Sono il tipo alla "Report", ovvero mi piace fare delle inchieste, specialmente nel territorio comunale in cui risiedo.
Ho 21 anni, ma ho iniziato a 18 a scrivere sui quotidiani locali e anche su internet, su forum che non pubblicizzo per correttezza (anzi, piuttosto pubblicizzo questo forum).
Sono arrivato, insomma, a scrivere la seguente lettera alla cronaca locale, con tanto di fotografie (ogni foto un problema), ben 13, qui un po' di meno per motivi di spazio.
Mentre i comuni di Camaiore, Forte dei Marmi e Viareggio, si sono impegnati per opere di ristrutturazione e costruzione ex-novo di piste ciclabili, (tra l’altro ben realizzate e con marciapiedi affiancati), a Pietrasanta prevalgono le ciclo-pedonali, diffuse specialmente sul Viale Roma.
Su uno dei quotidiani locali è già stato criticato dal sottoscritto nel 2005, ma a quanto pare l’amministrazione comunale è risultata sorda, tanto che nel 2006, è stato ripetuto l’errore già fatto a fine anni ’90 da un’altra giunta comunale, quando erano partiti i lavori di riqualificazione dei viali a mare. Questa conformazione risulta pericolosa, in quanto le uscite degli stabilimenti balneari sono a raso rispetto alla pista, rischiando di procurare investimenti o collisioni, che possono accadere anche lungo la pista dei viali Marconi e Apua.
La presenza di vegetazione, è uno dei problemi più estesi, spesso fonte di disagi e rischi, derivanti dalla riduzione di spazio, visibilità e possibilità di forature; attualmente è presente in tratti delle ciclabili di Viale Roma, Viale Apua (dove sono presenti anche dei rovi) e Via Bernini.
Diffuso anche il fenomeno dei parcheggi abusivi, che si estende per tutta la fascia litoranea specialmente nei giorni festivi, dove le moto parcheggiate lungo il percorso dedicato, provocano gravi disagi e ingorghi.
Guaio che si estende anche nei tratti dov’è presente la sola segnaletica orizzontale, specialmente lungo le vie Aurelia, Unità d’Italia e viale Apua, dove sarebbe augurabile la presenza di un cordolo permanente, visto che per l’ennesima volta sono stati installati dei “chiodi”; vergognoso il caso della pista di Viale Morin, che, già in forte degrado, è separata dal traffico automobilistico solo da una linea gialla che si sta progressivamente deteriorando.
Un altro problema grave, legato alla segnaletica, si trova all’altezza del distributore IP: la ciclopista, infatti, invade una delle corsie dell’area di servizio, mettendo a repentaglio la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, visto che spesso gli automobilisti si fermano proprio sulla ciclabile per fare rifornimento, talvolta arrivando a velocità sostenuta (il SUV della foto ha rischiato di investire tre persone).
Altra questione annosa riguarda le strettoie, presenti sia all’altezza del supermercato Bonci lungo Viale Apua (già segnalato tempo fa su un quotidiano dal sottoscritto), dove la pista è larga nemmeno due metri, dove c’è il rischio di uno scontro frontale, che nel tratto di Viale Roma che va dall’intersezione di Via Cavour a quella con Via Astoria, dove la vegetazione torna a complicare le cose.
Sono da segnalarsi anche dei “punti morti”, dove la continuità della pista ciclabile viene interrotta.
Risulta impossibile non immettersi su una strada, per andare dalla ciclabile di Viale Apua a quella del Viale Roma. Il collegamento ciclabile è assente anche sul tratto di viale a mare che va da Via Sant’Antonio a Via Leonardo da Vinci, nella zona di Tonfano. Da segnalarsi la presenza del vecchio marciapiedi nelle immediate vicinanze del Fosso Motrone.
Sempre sul viale a mare, all’altezza della spiaggia libera, la ciclo-pedonale è spesso invasa dalla sabbia, che può provocare dei problemi di equilibrio al popolo delle due ruote.
Un disservizio, già segnalato da altre persone, è la mancanza di un semaforo (meglio ancora sarebbe stato costruire un sottopassaggio) all’attraversamento ciclo-pedonale (tra l’altro segnalato in maniera errata) in prossimità della rotonda tra Via I Maggio, Via AVIS e Via Aurelia.
Quando il tempo si guasta, inoltre, possono formarsi dei ristagni d’acqua, un po’ su tutta la rete, causati dalle grate posizionate (intelligentemente) al di sopra del livello dell’acqua. Problematica la situazione della ciclabile che dal centro di Pietrasanta porta a Pontestrada, dove si verificano delle fuoriuscite di liquami, costituendo anche un problema sanitario.
Per finire segnalo delle sconnessioni del manto stradale, specialmente lungo la ciclabile precedentemente citata, e un pericoloso dissesto lungo la Pietrasanta – Fiumetto causato da una radice, nel Parco della Versiliana.
Il mio augurio è che gli enti competenti trovino delle soluzioni a questi problemi in tempi ragionevoli.