A Londra in bici contromano
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- Biografia: Sono nato a Milano e qui ho sempre vissuto: 34 anni, Ingegnere meccanico (indirizzo materiali metallici) dal 2002. Dal 2005 sono attivo nel volontariato per la difesa dell'ambiente e per il miglioramento della mobilità a Milano. Come molti Milanesi (che ancora non lo sanno) sono asmatico. Posseggo 11 biciclette ma la maggior parte sono vecchie e scassate in attesa di essere sistemate. Sono sposato con una fanatica della bicicletta come me e ho un cane che viene con noi in bici.
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A Londra in bici contromano
a Londra ai ciclisti sarà consentito di risalire contromano le vie a senso unico. Non dovranno più temere di incorrere nelle sanzioni. I cartelli del senso vietato saranno ritoccati con l’aggiunta “eccetto che per i ciclisti” sei d'accordo?
Io, GG, sono nato e vivo a Milano (G.Gaber)
Re: A Londra in bici contromano
D'accordissimo. Le bici devono cominciare a riprendersi le città ora invase dalle automobili ingombranti, pericolose e inquinanti.
Ma che fine ha fatto Alberto?
Le pubblicazioni dei nuovi percorsi si sono bloccati al 10 settembre.
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Re: A Londra in bici contromano
sono un ciclista, ma per lavoro sono sulla strada tutti i giorni. andare contromano aumenta il pericolo per il ciclista
felino
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Re: A Londra in bici contromano
non sono completamento d'accordo con questo statement:
Vienna, città decisamente più avanti della maggior parte delle città italiane dal punto di vista della ciclabità, ha numerose strade con senso unico ma consentito il traffico in senso opposto alle bici, e ciò è stato realizzato proprio per rendere più sicura la percorrenza alle bici e alle auto.
Su uno stradone può essere vero ma su una stradina aiuta vedere l'auto che ti viene incontro rispetto a quella che ti è alle spalle e di cui sei in totale balia.FELINO TASSI ha scritto:andare contromano aumenta il pericolo per il ciclista
Vienna, città decisamente più avanti della maggior parte delle città italiane dal punto di vista della ciclabità, ha numerose strade con senso unico ma consentito il traffico in senso opposto alle bici, e ciò è stato realizzato proprio per rendere più sicura la percorrenza alle bici e alle auto.
Tranquillo Lucio, Alberto è al lavoro come sempre, ci sono tante cose da fare, prima tra tutte la rivoluzione degli itinerari modificabili...questo comporterà di sicuro extra lavoro "invisibile" di Alberto.lucio ha scritto:Ma che fine ha fatto Alberto?
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Re: A Londra in bici contromano
Meno male.
Alberto è al lavoro.
Non vediamo l'ora di poter godere degli ulterioi progressi del sito, con i percorsi modificabili.
Lucio
Alberto è al lavoro.
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Lucio
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Re: A Londra in bici contromano
In contromano avverto questi vantaggi (in alcune strade a Milano): vedo meglio le macchine in movimento, rispetto allo specchietto; vedo meglio i movimenti dei passeggeri delle macchine ferme. Se anche non mi accorgessi che qualcuno di questi aprisse maldestramente la portiera, mi tranquillizza l'idea che andrei a sbatterci nel senso di chiuderla, piuttosto che il contrario (... schiacciando così il distrattone ). Comunque in generale tendo a limitare al minimo di percorrere le strade di Milano in bicicletta, indipendentemente dal senso di marcia; non le percorro proprio con i bambini e suggerisco a tutti di fare lo stesso.
Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, il tuo insegnante, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti. (Frank Zappa)
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Re: A Londra in bici contromano
Qui di seguito le considerazioni di Eugenio Galli che confermano alcune nostre impressioni e, di riflesso, l'amara consatatazione di Pimpa
quote
Ciò che viene annunciato come innovazione a Londra, ossia la possibilità per le bici di percorrere nei due sensi le strade a senso unico per i veicoli, è in realtà già da tempo nelle regole e nelle prassi di molti Paesi europei.
Così è in Francia, Germania, Olanda, Austria…
Così è a Bordeaux, a Strasburgo, a Vienna, a Berlino, ad Amsterdam…
Alla regolamentazione del “doppio senso per le bici su strade a senso unico” si riconosce, in tutte le realtà dove il provvedimento è stato adottato, un duplice vantaggio.
Per il ciclista, che abbrevia il suo percorso evitando le lunghe deviazioni alle quali sarebbe costretto se fosse obbligato a seguire, al pari della generalità degli altri veicoli, le prescrizioni dei sensi unici.
E per la sicurezza stradale, che viene favorita dalla reciproca visibilità tra ciclista e conducente del veicolo che proviene in direzione opposta.
Così come, in altri Paesi, il codice della strada ha fatto propri da ormai diversi lustri i princìpi della cd. “moderazione del traffico”, mentre in Italia questa tecnica di organizzazione della mobilità ancora si scontra con la solida cultura dell'automobile.
Non mi pare dunque che l’Italia “più che cambiare le regole preferisce farle rispettare”.
Il nostro Paese infatti non brilla particolarmente dal punto di vista dei controlli sulle strade.
Semplicemente, l’Italia, fino ad ora, ha deciso di continuare a non considerare concretamente le esigenze di una mobilità dolce, leggera e razionale quale è quella in bicicletta.
Ancorandosi ad argomentazioni che appaiono anche anacronistiche e frutto di una considerazione che relega alla marginalità sulle strade tutto ciò che è privo di motore.
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY Milano e responsabile Servizio legale FIAB)
:Pimpa ha scritto:Comunque in generale tendo a limitare al minimo di percorrere le strade di Milano in bicicletta, indipendentemente dal senso di marcia; non le percorro proprio con i bambini e suggerisco a tutti di fare lo stesso.
quote
Ciò che viene annunciato come innovazione a Londra, ossia la possibilità per le bici di percorrere nei due sensi le strade a senso unico per i veicoli, è in realtà già da tempo nelle regole e nelle prassi di molti Paesi europei.
Così è in Francia, Germania, Olanda, Austria…
Così è a Bordeaux, a Strasburgo, a Vienna, a Berlino, ad Amsterdam…
Alla regolamentazione del “doppio senso per le bici su strade a senso unico” si riconosce, in tutte le realtà dove il provvedimento è stato adottato, un duplice vantaggio.
Per il ciclista, che abbrevia il suo percorso evitando le lunghe deviazioni alle quali sarebbe costretto se fosse obbligato a seguire, al pari della generalità degli altri veicoli, le prescrizioni dei sensi unici.
E per la sicurezza stradale, che viene favorita dalla reciproca visibilità tra ciclista e conducente del veicolo che proviene in direzione opposta.
Così come, in altri Paesi, il codice della strada ha fatto propri da ormai diversi lustri i princìpi della cd. “moderazione del traffico”, mentre in Italia questa tecnica di organizzazione della mobilità ancora si scontra con la solida cultura dell'automobile.
Non mi pare dunque che l’Italia “più che cambiare le regole preferisce farle rispettare”.
Il nostro Paese infatti non brilla particolarmente dal punto di vista dei controlli sulle strade.
Semplicemente, l’Italia, fino ad ora, ha deciso di continuare a non considerare concretamente le esigenze di una mobilità dolce, leggera e razionale quale è quella in bicicletta.
Ancorandosi ad argomentazioni che appaiono anche anacronistiche e frutto di una considerazione che relega alla marginalità sulle strade tutto ciò che è privo di motore.
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY Milano e responsabile Servizio legale FIAB)
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Un controsenso?
riprendo questa vecchia discussione per linkare quello che sembra essere il tema del momento, ciclisticamente parlando: il parere positivo del ministero dei trasporti per consentire nelle vie con certe caratteristiche (zone 30, carreggiata più larga di 4 metri) la percorrenza delle bici contromano o meglio in doppio senso solo per le bici (stessa cosa ma più accettabile linguisticamente).
A Vienna da anni questa possibilità c'è e funziona benissimo: senso unico eccetto bici.
Io sono favorevolissimo: vedere l'auto che mi viene in contro mi permette di evitarla.
http://www.corriere.it/cronache/12_apri ... 0996.shtml
A Vienna da anni questa possibilità c'è e funziona benissimo: senso unico eccetto bici.
Io sono favorevolissimo: vedere l'auto che mi viene in contro mi permette di evitarla.
http://www.corriere.it/cronache/12_apri ... 0996.shtml
Io, GG, sono nato e vivo a Milano (G.Gaber)
Re: A Londra in bici contromano
Già da tempo il Codice della Strada suggerisce al pedone di percorrere contromano le strade senza marciapiedi, proprio per favorire la sicurezza.
Il contromano per le bici (lo chiamo così per capirci meglio) è possibile solo in Zone a traffico limitato (ZTL) o "Zone 30" ossia nei quartieri dove il limite di velocità è di 30 km.
Quindi non si dovrebbero avere auto a folle velocità...
Occore abituarsi all'idea che i pedoni e le bici pian piano riconquisteranno i centri abitati: http://outdoorpassion.lastampa.it/news/ ... io-1485500
Il contromano per le bici (lo chiamo così per capirci meglio) è possibile solo in Zone a traffico limitato (ZTL) o "Zone 30" ossia nei quartieri dove il limite di velocità è di 30 km.
Quindi non si dovrebbero avere auto a folle velocità...
Occore abituarsi all'idea che i pedoni e le bici pian piano riconquisteranno i centri abitati: http://outdoorpassion.lastampa.it/news/ ... io-1485500
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Re: A Londra in bici contromano
Per alcuni questa cosa è un incubolucio ha scritto:....
Occore abituarsi all'idea che i pedoni e le bici pian piano riconquisteranno i centri abitati: .....
Visita il mio blog sulle bici PZZ garage: http://pzzgarage.blogspot.it/
Elenco telai e componenti nuovi per V-brake:
http://pzzgarage.blogspot.it/p/only-v-brakes.html
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- Biografia: Devo a mia nonna e a Londra la passione per la bicicletta.
Mia nonna era diventata ciclista per necessita', percorrendo ogni giorno km per recarsi al lavoro. Non era mai stanca, anzi sembrava che piu' pedalava e piu' era contenta.
Io, da sempre amante della montagna, ho riscoperto il piacere della bicicletta vivendo a Londra. L'Inghilterra offre dei meravigliosi e spesso impegnativi percorsi collinari.
Faccio parte del Tower Hamlet Wheelers, un gruppo che oltre ad organizzare eventi e biciclettate, si interessa anche di sicurezza ed educazione sulle strade. Vivo con David, ciclista responsabile ed appassionato. - Bicicletta: Touring
Re: A Londra in bici contromano
Vivo a Londra ed uso regolarmente la bicicletta per recarmi al lavoro.
Percorrere piste ciclabili contromano lungo sensi unici (dove spesso la velocita' e' ridotta a 20 m/h) non mi crea nessun problema, anzi, come e' gia' stato detto, vedere chi si sta avvicinando favorisce non solo la sicurezza del ciclista, ma anche una maggiore attenzione da parte dell'automobilista.
Percorrere piste ciclabili contromano lungo sensi unici (dove spesso la velocita' e' ridotta a 20 m/h) non mi crea nessun problema, anzi, come e' gia' stato detto, vedere chi si sta avvicinando favorisce non solo la sicurezza del ciclista, ma anche una maggiore attenzione da parte dell'automobilista.
Re: A Londra in bici contromano
Anch'io sono andato contromano in bici da sempre, nel paese al mare dove andavo era abitudine così, e mi sentivo sicuro vedendo le macchine in arrivo dal davanti anzichè venire sfiorati a sorpresa dal dietro. Si trattava di strade centrali dove la velocità per tutti era bassa.
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