"Un corso integrativo di sicurezza stradale per i ragazzi che intendono conseguire la patente A1 o AM per le due ruote. L’iniziativa Bikers Academy è promossa da Cse Italia. Oltre dalle lezioni teoriche già previste dal codice della strada, 1200 autoscuole associate Unasca e Confarca promuoveranno lezioni di buone pratiche comportamentali per prevenire e ridurre il numero degli incidenti stradali sulle due ruote.
Le lezioni saranno incentrate sull’uso corretto del casco, sulla manutenzione del motore, sull’utilizzo delle nuove tecnologie come l’Abs, sul comportamento corretto da tenere in mezzo al traffico e sulle dotazioni di sicurezza da adottare come dorsalini, guanti o schienali.
“Sono questi concetti base per una guida responsabile - ha spiegato Patrizio Vanessi, presidente di Cse Italia, che ha aggiunto - a chi si scrive ai corsi gratuiti verranno assegnati anche crediti formativi scolastici”.
Il progetto prevede anche corsi formativi per titolari e insegnanti delle autoscuola. Negli anni passati l’iniziativa Bikers Academy ha già raggiunto 6mila ragazzi in tutta Italia."
Poichè sono corsi gratuiti potranno accedervi comunque i nostri ragazzi che, pur non utilizzando moto e scooter, potranno ricavarne utili indicazioni per la guida dei velocipedi e, se proprio motore dev'essere...che sia elettrico!
assolutamente si la presenza obbligatoria a frequentare questi corsi soprattutto per i bambini(anche senza esame e senza prendere una patente)che sono i più spericolati .ma anche i grandi almeno una volta ogni tot
con teoria e pratica direttamente in strada!
Biografia: Vado in bici da sempre ma non amo le competizioni anche se so muovermi a velocità sostenuta (e neanche i megaraduni), prediligo i percorsi poco frequentati preferibilmente su asfalto ma non disdegno le strade bianche e il cross lungo gli argini dei fiumi. Amo i percorsi panoramici anche collinari o montani a patto che ogni tanto concedano un po' di respiro. Da quando sono in pensione ho quasi abbandonato la macchina e ho fatto della bici il mio principale mezzo di spostamento a patto che non debba trasportare pesi eccessivi o troppo ingombranti. Le mie zone sono la Valdinievole, la Lucchesia e la Versilia, chi vuole conoscere e pedalare in queste zone mi contatti pure, col bel tempo esco volentieri in compagnia e sono libero quasi sempre.
Bicicletta: Corsa carbonio,Ibrida sport:Aeron Legnano,MTB:Bianchi Race 2200,trekking:Legnano Hobo,city,e altre 7
Più passa il tempo e più incontro gente che non sa andare in bicicletta (a cominciare da mia moglie), convinta che basti stare in sella, spingere sui pedali e mantenere un equilibrio precario purché sia. Gente che carica sul manubrio della bici borse ingombranti che alla prima curva si infilano nella ruota e si rompono, nel migliore dei casi, perdendo parte del carico sulla strada, quando, invece, non provocano cadute a volte disastrose sia per la loro incolumità che per quella del mezzo che 'cavalcano'.
Saper andare in bici non è affatto questo, bisogna innanzi tutto imparare ad avere il controllo completo del mezzo: saper fare gli scavezzacolli, andare con una sola mano ed anche senza, esser capaci di fare qualsiasi cosa con una mano mentre con l'altra si tiene il manubrio continuando ad andare, passare senza esitazioni in pertugi strettissimi ove si sfiora l'ostacolo con il corpo, salire e scendere di bici a salto, saper saltare con la ruota davanti sopra i marciapiedi, scartare in velocità un ostacolo a meno di 30 cm, stare fermi in surplace almeno 10 secondi (per consentire a un pedone di attraversare la strada o la ciclabile) e tutte quelle altre cose che di solito fanno in bici 'i monelli'. E questo non per puro divertimento fine a sé stesso, o per dimostrare di essere 'ganzi' ma semplicemente per essere pronti ad ogni evenienza quando si è nel traffico, ciò non vuol dire, si badi bene, ignorare le regole del traffico, ma sapersi salvare quando gli altri quelle regole non le rispettano: uno che non riesce a tenere la velocità e viaggia tremolando per la via sarà sempre destinato a soccombere al primo imprevisto, così come quello che per attraversare la strada è costretto a fermarsi per guardare dietro perché non è capace di farlo in movimento così come non è capace di bere da una borraccia senza fermarsi. Tutte queste cose andrebbero imparate da piccoli, sui viali e sui prati dei parchi (e forse se ce ne fosse la possibilità anche a scuola) perché poi da grandi è difficile impararle ed anche se ci fosse un patentino obbligatorio per circolare non te le insegnerebbe nessuno, né d'altronde è possibile impararle circolando nel traffico se non a proprie spese.
Occorrerebbe poi imparare a conoscere il proprio mezzo quel tanto che basta per non rimanere per strada: esser capaci di tirare su un catena caduta, saper regolare le viti del cambio perché non cada più, stringere le viti del parafanghi o del portapacchi per evitare che, una volta perse, i suoi sostegni penetrino fra i raggi delle ruote provocando rotture e cadute disastrose, accorgersi quando qualche raggio si è rotto e la ruota balla e portare la bici a sostituirli, ricordarsi di ungere la catena quando si secca, saper agire sul registro dei freni per regolarli quando si sono allentati od i pattini si sono un po' consumati (solo un po', altrimenti vanno cambiati), avere l'impianto di illuminazione (o quello a pila) sempre efficiente per non farsi sorprendere dal buio in condizione di non vedere né di esser visto.
Tutte queste sono cose che l maggior parte di quelli che incontro per strada ignorano (o sembrano ignorare), ma queste cose dal saper fare l'equilibrista in bici al riuscire a fare questo minimo di manutenzione dovrebbero essere il bagaglio di ogni ciclista che possa dire di saper andare in bici e di viaggiare con un minimo di sicurezza: poi della patente per la bici se ne può fare anche a meno purché si abbia rispetto delle regole e degli altri, m per pretendere di essere sicuri nel traffico bisogna prima essere sicuri di noi stessi quando si è nel viale del proprio giardino.
Ciao,
Giovanni
Ultima modifica di p000gna il 10 lug 2016, 3:41 pm, modificato 2 volte in totale.
Viaggio in bici e me ne infischio del traffico e degli ingorghi
Bah? Ho i miei dubbi. Se si creano complicazioni sull'uso della bici è la volta che la gente abbandona questo mezzo proprio adesso che mi sembra che abbia un pò di successo come vera e propria alternativa ai motori. La maggior parte degli utenti di bici ha la patente per auto o moto e comunque le regole stradali le conosce come poi le conosciamo tutti,dai! Però io penso che non sia solo un problema di mancata educazione a condurre un mezzo,perchè se ci facciamo caso la maggior parte della gente cammina anche male: quanti ti urtano,si fermano o cambiano direzione all'improvviso o ti cammina sui piedi e non è solo un problema di distrazione, ma secondo me proprio un mancanza di percezione e considerazione dello spazio attorno. Deficit che ovviamente cresce con l'uso di mezzi meccanici più veloci della normale percezione umana. Quindi secondo me fare corsi per bici, moto,auto monopattini,skate è inutile.
Biografia: Vado in bici da sempre ma non amo le competizioni anche se so muovermi a velocità sostenuta (e neanche i megaraduni), prediligo i percorsi poco frequentati preferibilmente su asfalto ma non disdegno le strade bianche e il cross lungo gli argini dei fiumi. Amo i percorsi panoramici anche collinari o montani a patto che ogni tanto concedano un po' di respiro. Da quando sono in pensione ho quasi abbandonato la macchina e ho fatto della bici il mio principale mezzo di spostamento a patto che non debba trasportare pesi eccessivi o troppo ingombranti. Le mie zone sono la Valdinievole, la Lucchesia e la Versilia, chi vuole conoscere e pedalare in queste zone mi contatti pure, col bel tempo esco volentieri in compagnia e sono libero quasi sempre.
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Penso anch'io che corsi per patente, ecc. ecc., proprio per le ragioni che dici tu siano inutili, resta il fatto che la maggior parte di quelli che vanno in bici, pur presumendo di saperci andare, in realtà sono solo capaci di stare in sella, ma in bici non sanno andarci proprio perché non hanno la completa padronanza del mezzo in ogni situazione.
Viaggio in bici e me ne infischio del traffico e degli ingorghi
il patentino anche per la bici credo sia un'esagerazione, vanno piu che bene i corsi fatti a scuola, ma come sempre il buon senso la fa da padrone se non c'è non ci sta niente da fare, puoi fare tutti i corsi e patentini che vuoi
Biografia: Vado in bici da sempre ma non amo le competizioni anche se so muovermi a velocità sostenuta (e neanche i megaraduni), prediligo i percorsi poco frequentati preferibilmente su asfalto ma non disdegno le strade bianche e il cross lungo gli argini dei fiumi. Amo i percorsi panoramici anche collinari o montani a patto che ogni tanto concedano un po' di respiro. Da quando sono in pensione ho quasi abbandonato la macchina e ho fatto della bici il mio principale mezzo di spostamento a patto che non debba trasportare pesi eccessivi o troppo ingombranti. Le mie zone sono la Valdinievole, la Lucchesia e la Versilia, chi vuole conoscere e pedalare in queste zone mi contatti pure, col bel tempo esco volentieri in compagnia e sono libero quasi sempre.
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Per chi porta il trattore ed esce dal terreno anche per brevissimi tratti di strada credo che esista già, per il resto non so che dire, specie se penso ai cacciatori che per poter sparare devono avere licenza e porto d'armi eppure ogni tanto, durante le battute accoppano qualche compagno o qualche disgraziato che che era andato a fare i propri bisogni dietro un cespuglio, così come quando penso agli operai che lavorano in fabbrica con macchinari complessi e pericolosi. Dove lavoravo io vent'anni fa ogni tanto qualcuno lasciava una mano o un braccio in qualche ingranaggio o cadeva dall'alto di un camion mentre ne faceva il carico, malgrado tutte le disposizioni, i divieti e l'istruzione che veniva fornita, ma alla disattenzione e noncuranza non c'è patente che tenga, specie quando si acquisisce troppa familiarità con gli strumenti di lavoro che si utilizzano quotidianamente, di cui si è portati a sottovalutare i possibili 'effetti collaterali'.
Ciao,
Giovanni
P.S.
Anch'io, ieri, mi sono tirato in testa un palo di ferro mentre tagliavo l'erba con il falcetto nel mio giardino.
Viaggio in bici e me ne infischio del traffico e degli ingorghi
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Bicicletta: Corsa carbonio,Ibrida sport:Aeron Legnano,MTB:Bianchi Race 2200,trekking:Legnano Hobo,city,e altre 7
Mio Padre ha la patente, ma in bici va molte volte contromano( per Paura delle macchine ovviamente) quindi non vuol dire.....comunque io, da quando frequento questo sito sto' iniziando a correggere molti miei errori come ad esempio arrestarmi piu spesso anche se scoccia. Non solo con la bici
Gloria a piste ciclabili..guai a chi CE le tocca
FeFe
Biografia: Vado in bici da sempre ma non amo le competizioni anche se so muovermi a velocità sostenuta (e neanche i megaraduni), prediligo i percorsi poco frequentati preferibilmente su asfalto ma non disdegno le strade bianche e il cross lungo gli argini dei fiumi. Amo i percorsi panoramici anche collinari o montani a patto che ogni tanto concedano un po' di respiro. Da quando sono in pensione ho quasi abbandonato la macchina e ho fatto della bici il mio principale mezzo di spostamento a patto che non debba trasportare pesi eccessivi o troppo ingombranti. Le mie zone sono la Valdinievole, la Lucchesia e la Versilia, chi vuole conoscere e pedalare in queste zone mi contatti pure, col bel tempo esco volentieri in compagnia e sono libero quasi sempre.
Bicicletta: Corsa carbonio,Ibrida sport:Aeron Legnano,MTB:Bianchi Race 2200,trekking:Legnano Hobo,city,e altre 7
Ieri a Forte dei Marmi, sulla ciclabile della Versilia (che è divisa in due: una parte riservata ai pedoni e l'altra alle bici) verso le 6 dei pomeriggio, con sufficiente affollamento: è bastato per rendermi conto che noi in bici siamo insofferenti e ci comportiamo nei confronti dei malcapitati pedoni esattamente come ci lamentiamo che gli automobilisti si comportano nei nostri confronti, quindi più che altro è effettivamente un fatto di educazione, di civiltà di rispetto e di tolleranza.
Ciao.
Viaggio in bici e me ne infischio del traffico e degli ingorghi
Spesso però va detto che in presenza di corsie riservate ai pedoni e ai ciclisti,i primi camminano o corrono sulla parte riservata alle bici! Sulla nuova ciclabile di Monte Mario a Roma ci sono ampissime corsie per entrambi eppure spesso i pedoni corridori, immancabilmente telefonanti e anche con cani al seguito dai lunghissimi guinsagli invadono o percorrono la ciclozona. I problema è che molti stanno proprio con la testa per aria!! Io faccio spesso presente a questi che c'è proprio una pista bella larga apposita per loro, ma oltre ad ottenere espressioni di meraviglia vengo guardato come il puntiglioso rompiscatole di turno e spesso sono nati pesanti battibecchi con chi risponde pure male.
Per regione / provincia / comune
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