VECCHIE GLORIE-GANNA 1957

[emabiond]

Restauro conservativo di una signorina d'altri tempi, dalla campagna alla città.
Costruzione robusta (da notare la serie sterzo integrata nelle congiunzioni del telaio) ma allo stesso tempo con tubazioni in acciaio sottili che la rendono agile e scattante anche grazie all' ottimo rapporto anteriore/posteriore, freni a bacchetta con sistema senza cilindro, pedivelle punsonate Ganna 1957, fanaleria e dinamo originale revisionata.
Il restauro è stato di tipo conservativo per quanto riguarda la verniciatura e le cromature un pò segnate dal tempo, ma opportunamente trattate con il sistema ferox-acetone per disinibire il rifiorirsi delll' ossido idrato di ferro (la comune ruggine), per la il telaio solito trattamento con vernice protettiva.
Gommata nuova, nuovi anche i pattini dei freni per i quali è stata molto dura trovare i ricambi, in quanto nessun gommino attualmente in commericio si adattava al porta pattini unico nel suo genere. Essendo in metallo in colata di fusione era un delitto sostituirli con banali tacchetti made in cina, pertanto ho dovuto inventarmi un modo per adattarci "qualcosa" per frenare, un grazie particolare a pedalgronda che mi ha fornito la materia prima (una vecchia cinghia di trasmissione per trattori) che oppurtunamente tagliata ed assemblata ha risolto il problema. Nuovo anche il pignone posteriore ed il portapacchi con cestino in vimini. Opitional retina para vesti multicolore posteriore vintage e paramanubrio in gomma "gigante" sempre vintage per l'appoggio in fase di sosta, catarifrangenti ruote a norma e tergimozzi in cuoio.

[pedalgronda]

un grazie particolare a pedalgronda che mi ha fornito la materia prima (una cinghia di trattore) che oppurtunamente tagliata ed assemblata ha risolto il problema.

io ho fatto solo da corriere, il grazie va al mio amico Marco che, oltre ad essere la persona che mi aiuta tanto a promuovere la mia grandegronda con il giornale il Rile, è un personaggio davvero unico e pieno di sorprese
La bici è bellissima, per me è un gioia doppia vedere 1) che bici del genere tornano agli antichi splendori e non finiscono ad arrugginire in una cantina in attesa di essere portata all'AMSA (la ricicleria di Milano) 2) che il mio istruttore di restauro ha sempre il braccio caldo! clap clap
Un solo dubbio: sei convinto del colore della retina paravesti? non è un po' troppo "sgarzolina" per una signora di quell'età?

[emabiond]

Un grazie a Marco allora (fagli vedere a che cosa ha contribuito). Per la retina, è filologica a quel periodo, pensa il negozietto vicino a casa mia ha una legnano da donna anni 50 appesa in negozio con una retina simile a colori, anzi ancora più bella perchè in vero caucciù ma col cavolo che se ne libera.
Eppoi quando ridò vita alle vecchie glorie penso sempre a chi è destinata, e la ragazza futura proprietaria nel suo intimo è un pò "sgarzolina".