di una grossolana mistificazione.
A parte il fatto che Sigerico non poteva andare in bicicletta per ovvie ragioni, Sigerico non può neanche essere stato a Pietrasanta per il semplice fatto che al suo tempo Pietrasanta non c'era ancora perché al pari delle altre 'TERRAE NOVAE' (come per esempio Camaiore, che pure molti pongono sul tracciato della Francigena) fu fondata verso la metà del 1200 (diciamo fra il 1250 ed il 1260) ed il viaggio di Sigerico si è svolto oltre 2 secoli prima: nel 990, né d'altro canto Sigerico può essere transitato per quella via semplicemente perché ai suoi tempi la costa fra Luni e Pisa, che allora si trovavano sul mare ed erano entrambe due porti (l'uno in decadenza e l'altro fiorente), correva circa 4 km più all'interno di adesso seguendo più o meno il percorso attuale della ViaAurelia, per cui non poteva passare dalla Via Apua, che appunto, partendo dal mare, ha termine sull' Aurelia.
Ho scritto queste righe per mettere in guardia dalle false attestazioni tutti coloro che intendessero intraprendere un pellegrinaggio in bici lungo la Via Francigena, prevenendoli dal cedere alle lusinghe di falsi interessi commerciali e di un percorso agevole, ricordando che la Via Francigena (di cui in molti tratti rimangono le vestigia) è una via nata per essere percorsa a piedi e che affronta sentieri su un terreno aspro, fatto di monti e colline e poca, ma veramente poca, pianura che peraltro, a quei tempi, era invasa per lo più da paludi e quindi difficilmente percorribile a piedi.
Per essere certi di percorrere la vera Via Francigena, bisogna quindi diffidare dei percorsi troppo facili, documentarsi adeguatamente e, soprattutto, procedere ad una ricostruzione filologica e geografica, sulla carta, di quello che era il territorio ai tempi di Sigerico: facciamo un pellegrinaggio di penitenza prima e durante il percorso.
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da FeFe N1 dei rifiuti »

grande p000gna!
ne sai parecchio
:truzzo
ma quando nasce una ciclabile gli viene dato un nome ufficiale oppure la si chiama per sentito dire?
dato che il nostro mondo è diverso da quello delle macchine ogni ciclovia dovrebbe avere il suo nome per non fare confusione, non credo che sia proprio così o se lo è non vi sono dei cartelli ufficiali, almeno io ne ho visti davvero pochi, quasi nessuno.
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da p000gna »

Non so se tutte le ciclabili abbiano un nome, anch'io ne ho viste poche indicate per nome, qua in Versilia per esempio ho visto la ciclabile 'Coppi e Bartali' a Viareggio e le ciclabili 'L1: Lido di Camaiore-Camaiore' ed 'L2: Ospedale-Parco Magazeno' a Lido di Camaiore, le altre di solito si indicano col nome della strada che fiancheggiano, o del parco che attraversano o dei luoghi che collegano e generalmente non hanno un nome ben definito, anche la ciclabile della Versilia non è indicata come tale da nessuna parte, ogni comune ha un proprio spezzone ma un nome ufficiale non c'è: siamo noi che l'abbiamo battezzata così per comodità perché abbraccia quasi tutto il tratto costiero di 4 dei comuni della Versilia (gli altri 3 comuni sono all'interno e non hanno costa), ma indicazioni non ce ne sono.
Comunque meglio una ciclabile senza nome che una col nome fuorviante, a parte il fatto che il segnavia 'Ciclovia Francigena' sulla ciclabile 'Fiumetto-Pietrasanta' di Viale Apua non ce l'ha messo certo il comune, né si sa chi, a meno che certi sostenitori intrallazzoni del 'nuovo' vecchio sindaco ...... ma è meglio lasciar perdere e sputtanarli pubblicamente su internet quando se ne presenterà l'occasione.
Torniamo però alle mistificazioni della Via Francigena, questa non è l'unica: mi è giunta notizia che ve ne sia indicato un tratto anche in Puglia (purtroppo riportato anche dal sito ufficiale della Via Francigena, che così dimostra di cedere ad interessi commerciali più che storici), con la scusa che i crociati arrivavano fino a Brindisi per imbarcarsi per la TerraSanta, ma il viaggio di Sigerico, vescovo di Canterbury,terminava a Roma e si era svolto circa un secolo prima della prima crociata. Così pure vi sono molti altri tratti 'moderni': molto comodi, che con la vera Via Francigena non hanno nulla a che fare. Mi ripeto: la Via Francigena era una via da percorrersi a piedi, una via aspra che passava per punti sicuri come le pievi medievali sparse per le colline (molto spesso sulla sommità per costituire punto d'avvistamento di un nemico ostile), fatta di sentieri che sono percorribili in bici solo da bikers più che esperti e non certo alla portata di tutti, una via che con le scarpe d'oggi spesso diventa dura da percorrere anche a piedi, se non ci si premunisce in partenza.
Ciao,
Giovanni
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GiuseppeMarrasi
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da GiuseppeMarrasi »

grande!

:cool
:) scusate la tastiera figlia d'android
http://www.jobike.it/forum/topic.asp?AR ... C_ID=14792

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emabiond
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da emabiond »

p000gna ha scritto:
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Ho trovato questa indicazione all'inizio della ciclabile che da Fiumetto conduce a Pietrasanta lungo Viale Apua (poi il segnavia si ripete diverse volte lungo tutta la ciclabile).
Ebbene, si tratta di un falso e di una grossolana mistificazione.
A parte il fatto che Sigerico non poteva andare in bicicletta per ovvie ragioni, Sigerico non può neanche essere stato a Pietrasanta per il semplice fatto che al suo tempo Pietrasanta non c'era ancora perché al pari delle altre 'TERRAE NOVAE' (come per esempio Camaiore, che pure molti pongono sul tracciato della Francigena) fu fondata verso la metà del 1200 (diciamo fra il 1250 ed il 1260) ed il viaggio di Sigerico si è svolto oltre 2 secoli prima: nel 990, né d'altro canto Sigerico può essere transitato per quella via semplicemente perché ai suoi tempi la costa fra Luni e Pisa, che allora si trovavano sul mare ed erano entrambe due porti (l'uno in decadenza e l'altro fiorente), correva circa 4 km più all'interno di adesso seguendo più o meno il percorso attuale della ViaAurelia, per cui non poteva passare dalla Via Apua, che appunto, partendo dal mare, ha termine sull' Aurelia.
Ho scritto queste righe per mettere in guardia dalle false attestazioni tutti coloro che intendessero intraprendere un pellegrinaggio in bici lungo la Via Francigena, prevenendoli dal cedere alle lusinghe di falsi interessi commerciali e di un percorso agevole, ricordando che la Via Francigena (di cui in molti tratti rimangono le vestigia) è una via nata per essere percorsa a piedi e che affronta sentieri su un terreno aspro, fatto di monti e colline e poca, ma veramente poca, pianura che peraltro, a quei tempi, era invasa per lo più da paludi e quindi difficilmente percorribile a piedi.
Per essere certi di percorrere la vera Via Francigena, bisogna quindi diffidare dei percorsi troppo facili, documentarsi adeguatamente e, soprattutto, procedere ad una ricostruzione filologica e geografica, sulla carta, di quello che era il territorio ai tempi di Sigerico: facciamo un pellegrinaggio di penitenza prima e durante il percorso.
Caro Giovanni, hai proprio ragione, a fini storici e religiosi la via Francigena di oggi è tutt' altra cosa da quella percorsa da Sigerico. D' altronde documentarsi a tale riguardo è molto semplice (wiki-via francigena), pertanto penso che sia mistificata fino a un certo punto, e se poi la vogliamo vedere fino in fondo a quanto a mistificazioni anche le religioni (tutte) non scherzano. Detto questo, proprio settimana scorsa assieme alla mia compagna (lei ha fatto più volte i vari cammini per arrivare a Santiago di Compostela) abbiamo intrapreso un viaggio sulla via Francigena oggi.
Il sottoscritto di credo agnostico assieme alla mia compagna Giapponese (quindi di cultura Buddista Schintoista) siamo partiti con un comodo trasferimento in treno da Milano a Aosta (si lo so si dovrebbe partire da Canterbury) abbiamo intrapreso il nostro percorso (la scelta di questa parola non è causale). Il nostro per ovvi motivi non è un cammino se vuoi è più un viaggio, ma per quello che fino adesso abbiamo potuto vivere è un percorso che seguiamo sull' Ultima tracciatura di questa primavera. Abbiamo le credenziali e forse questo fatto ci fà sentire un pò diversi e ci fa apparire anche un pò diversi a gli occhi altrui. Chiaramente la promozione della via francigena ha come scopo quello di valorizzare il territorio, però penso che le varie associazioni che stanno lavorando su questo aspetto stiano facendo un buon lavoro. Ovviamente in molti casi il percorso originario è stato deviato per diversi motivi (anche commerciali) oppure solo per questioni di cambiamento della morfologia del territorio per motivi naturali o per mano dell' uomo. Però per quello che fino adesso ho pututo constatare (partiti da Aosta e arrivati a Piacenza) il cammino o il viaggio o il percorso che si voglia è fatto anche di tante piccole storie. Vero che ho percorso le ciclabili di fondovalle del fiume Dora, ma è anche vero che ho percorso una meravigliosa strada/viottolo a mezzacosta (e per arrivare fin lassù non era uno scherzo), vero che ho dormito da una mia amica che nel canavese ha messo su un B&B, ma è anche vero che per andare da lei ho fatto una deviazione dal percorso tracciato di 15km, vero che per arrivare nel Vercellese ho percorso tratti lungo stradine sterrate lungo i canali di irrigazione (non presenti ai tempi di Sigerico) ma vero anche che ho dormito un struttura del pellegrino presso una Onlus comunità aperta che si occupa di ragazzi minorenni con passati di droga e microcriminalità (e anche loro a loro modo hanno intrapreso un cammino), vero è che pedalo spesso in Lombardia facendo percorsi alternativi, ma è anche vero che in prossimità di Pavia seguendo la tracciatura, mi sono ritrovato a fare percorsi mai fatti. Vero che ho percorso delle ciclabili, ma anche scoperto delle antiche strade consolari Romane, Vero che alcuni tour operator agganciati alla promozione della Francigena offrono pacchetti completi con pernotto in B&B trasporto bagaglio e noleggio di motorini elettrici (e-bike), ma anche vero che ho incontrato una giovane coppia partita da Pavia (destinazione Roma almeno nelle intenzioni) totalmente improvvisata per poi capire subito (a Belgioioso) che si dovevano alleggerire di bagaglio e magari dopo una conclamata foratura non fermarsi solo a gomfiare ma a sostituire la camera, però, nonostante questi piccoli incidenti di percorsi, entrambi avevano un sorriso a 364 denti. Vero che solo una mezza giornata sotto la pioggia battente del ciclone circe può scalfire lo spirito, e sognare di arrivare a un punto tappa e trovare assistenza per una roba calda e una bottiglia di vino quando la cucina è chiusa ma essendo pellegrino la cucina magigamente sforna un' abbondante spaghetto alla bolognese, vero che tante strutture appena riqualificate siano ancora da rodare nella gestione, tipo l'ostello presso Corte S.Andrea (orio litta) dove il viaggiatore ha la possibilità (previa chiamata anticipata) di attraversare il fiume Po con un piccolo battello. Tra qualche giorno passerò da Pietrasanta, l' isola che non c'è, dopo aver transitato dal passo della cisa e aver dormito in un convento di cappuccini e in un castello, Vero che sul Sito ufficiale c' è lo spazio shop del pellegrino (dalla spilletta alla bandana brendizzata, ma è anche vero che se si è in possesso della credenziale (libretto rilasciato in vari punti, adebito per l' apposizione dei timbri) si può dormire in strutture religiose o ostelli a offerta libera o con 10€ . Insomma ognuno di noi è libero di intraprendere il percorso come meglio crede, ma le indicazioni poste sul percorso danno una grossa mano, specialmente per entrare ed uscire dai grandi centri abitati. Ema
P.s.
Ma poi il vescovo di Canterbury Sigerico nei suoi scritti è stato molto dettagliato nei Mansio (oggi punti tappa) ma sul reale percorso ci sono varie interpretazioni, e se volesse approfondire la materia sulle vie Francigene/romee basta fare una capatina a Roma presso gli archivi del vaticano, se ne scoprirebbero delle belle su percorsi e rotte commerciali con dazzi lungo I fiumi (dove decide di passare l' acqua, quello è il percorso migliore)
Ultima modifica di emabiond il 07 ago 2016, 8:47 pm, modificato 1 volta in totale.
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Le mie zone sono la Valdinievole, la Lucchesia e la Versilia, chi vuole conoscere e pedalare in queste zone mi contatti pure, col bel tempo esco volentieri in compagnia e sono libero quasi sempre.
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da p000gna »

Vero che si è liberi ed ognuno può scegliersi il cammino che vuole, specie quando questo è più un cammino interiore che geografico, ma quando dopo aver passato la Cisa arriverai a Pietrasanta (che non c'era ai tempi di Sigerico) per favore evita di passare da Viale Apua, oltretutto anche il segnale 'Ciclovia Francigena' è falso: non ce l'ha messo sicuramente l' © Associazione Europea delle Vie Francigene infatti si tratta di un segnale bianco e blu con un'imitazione del frate simbolo della Via Francigena mentre il segnale vero (almeno dalle mie parti ) è bianco e rosso come la segnaletica dei sentieri CAI. Dovresti invece tenerti più a Monte evitando la costa e, da Pietrasanta a Camaiore (che pure non c'era ai tempi di Sigerico) non dovresti passare per la Via Sarzanese, la via Italica e la SP1, del resto anche il cammino uffficiale della francigena quando può cerca di evitarle pur non discostandose molto. Una via storicamente assai più aderente alla viabilità dei tempi di Sigerico dovrebbe essere questa: https://www.google.com/maps/dir/43.9509 ... 2?hl=it-IT che parte circa di fronte al cimitero di Pietrasanta in direzione di Valdicastello passa per la pieve di San Giovanni (punto di sosta del pellegrino), sale a Monteggiori (e non me ne volere per la durissima rampa che attraversa il paese) scende verso Camaiore passando per Via Montebello e una volta giunti alle porte di Camaiore non si dirige verso la Sp1 ne verso il centro di Camaiore, ma prende in direzione di Casoli e Greppolungo superando la pieve di Lombrici per raggiungere Candalla, da dove si prosegue per sentiero (via della Saudade) dirigendosi verso Metato (lasciando sulla sinistraanzi mi correggo: sulla destra, le rovine poco visibili di Montecastrese: la Lombrici antica, distrutta dai Lucchesi nel 1239, e presumibile punto tappa reale di Sigerico) si dovrebbe poi ridiscendere una volta incontrata la Via di Metato senza aver raggiunto Metato e dirigersi verso i paesi di Pieve, Buchignano e Nocchi seguendo la costa del Monte Pedone per poi ricongiungersi alla SP1 nei pressi di quest'ultimo paese per poi abbandonare di tanto in tanto questa strada quando si incontra il segnale della Francigena per raggiungere Montemagno (non me ne volere perchè da Candalla a Nocchi nulla è segnato e richiede un accurato sopralluogo di qualchee giorno). Poi da Montemagno verso Lucca si segue inizialmente la SP1 che scende per la Valfreddana fino nei pressi di Orbicciano dove si lascia questa via girando a sinistra per Piazzano, dove ritrovi il segnale della Francigena che puoi seguire fino a Lucca per la Via di Lupinaglia prima e Via delle Gavine dopo seppure io ritenga che una via più corretta dovessee seguire il sentiero per Vecoli e scendere poi da San Macario in monte prima di ricongiungersi alla Via delle Gavine.
E non mandarmi troppi accidenti se le deviazioni proposte ti costeranno troppa fatica.
Ciao,
Giovanni
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da emabiond »

p000gna ha scritto:Vero che si è liberi ed ognuno può scegliersi il cammino che vuole, specie quando questo è più un cammino interiore che geografico, ma quando dopo aver passato la Cisa arriverai a Pietrasanta (che non c'era ai tempi di Sigerico) per favore evita di passare da Viale Apua, oltretutto anche il segnale 'Ciclovia Francigena' è falso: non ce l'ha messo sicuramente l' © Associazione Europea delle Vie Francigene infatti si tratta di un segnale bianco e blu con un'imitazione del frate simbolo della Via Francigena mentre il segnale vero (almeno dalle mie parti ) è bianco e rosso come la segnaletica dei sentieri CAI. Dovresti invece tenerti più a Monte evitando la costa e, da Pietrasanta a Camaiore (che pure non c'era ai tempi di Sigerico) non dovresti passare per la Via Sarzanese, la via Italica e la SP1, del resto anche il cammino uffficiale della francigena quando può cerca di evitarle pur non discostandose molto. Una via storicamente assai più aderente alla viabilità dei tempi di Sigerico dovrebbe essere questa: https://www.google.com/maps/dir/43.9509 ... 2?hl=it-IT che parte circa di fronte al cimitero di Pietrasanta in direzione di Valdicastello passa per la pieve di San Giovanni (punto di sosta del pellegrino), sale a Monteggiori (e non me ne volere per la durissima rampa che attraversa il paese) scende verso Camaiore passando per Via Montebello e una volta giunti alle porte di Camaiore non si dirige verso la Sp1 ne verso il centro di Camaiore, ma prende in direzione di Casoli e Greppolungo superando la pieve di Lombrici per raggiungere Candalla, da dove si prosegue per sentiero (via della Saudade) dirigendosi verso Metato (lasciando sulla sinistra le rovine poco visibili di Montecastrese: la Lombrici antica, distrutta dai Lucchesi nel 1239, e presumibile punto tappa reale di Sigerico) si dovrebbe poi ridiscendere una volta incontrata la Via di Metato senza aver raggiunto Metato e dirigersi verso i paesi di Pieve, Buchignano e Nocchi seguendo la costa del Monte Pedone per poi ricongiungersi alla SP1 nei pressi di quest'ultimo paese per poi abbandonare di tanto in tanto questa strada quando si incontra il segnale della Francigena per raggiungere Montemagno (non me ne volere perchè da Candalla a Nocchi nulla è segnato e richiede un accurato sopralluogo di qualchee giorno). Poi da Montemagno verso Lucca si segue inizialmente la SP1 che scende per la Valfreddana fino nei pressi di Orbicciano dove si lascia questa via girando a sinistra per Piazzano, dove ritrovi il segnale della Francigena che puoi seguire fino a Lucca per la Via di Lupinaglia prima e Via delle Gavine dopo seppure io ritenga che una via più corretta dovessee seguire il sentiero per Vecoli e scendere poi da San Macario in monte prima di ricongiungersi alla Via delle Gavine.
E non mandarmi troppi accidenti se le deviazioni proposte ti costeranno troppa fatica.
Ciao,
Giovanni
Caro Giovanni, grazie per le indicazioni preziose, sono ben accette da chi come te conosce bene il territorio e ha la possibilità di prendersi tutto il tempo necessario per scoprire nuovi percorsi. Forse un giorno quando se mai arriverò alla pensione anche io mi potrò prendere il lusso di pedalare ancora di più dei 15mila chilometri che approssimativamente riesco a fare all' anno.
Per quanto riguarda le indicazioni da te notate di devo dire che sono quelle ufficiali. Infatti la neo tracciatura terminata questa primavera adotta proprio quel tipo di grafica. Fascia bianco/rossa per il percorso a piedi e fascia bianco/blu per il percorso ciclabile, alle volte i due percorsi si separano per ricongiungersi poco più avanti. E' una metodologia adottata anche in Spagna e serve per rispettare il cammino del pellegrino che procede a piedi su viottoli stretti e passaggi che potrebbero essere troppo impervi o a fastidio di persone a piedi. Ma sul percorso si possono ancora trovare anche delle vecchie tracce degli anni passati, quando questa o l' altra amministrazione avevano promosso nei tempi addietro il percorso. Diciamo che con questa nuova tracciatura e questo nuovo programma di valorizzazione si è cercato di dare un linguaggio comune alla segnaletica di percorso e sopratutto mettere d' accordo le varie realtà attraversate da questa traccia. Tieni presente che in spagna dopo il libro, ma sopratutto dopo il film sul cammino di santiago di compostela il numero dei pellegrini (di fede religiosa o semplicemente come cammino interiore) sono aumentati in modo esponenziale. La mia compagna mi diceva che solo il mese di Luglio la somma di persone su tutti i vari cammini e che giungono a Santiago sono approssimativamente 45.000, di cui 42.000 a piedi e 3.000 in bici. Insomma anche in Italia dove da sempre si professa che si potrebbe vivere di turismo, qualcosa si stà muovendo. Pensa che addirittura ci siamo trovati a transitare da Verres (sopra Ivrea) dove abbiamo preso un caffè ad un bar a 100 metri dal percorso, la barrista conosceva benissimo il cammino si Santiago ma non sapeva quasi nulla della via Francigena.
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

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I pellegrini fino adesso incontrati sulla via Francigena sono per la maggior parte stranieri, Italiani pochissimi e non molto determinati nell' affrontare tutto il percorso nella sua interezza.
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da emabiond »

Come dicevo, e non è autosoggestione e di km all' anno in bicicletta ne faccio un pò, rispetto alla normale cortesia che riscontro quando giro su altri percorsi ed in altri contesti. La prima cosa che ho notato che molte persone del posto quando capiscono che stai percorrendo la via Francigena (e noi non abbiamo nessun simbolo identificativo, ma semplicemente chiedono) cambiano subito atteggiamento, diventano ancora più disponibili e gentili.
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

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questo è solo un piccolo assaggio di che cosa si può incontrare da Aosta a Piacenza
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da p000gna »

Caro Ema come al solito hai postato foto ass'ai belle ed esplicative riguardo al percorso accompagnandole anche con ragionamenti esaustivi: siamo d'accordo sul fatto che si tratta di un percorso turistico da valorizzare maggiormente, tuttavia ci sono troppe cose ancora che non mi persuadono e mi sembrano buttate lì, tanto nessuno se ne accorge. Noi Italiani ci curiamo troppo poco di conoscere il territorio intorno casa e la sua storia, tanto che se chiedi indicazioni sulla francigena tre su quattro non sanno dartele e due addirittura non sanno neppure cos'è la francigena (anch'io fino a una decina d'anni fa); e gli stranieri che vengono per farla, sono talmente contenti di essere qua a percorrerla che bevono tutto quanto viene loro propinato, compreso il fatto di passare su un terreno dove ai tempi della francigena c'era il mare.
Ma la fascia costiera della Versilia non ha bisogno di essere turisticizzata ulteriormente, per questo richiamavo ad una maggiore aderenza storica: non abbiamo bisogno di imbrogli per turisticizzare una zona già altamente turistica, piuttosto avremmo bisogno di promuovere l'interno che è anch'esso bellissimo e quasi tutti, per la pigrizia di non muovere un passo fuori dalle spiagge, ignorano. Eppure di cose interessanti da vedere ce ne sono tantissime, a cominciare dai panorami che si godono dalle colline versiliesi.
Ciao,
Giovanni
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luigi
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da luigi »

Avvistato Ema in piena via Francigena davanti al duomo di Berceto. Stracarico ma in perfetta forma ! Buon viaggio.
emabiond
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Re: Le mistificazioni della Via Francigena

Messaggio da emabiond »

p000gna ha scritto:Caro Ema come al solito hai postato foto ass'ai belle ed esplicative riguardo al percorso accompagnandole anche con ragionamenti esaustivi: siamo d'accordo sul fatto che si tratta di un percorso turistico da valorizzare maggiormente, tuttavia ci sono troppe cose ancora che non mi persuadono e mi sembrano buttate lì, tanto nessuno se ne accorge. Noi Italiani ci curiamo troppo poco di conoscere il territorio intorno casa e la sua storia, tanto che se chiedi indicazioni sulla francigena tre su quattro non sanno dartele e due addirittura non sanno neppure cos'è la francigena (anch'io fino a una decina d'anni fa); e gli stranieri che vengono per farla, sono talmente contenti di essere qua a percorrerla che bevono tutto quanto viene loro propinato, compreso il fatto di passare su un terreno dove ai tempi della francigena c'era il mare.
Ma la fascia costiera della Versilia non ha bisogno di essere turisticizzata ulteriormente, per questo richiamavo ad una maggiore aderenza storica: non abbiamo bisogno di imbrogli per turisticizzare una zona già altamente turistica, piuttosto avremmo bisogno di promuovere l'interno che è anch'esso bellissimo e quasi tutti, per la pigrizia di non muovere un passo fuori dalle spiagge, ignorano. Eppure di cose interessanti da vedere ce ne sono tantissime, a cominciare dai panorami che si godono dalle colline versiliesi.
Ciao,
Giovanni
Giusto Giovanni,
di cose da vedere ce ne sono tantissime, e tutte le strade portano a Roma.
Come vedi i percorsi ufficilai della via Francigena alcune volte si separano per poi ricollegarsi nei punti tappa fadamentali descritti da Sigerico nel suo viaggio di ritorno. Sigerico molto probabilmente tra Fidenza e Fiorenzuola non si trovò a passare dall' abbazia di Chiaravalle della Colomba, ma questo passaggio mi ha fatto scoprire una seconda, abbazia cistercense gemella di quella vicino a Milano. Ancora più originale e conservata da quella che già conoscevo.
Paesi come come ad esempio Fornovo val di taro puntano molto su questo percorso, anche la più conosciuta Pontremoli ha molto da offrire, come ad esempio il meraviglioso castello (con foresteria dove dormire con solo 11€) sede del museo delle stele Lunigianesi. Tra le ipotesi dei ricercatori c' è anche quella del loro utilizzo da 5000 a 2000 anni fa come segnali pagani di percorsi tra le montagne dell' appenino e occultate dopo l' avvento del cristianesimo. Questa storia dei segnali lungo i percorsi mi sa che viene da lontano......
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