Lo realizziamo?

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giovi
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Lo realizziamo?

Messaggio da giovi »

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Ciao a tutti,
mi chiamo Giovanni e vivo a Moncalieri in provincia di Torino

Sono appena tornato da Melbourne in cui ho trascorso le scorse 5 settimane scorrazzando per la città con una bici usata e vorrei condividere con voi alcune idee su come migliorare la fruibilità della città da parte dei ciclisti.

Le piste ciclabili sono tanto più fruibili quanto più sono continue e con meno gradini o “irregolarità” in generale del fondo stradale. “Bella scoperta” mi direte voi ma aspettate un attimo..
Queste caratteristiche non si ottengono necessariamente con grosse spese per realizzare banchine dedicate a fianco di strade esistenti con complicazioni e costi notevoli che troppo spesso scoraggiano le amministrazioni pubbliche nel approvare il progetto o, quando invece lo fanno, ne risulta un tracciato discontinuo, contorto e con tratti ottimi che finiscono improvvisamente.

Banalmente, una striscia di vernice sulla carreggiata esistente ad una distanza dal ciglio della strada che vari da un minino di 40-50 cm fino a più di un metro, a seconda della larghezza della strada, realizza una eccezionale pista ciclabile.
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Un simbolo della bici stampato ogni tanto ne ricorda la funzione e, a tratti, nelle zone piu’ a rischio, colorando di un rosso e di verde la corsia. La vernice che usano e’ anche antisdrucciolo con un effetto portentoso, specialmente nelle curve e con strade umide o bagnate.

Il fatto di poter utilizzare direttamente l’asfalto offre da subito un incremento di km di piste ciclabili enorme. Si può dire che il 98% delle strade di Melbourne sia effettivamente una pista ciclabile. Il costo è ridottissimo ed i tempi di realizzazione molto brevi.
Ho realizzato un filmatino come semplice montaggio di foto per chiarire velocemente quello che ho cercato di spiegare

Ovviamente l’integrazione con banchine dedicate e percorsi dedicati, inanellando parchi pubblici, va da se che possono solo migliorare il tutto.

Quando sul bordo strada è previsto un parcheggio, semplicemente la famosa striscia verniciata non fa altro che mantenere la distanza non più dal ciglio strada ma dalle vetture parcheggiate. Ne risulta un percorso continuo in tutta la città ed ogni strada diventa una pista ciclabile. Di fatto la strada diventa pensata per tutti i mezzi che la percorrono, pedoni, bici ed auto. Come è giusto che sia e la pista ciclabile non è più un eccezione da segnalare. Le loro strade non sono piu’ larghe delle nostre quindi non servono modifiche “strutturali”.

Va da se che il tutto funziona se gli automobilisti rispettano la linea che delimita la “bike lane” ovvero la corsia dedicata alle bici.

Sarebbe bello sensibilizzare gli enti pubblici preposti ed il fatto di parlarne con voi 3000 utenti di piste ciclabili mi da la speranza di poterci riuscire. Sicuramente qualcuno tra di voi puo’ suggerire la modalita’ giusta per farlo ed il fatto di poter collaborare con diverse regioni d’Italia garantirebbe la necessaria uniformita’ di intervento.

Ultima proposta e poi vi lascio: cerchiamo di convincere Trenitalia ad annullare il costo del biglietto per la bici? Almeno per tratte inferiori a qualche decina di km, magari dedicando un vagone in coda per le bici su tutti i treni e non solo su alcuni come succede oggi (tra l’atro solo regionali). L’accoppiata treno piu’ bici offre una liberta’ enorme di spostarsi in modo efficiente e ad impatto zero

Ciao, Giovanni
Ultima modifica di giovi il 10 mag 2009, 11:47 pm, modificato 2 volte in totale.
anellofluvialepd
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Re: lo realizziamo?

Messaggio da anellofluvialepd »

caspita. :si
come presentazione è davvero portentosa, con tanto di video! :cool
grazie per le informazioni e le suggestioni che ci dai da terre così lontane e 'ciclofile'. :ok
io però se considerò la mia città (Padova) posso solo considerare che 'morfologicamente' non è adatta a quella soluzione perché ha sedi stradali troppo strette e contorte: qui da me i ciclisti vanno proprio 'protetti' con sedi distinte (possibilmente non i marciapiedi, ovvio, anche se spesso lo fanno i furbacchioni di tecnici perché non sanno dove altro far passare le bici!), probabilmente anche da automobilisti meno civili e abituati di quelli di Melbourne!. :muro
comunque grazie davvero per gli stimoli e scusa la mia invidia per le tue 5 settimane laggiù in sella... :rolleyes
andrea
PS: per un video in fatto in Italia su ciclabili come quelle di Melbourne ci vorrebbe come sottofondo musicale "L'isola che non c'è" di Bennato... :rotf
giovi
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Re: Lo realizziamo?

Messaggio da giovi »

ciao anellofluvialepd,
grazie della risposta.

-----> la discussione è stata spostata in un altro forum all'interno di CICLO NOTIZIE
http://www.piste-ciclabili.com/forum/vi ... f=5&t=2251

In tutte le citta' la larghezza delle strade e' variabilie e se si attuasse una razionale suddivisione delle corsie gia' per tutte quelle la cui larghezza lo consente sarebbe gia' un ottimo risultato.
Anche per strade un po' piu' strette credo comunque che una razionalizzazione degli spazi consentirebbe di ovviare al problema che piu' spazio si ha e piu' spazio si spreca.
Spesso, con una corsia unica per tutti i mezzi, capita che le vetture utilizzino male gli spazi. Pur non avendo modo di stare affiancati su due file, spesso le vetture viaggiano un po' sfasate occupando "una piazza e mezza".

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Pre strade un po' piu' strette ci si stringe un po' tutti quanti, come in un divano stretto, e vorra' dire che come automobilisti staremo un po' piu' attenti nel mantenersi entro una corsia un po' piu' stretta.

Provo a cercare a proporre la cosa a qualche comune non troppo grande, magari proprio Moncalieri dove vivo e vedo che aria tira

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Per strade in cui passano vi passano appena due veicoli in senso contrario beh allora chiaro che non c'e' nulla da fare e si rinuncia. Pazienza.
La percentuale sul totale di tutte le strade urbane che potrebbero accogliere la corsia aggiuntiva per le bici (anch'essa a larghezza variabile) e' comunque molto alta.

Nel centro di Torino vi sono corsie per bici dipinte sulla carraggiata e risultano molto scorrevoli in quanto il fondo stradale e' normalmente piu' liscio dei marciapiedi con soliscendi continui. Sono pero' in numero molto limitato e quasi sempre concepite con i due sensi di marcia opposti affiancati rendendo piu' difficile la convivenza con le altre corsie per le auto.
Suddividendo i due sensi di marcia sui lati opposti e' piu' razionale e diventa semplicemte uno sdoppiamento delle riga di bordo strada per farci stare in mezzo una bici.

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Provo a proporre la cosa a qualche comune medio piccolo dalle mie parti e se qualcuno accettera', potra' diventare un test dimostrativo qualora si dialoghera' con assessori di centri urbani piu' vasti.

Vi ho tediato a sufficenza e vi saluto

giovanni
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