Cambio nella guarnitura

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pedalgronda
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Cambio nella guarnitura

Messaggio da pedalgronda »

Nel mio eterno vagare alla ricerca della bici perfetta per le mie esigenze, mi imbatto spesso in novità piuttosto interessanti, segno che non è vero che il mondo della bici ha detto tutto: 29er, cambi nel mozzo, trasmissione a cinchia e altro ancora.
DI recente ho trovato questi movimenti centrali della Pinion che, su telai speciali, consentono di non avere nè il cambio nè il deragliatore. Questo consentirebbe di usare ruote posteriori con mozzi di svariati tipi tra cui quella a contropedale per non avere freni posteriori o addirittura una seconda dinamo a mozzo per avere potenze elettriche come si deve.
Una catena poi completamente chiusa dagli agenti esterni farebbe il resto.
Esistono in vendita bici semplici con questi cambi, a prezzi vagamente ragionevoli? fino ad ora ho solo visto mtf full suspended ?
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robbibi
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da robbibi »

...te linki sempre roba troppo interessante.... :cool :cool :cool
sono andato a vedere e per quel poco che ne capisco mi ha intrippato non male...bella pensata...sarebbe interessante farci un giro sopra
....Ho veduto nascere il sole dai ghiacci di Thule, ho veduto i riflessi dorati delle moschee, le onde adulte della Guascogna, gli squali bianchi, i tucul, le case dei ricchi, e ho pianto....
pedalgronda
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da pedalgronda »

con questa ci avviciniamo ma io guardo più lontano:

1) mozzi con dinamo sia davanti che dietro
2) una possibilità di innesto di un motore direttamente sui pedali per pedalata assistita: quando non lo vuoi lo stacchi e lo lasci a casa senza portarti dietro peso.

secondo me la bici del futuro sarà così'.
http://www.hilite-bikes.com/titan/en/pi ... king-bike/
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emabiond
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da emabiond »

Interessante esercizio di stile punto. Un siffatto sistema ha un peso di oltre 2,5 kg (oltre il peso di un normale telaio scadente). Tutto questo in termini di peso vorrebbe dire avere una bici completa che pesa almeno 15 kg, no grazie, mille volte il sistema di trazione tradizionale e se c'è da fare pulizia/manutenzione si fà, per me la bici è sinonimo di leggerezza e semplicità. Aggiungere un motore a mio avviso ha solo l' obiettivo di aiutare a portarsi dietro tutta quella ferramenta. Per quanto riguarda la trasmissione a cinghia, tanti ci hanno provato ma quel sistema ha una pecca (peraltro non evidente nella bici postata), la cinghia è un elemento senza possibilità di interruzione (come lo è un normale catena), quindi il telaio deve essere per necesità apribile nella parte del carro posteriore, e questo ne comporta un problema dal punto di vista strutturale. Non mi convince neanche una bici con forcella in titanio, sul carro posteriore se il titanio è un grado 9 e con le giuste forme/geometrie si riesce in un modo o nell' altro a tenere sotto controllo lo scodamento dato dal titanio, ma una forcella totalmente in titanio con poi quel tipo di lavorazione in testa è un concetto molto vecchio e superato.
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da pedalgronda »

Beh, per me la bici non è sinonimo di leggerezza, anzi: con la bici ci porto bimbo, cane, spesa. 2,5 kg sono una bazzeccola per i miei cancelli. Se mi consentisse di avere 2 dinamo a mozzo risolverebbe anche il problema elettrico. E poi niente paure di rotture del cambio in treno, catena completamente chiusa nel para catena, con mozzo posteriore coaster potrei non avere nemmeno il freno posteriore.....anche i rolhoff sono pesanti ma successo ne hanno eccome....secondo me, se funziona, è il futuro della bici da viaggio.
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da emabiond »

Mah non so, quello che è storicamente certo che non è affatto un sistema nuovo, magari migliorato ma non assolutamente nuovo come concetto. Già una decina di anni fa ci avevano riprovato a rilanciare l' idea (commercialmente si chiamava Phaser), che poi non era altro che un' altra elaborazione di tanti altri predecessori. E' ciclico ogni tanto rispunta fuori (sotto un sistema anni 30), ma chisà come mai non ha mai attecchito. Il fatto poi, di usare tali sistemi nei viaggi, secondo me trova ancora più complicazioni. Partendo con il concetto che tutto si può guastare/rompere, ti ci vedi a chiedere a un semplice ciclista (bene o male se ne trovano sempre in giro per il mondo) di risolvere un' ipotetico problema su meccanismi troppo elaborati? Ti ripeto non mi convinci rimango dell' idea di un sistema leggero e di semplice funzionamento. Poi sai c' era chi diceva che anche l' uomo non era fatto per volare......
p.s.
due dinamo a mozzo? ma vuoi alimentare anche frigorifero? :asd
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da pedalgronda »

riesci sempre a sorprendermi con le tue risposte e le chicche che tiri fuori.
Anche il cambio rolhoff non è un'invenzione recente eppure di recente ha preso piede. Spesso sono piccole migliorie a rendere il sistema appetibile. Ad esempio dovrebbe coprire tutta la gamma di cambi di un cambio normale. Un altro grosso vantaggio che vedo è che il peso è centrato sul baricentro e non sulla ruota posteriore come il rolhoff.
emabiond ha scritto:ti ci vedi a chiedere a un semplice ciclista (bene o male se ne trovano sempre in giro per il mondo) di risolvere un' ipotetico problema su meccanismi troppo elaborati?
su questo concordo, ma non so se questo sistema sia considerato come più complicato di un XT...a parità di diffusione (ipoteticamente) mi sembra abbastanza semplice questo cambio, simile a quello di un'auto.
Inoltre considera la quasi impossibilità di rompere qualcosa in caso di caduta (e questo spiega perchè il target della azienda sembrano essere le bici da freeride o simili.
emabiond ha scritto:due dinamo a mozzo? ma vuoi alimentare anche frigorifero?
tu ci scherzi ma considera che con una dinamo a mozzo o ci accendi le luci o ci tieni in carica il navigatore. Contemporaneamente ciccia. Non a poco servirebbe il doppio di potenza elettrica.

http://www.dk-content.de/trekkingbike/p ... triebe.pdf
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da Guru Oiro »

Concordo con emabiond che ad oggi il classico sistema di trasmissione corone-catena-pignoni rimane imbattibile, pur coi suoi difetti.
Il sistema Pinion (se ne parla anche nella mia intervista a Rewel: http://pzzgarage.blogspot.it/2013/10/re ... ports.html ) è un pò un evoluzione del Rohloff, ma pur ammettendo di non averlo mai provato, non mi convince molto.

La bici per definizione dovrebbe essere un veicolo meccanico (meno idraulica c'è meglio è IMHO) e per questo facile da manutenere e riparare.


Quanto a pedalgronda alla ricerca di elettricità :asd :si , hai mai visto questo sistema? http://www.reelight.com/
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da Guru Oiro »

emabiond ha scritto:.....Non mi convince neanche una bici con forcella in titanio, sul carro posteriore se il titanio è un grado 9 e con le giuste forme/geometrie si riesce in un modo o nell' altro a tenere sotto controllo lo scodamento dato dal titanio, ma una forcella totalmente in titanio con poi quel tipo di lavorazione in testa è un concetto molto vecchio e superato.
Su questo non sono molto d'accordo.
Prima di passare al titanio ho letto migliaia di risposte e critiche ai telai di titanio... "flettono come un chewing gum....sembra di andare in barca... bla bla...".
Poi siccome preferisco provare di persona le cose, ho comperato 6 anni fa il primo telaio in titanio della Rewel con carro posteriore grado 5.
Che dire?
Veramente ottimo; tra l'altro sono passato da un telaio piuttosto corsaiolo, un Gary Fisher Supercaliber con geometria "genesis" (telaio in alluminio, carro posteriore corto da 415mm, foderi bassi e alti diritti), di fatto piuttosto duro ovviamente.
Eppure il nuovo telaio in titanio nei rilanci e nei fuorisella, hai voglia a trovare differenze col precedente telaio in alluminio.
E ripeto carro posteriore grado 5.
Morale?
Mai fidarsi troppo delle voci e provare sempre di persona. Imho
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da emabiond »

pedalgronda ha scritto: Inoltre considera la quasi impossibilità di rompere qualcosa in caso di caduta (e questo spiega perchè il target della azienda sembrano essere le bici da freeride o simili.
Anche su questo ho i miei dubbi, in quanto solitamente le freeride o simili hanno in comune il carro posteriore ammortizzato, quindi variabile nella distanza tra le corone impegnate. Vedi bene con questo sistema, in caso di full suspend che consa hanno dovuto per forza applicare esternamente, una gabbia a doppia puleggia, identica a qualunque tipo di normalissimo cambio a doppio parallelogramma.
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da emabiond »

domanda personale a Guru Oiro, quanto sei alto? io 1,87 x 80 kg. Per certo perchè le ho provate, ci sono bici che per le mie caratteristiche fisiche e tipo di utilizzo non vanno bene. Ho provato le Alan (se nno si fosse capito mi piace il vintage :) ) e in discesa a 50km/h vibrano come non mai. Provato anche il titanio (differenti costruttori, Italiani e non) e se non ci sono determinate caratteristiche di forma/geometrie in fase di spinta su rilanci in salita e in alcuni anche in discesa sopra i 65km/h si sentono benissimo flessioni.
Ah comunque io ho provato bici da corsa/ciclocross, dove velocità tipo di guida e sollecitazioni sono forse differenti rispetto ad altri tipi di bici e tipologia di utilizzo.
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Re: Cambio nella guarnitura

Messaggio da Guru Oiro »

emabiond ha scritto:.... se non ci sono determinate caratteristiche di forma/geometrie .....
Il punto è proprio questo e una persona fine ed esperta come te lo ha correttamente precisato.
I telai in titanio prodotti su misura sono ognuno una storia a sè.
Le possibilità che si hanno a disposizione sono quasi infinite (materiale delle tubazioni, diametri dei tubi, spessori dei tubi, forme dei tubi, conifiche, geometrie, rinforzi, ponticelli, tipo di forcellini... un oceano di soluzioni) per cui è molto difficile fare paragoni.
Oltre alla mtb, anche la bdc l'ho voluta in titanio e nel progettarla ho voluto un occhio di riguardo alla rigidità, tra l'altro prima avevo un telaio in carbonio piuttosto rigido. Per cui diametri over, soprattutto nei foderi posteriori, foderi alti diritti con leggera curvatura (un minimo comfort non guasta mai), foderi bassi a sezioni ellittica, forcellini posteriori over... Risultato? Un'ottima bici, per me definitiva. Non posso desiderare altro. Nei rilanci non sento nessuna flessione, anche in quelli violenti; in discesa poi mi dà molta sicurezza, più della precedente bici.
Le misure antropometriche dl pilota contano certo, ma come detto Imho lavorando con le infinite variabili si trova sempre la giusta soluzione.
Ps io sono alto 178cmx78 in peso quasi forma.
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