patente per conducente di velocipede

[fryederich]

Ok, ma non sono stato io a specificare che i due investiti erano africani... di che nazionalità era l'investitore? vabbe...

Dare il via a un programma di formazione per le nuove generazioni, significa avere adulti futuri forse un po più responsabili

Le nuove generazione, dai 18 anni in su, hanno praticamente tutti la patente, già da adesso, già da diversi decenni.

Il cambiamento in italia non è creare ancora più burocrazia inutile (vedi dare una seconda patente a chi usa la bici, "seconda" perchè come ho già detto più di una volta, la maggioranza dei ciclisti ha già la patente B), il cambiamento è rendere utilizzabile in sicurezza la bici e confinare le auto dove veramente servono. Loro uccidono (direttamente e indirettamente), non la bicicletta.

[p000gna]

Aggiungo: le campagne di educazione stradale ed il patentino per i motocicli a scuola sono forse serviti a formare degli utenti della strada (anche pedoni) più coscienti ?

[ritael]

Intanto rendiamo obbligatorio ai negozianti di biciclette la consegna ai propri clienti che acquiastano una nuova bici, un opuscolo sul codice della strada che riguarda il velocipede.
...
Dare il via a un programma di formazione per le nuove generazioni, significa avere adulti futuri forse un po più responsabili.

Concordo, e aggiungerei anche l'obbligo di per i negozianti vendere biciclette già fornite di luci, oppure di un kit con giubbino rifrangente e luci.

[luc_maz84]

Educazione, educazione!!!
Buona educazione, che spesso manca!

[ritael]

Credo proprio anch'io che sia così, ma obbligare i cicloamatori ad un patentino senza il quale non si potrebbe più circolare con la bici da corsa e che una volta tolto per eccesso di infrazioni, non venisse più rinnovato, costringendo quindi a circolare su strada con una bici 'normale' cioè con fari, parafanghi, campanello, carter catarifrangenti e tutto ciò che l'appesantisce, forse limiterebbe gli affari di chi fornisce le attrezzature sportive ma ridurrebbe anche gli sbruffoni che si sentono 'grandi' solo per farsi vedere così attrezzati e che si sentono autorizzati a schiacciare gli altri, che non possedendo altrettanto sono tenuti, loro sì: che sono dei poveracci, a rispettare il codice della strada.
Per tutto il resto sono convinto anch'io che chi non rispetta il codice sa benissimo di non rispettarlo, ma il patentino almeno ci darebbe una magra consolazione .....

Non sono per niente d'accordo. I ciclisti su bici da corsa (anche io la uso) sono 1000 volte più esperti e sicuri, prevedibili nelle loro manovre, di quanto non lo siano certi personaggi che escono su vecchie bici con le ruote sgonfie, in scarpe da ginnastica, ondeggiando, senza sapere buttare l'occhio dietro la spalla per controllare il flusso veicolare, che non sanno nemmeno che devono segnalare le svolte per tempo con il braccio.

Ah, una bici da corsa di discreta-buona qualità costa non diecimila, ma solo 1000-1500€. Brutta bestia l'invidia...

[renatociclo]

Il numero di biciclette vendute nel 2012 ha superato quello delle automobili.

Complice la crisi economica? Forse. Il numero di ciclisti circolanti su strada è destinato ad aumentare. TUTTI gli utenti della strada devono ricevere una formazione che tenga conto di questo nuovo e crescente fenomeno, invece nei testi per patenti A,B,D,E non si fa quasi menzione del velocipede!

I ragazzi che escono in bicicletta gia a 8 anni, non sono consapevoli di come ci si comporta in mezzo al traffico cittadino. Non la vedo una buona cosa questa fiera dell'ignoranza e dell'autocompiacimento che noto leggendo alcuni commenti.

I ragazzi maggiorenni avranno anche la patente ma il corso non prevede neanche un concetto d'esame sul tema dei velocipedi su strada e di come regolare il proprio comportamento in loro presenza! Quanti conducenti di autoveicoli considerano il velocipede un intralcio? LA MAGGIORANZA! E questo è principalmente un problema culturale che si può cominciare a sconfiggere facendo una opportuna formazione nelle sedi appropriate.

Lo stesso ragionamento si può fare per chi conduce un velocipede: quanti conoscono veramente la materia e si comportano di conseguenza? La storia che ho raccontato dei ragazzi investiti è accaduta nella mia cittadina. Il conducente del furgone ha perso il lavoro a causa di 2 ragazzi che guidavano la bicletta su una strada provinciale, di notte, senza alcuna illuminazione sulla bici e senza indossare il giubbino riflettente. In pratica erano invisibili fino all'ultimo secondo, quando poi era troppo tardi! Uno di loro è morto mentre l'altro è ancora in ospedale! Vittime prima di tutto della loro stessa ignoranza, perchè se avessero segnalato come da regola la loro posizione sulla strada, probabilmente oggi sarebbero entrambi in buona salute! Perciò tutti i discorsi buonistici sono solo panzane. La realtà è un'altra cosa!

[p000gna]

Ma credete che anch'io non abbia e usi la bdc ? Se scrivo che per molti di noi in bdc ci vorrebbe il patentino è perchè l'esperienza mi ha portato a notare che solo quelli che fanno della bdc una professione o quasi, rispettano le regole, gli altri, quelli della domenica, che non hanno le gambe, pur di non fermarsi e ripartire non rispettano nenche un semaforo anche se hanno la bici da 10.000 € (venire a Forte dei Marmi per credere).
Oppure credete che io viaggi con le bici che trovo ai cassonetti e mi diverto a ripare e rimettere in grado di circolare correttamente e che spesso regalo agli amici di mio figlio quando sono rimasti senza perchè gliel'hanno rubata in discoteca o che regalo a qualche disgraziato che la usa per andare al lavoro?

[renatociclo]

Io credo molto nella formazione.

In Italia se ne fa poca perchè i mezzi di comunicazione di massa sono in mano a pochi signori che hanno accentrato tutto il potere dalla loro.

La gente è sottoposta la lavaggio del cervello da un ventennio a questa parte e ormai è come 'inebriata' e non sa più distinguere cosa sta veramente succedendo.

La formazione, quella vera, fatta con l'unico obiettivo di innalzare il livello culturale di una generazione, può di sicuro aiutare a fare un salto di qualità.

La burocrazia è la morte della cultura. La gente deve avere il coraggio di smettere di sostenere questa finta informazione che veicola dai principali canali ufficiali. Stiamo vivendo in un tempo in cui è all'opera una sistematica campagna di disinformazione.

[fryederich]

@renatociclo:
la non osservanza delle regole è trasversale a tutte le categorie, indipendentemente dalle patenti possedute e dai mezzi usati, i ciclisti non sono delle pecore nere in un gregge di pecore bianche. D'accordo nel fare formazione per sviluppare il senso civico e il rispetto degli altri utenti della strada, però questa formazione la devono "subire" tutti, ciclisti e non ciclisti. Che senso ha imporre allora un patentino per ciclisti? sarebbe inutile burocrazia che allontanerebbe le persone dalla bicicletta.

Ferma un ciclista che sta pedalando sul marciapiede e chiedigli se può farlo. Lui ti risponderà "no però..." ed elencherà le sue motivazioni (alcune forse anche valide). Ferma un ciclista che va contromano, e avrai risposta simile, etc... Idem per l'automobilista che sfreccia con il limite dei 50. Pochi sono davvero inconsapevoli di compiere qualcosa che va contro il codice della strada, solo su questi pochi potrebbe avere efficacia il patentino. Insomma le regole le si conoscono, è inutile imporre di studiarle nuovamente.

[renatociclo]

Forse non hai letto la mia proposta dall'inizio della discussione.

Io propongo una modifica del testo base del codice della strada, in cui tutte le categorie di patenti, A,B,D,E, per fare un esempio, (poi c'è quella per ciclomotore, c'è il CQC, etc)includano negli argomenti d'esame alcuni punti sulla categoria specifica del velocipede, sia come rapportarsi ad essa, sia cosa aspettarsi in termini di diritti-doveri. Insomma che se ne parli in sede d'esame per tutte le principali categorie di patente.

Poi ho proposto un patentino per conducenti di velocipedi che comporti la frequenza di un corso di una giornata durante un weekend, dove si tratti l'argomento del velocipede a 360 gradi. Obblighi, doveri, diritti, comportamenti di buon senso, tecniche di guida nel traffico cittadino, nelle discese, sul bagnato, argomenti anche solo trattati in modo teorico, ma trattati. Se ne deve parlare, se ne deve fare oggetto d'esame, semplice, alla portata di tutti, anche di chi ha poca scolarità, ma che se ne parli, e che si innalzi il livello di consapevolezza e di responsabilità da parte di tutti i cittadini sia che usino oppure no il velocipede.

Vedo ogni giorno comportamenti che sono il risultato d una profonda ignoranza in merito all'argomento, ignoranza anche da parte di chi gia possiede una patente di guida, per il semplice motivo che i corsi cosi some sono concepiti adesso, sono insufficienti a preparare i neopatentati ad avere un comportamento più consapevole nei confronti degli utenti della strada che utilizzano il velocipede come mezzo di trasporto.

Non sopporto le giungle, non sopporto il fatto che per per cavarsela bisogna solo sperare nel buon senso degli altri.

[p000gna]

Così, come spiega il suo punto di vista Renato, non si può che essere in pieno accordo con lui. E scusate il mio ultimo sfogo precedente, ma quella per l'invidia per le bici da corsa non l'avevo proprio digerita.

[fryederich]

Renato, avevo letto la tua proposta.

Ciò che non condivido è "se vuoi la bicicletta, prima fatti il patentino", mentre condivido una riforma delle regole e una maggiore formazione per tutti o, meglio, una formazione migliore perchè la questione non è tanto l'ignoranza delle regole ma il fregarsene delle regole. Che poi è un grande difetto della società che va al di là del codice della strada.

[renatociclo]

Direi di si!

Se uno vuole la bicicletta, prima va a frequentare il corso, ritira il patentino e poi va al negozio a comprare la bici.

Il negoziante dovrebbe consegnare d'obbligo un opuscolo sul cds che riguarda il velocipede e dovrebbe, come è stato giustamente osservato da qualcuno di voi, accessoriare la bicicletta di tutte le dotazioni obbligatorie per legge e non lasciare al cliente la scelta se acquistarle oppure no.

I produttori di automobili non vendono le macchine senza illuminazione, senza indicatori di direzione, senza la segnalazione di emergenza, etc etc. Cosi dovrebbero fare tutti i produttori di biciclette, anche delle bici da corsa!

Ma le nostre solo solo chiacchiere, nessuno prenderà mai sul serio questi argomenti.

[p000gna]

Putroppo é proprio così, nessuno ci prenderà mai sul serio.
Ma che dire di coloro (specialmente signore) che pretendono di attraversare le strade sulle strisce pedonali senza degnarsi di scendere di bicicletta?

[JA+]

Secondo me la questione del patentino è un po' più complicata di quel che sembra, perchè in alcuni casi si inizia molto presto ad andare in bicicletta (2-3 anni), quindi è difficile (e non è neanche logico) dire che fino a una certa età non si può andare in bicicletta.
Per me si dovrebbe fare, negli anni della scuola elementare, un corso generale obbligatorio sul codice della strada e di come ci si comporta in strada (in fondo anche i pedoni devono conoscere e rispettare i segnali, e spesso non lo fanno), eventualmente anche con lezioni pratiche. So per certo che una cosa del genere viene fatta qualche volta alle scuole medie, andrebbe imposta per legge in tutte le scuole (e, come ho già detto, anticipata alle elementari). Per i bambini in età prescolare a quel punto ci sarebbe l'obbligo di andare in bicicletta accompagnati da un adulto (immagino che già ora avvenga questo).