Equipaggiamento e Accessori

[pedalgronda]

le galline vengono molto rubate di recente
Io ho provato anche il casco. Nulla da ridire davvero.

[pedalgronda]

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forse potrei mettermi a fare un post dedicato alle offerte per la bici....
mentre ci ripenso un po', ecco altre offerte per la bici della lidl. Il cavalletto sembra davvero bello. Da Giovedì 23/09

http://www.lidl.it/it/home.nsf/pages/c.o.20100923.index

[pedalgronda]

ho acquistato oggi il trespolo per tenere la bici e ripararla e confermo l'impressione: mi sembra ben fatto e davvero economico. il basamento telescopico molto grande ma si ripiega..mi piace!

[trottola]

Il mio equipaggiamento è semplicissimo.............porto mia moglie
........e lei porta..................la casa
ciao

[emabiond]

Per il prezzo a cui viene venduto (praticamente 1/4) di altri cavaletti analoghi ho messo da parte il mio scetticismo e l' ho preso anche io. Anche se ho dovuto acquistare a scatola chiusa, in quanto la politica di lidel è: "compri a scatola chiusa e se poi non ti va bene vieni rimborsato"
Già messo alla prova per una revisione, confermo la buona stabilità del treppiede, però questo non è sufficiente per farne un buon attrezzo per la cicloriparazione. Infatti gli snodi (le parti più sollecitate) sono costruiti in pessima plastica, e con sistemi di serraggio al limite della decenza progettuale.
Cercando di serrare bene il bullone del morsetto in quanto il tutto continuava a ruotare non mantenendo la bici nella posizione a me necessaria, ma essendo costruito in plastica il tutto si è facilmente spanato annulando la funzione di blocco.
Al momento ho rimediato modificando con un bullone più lungo e con due rondelle di tenuta. Vediamo quale sarà il prossimo pezzo che cederà.....
La cosa buffa che danno pure 3 anni di garanzia ahhahahhaha meno male che ho conservato lo scontrino....
In ultima analisi un prodotto destinato solo a produrre rifiuti

[pedalgronda]

confermo che gli snodi sono di plastica e certo la plastica non é fatta per durare. io sono alla seconda bici in manutenzione e il sistema regge, ruoto la bici a 180° mentre fino a ieri usavo il trespolo più economico di decathlon atre gambe che, pochi giorni fa, ha visto la rottura della cinghia, anche essa in plastica ed é quindi inservibile. anche il sistema di bloccaggio della bici sul portapacchi a tetto della mia auto é in plastica eppure lì da anni. certo in ferro sarebbe stato meglio...mi viene il dubbio sull'acquisto...

[pedalgronda]

confermo che gli snodi sono di plastica e certo la plastica non é fatta per durare. io sono alla seconda bici in manutenzione e il sistema regge, ruoto la bici a 180° mentre fino a ieri usavo il trespolo più economico di decathlon a tre gambe che, pochi giorni fa, ha visto la rottura della cinghia, anche essa in plastica ed é quindi inservibile. anche il sistema di bloccaggio della bici sul portapacchi a tetto della mia auto é in plastica eppure è lì da anni. certo in ferro sarebbe stato meglio...mi viene il dubbio sull'acquisto, o magari sei stato un po' sfortunato.

nota del giorno dopo: stamattina ho lavorato 2 ore ad una bici: fino a che regge è per me un bel trespolo, poter ruotare la bici e non dovere io stare in ginocchio come prima è una grande miglioria.

[4sentieri]

Quando Pedalgronda ha segnalato l'offerta, ho deciso praticamente subito di provare l'acquisto (dopo anni di segnalazioni di offerte su accessori per bici da parte di Pedalgronda questa è stata la prima volta che ho acquistato...)
Le immagini e la descrizione (ovviamente sempre da depurare dalla "tara" pubblicitaria) mi sembravano convincenti ed il prezzo veramente allettante!
Quando ho montato il cavalletto ne ho subito avuto un'ottima impressione, mi è sembrato sufficientemente robusto e solido (che era poi l'aspetto sul quale avevo delle vere perplessità). Quando ho l'ho messo alla prova per la pulizia della bici (oltre18 kg sbilanciati sul retro...) non ho potuto che confermare la prima impressione: comodo, stabile, robusto e versatile!

Detto questo, veniamo all'aspetto tecnico...
In primo luogo, credo che non ci sia dubbio alcuno che un cavalletto senza plastiche, ma interamente metallico (tipo quelli professionali dei ciclisti) sarebbe estremamente più robusto, ma sarebbe anche decisamente meno pratico per l'uso "domestico" (pesantezza) e sicuramente più costoso.
Per quanto riguarda gli snodi in plastica, la mia impressione "tattile" è che le plastiche usate non siano proprio quelle plasticacce che si spezzano al primo colpo; a me sono sembrate plastiche relativamente buone, abbastanza "morbide"...
Peraltro proprio questa "morbidezza" fa si che gli snodi in plastica abbiano un forte grip sui tubi metallici, cosicché è sufficiente stringere poco le viti di chiusura per bloccare i vari bracci (nella seconda immagine di emabiond invece vedo che la vite -sostitutiva- è stata stretta al punto da portare in battuta i due lati in plastica, deformando in modo evidente lo snodo... emabiond, non starai esagerando con la coppia di serraggio? lo dico io che di viti ne ho spanate e spezzate parecchie...)

Con questo non voglio negare che un piccolo difetto progettuale ci sia (comunque secondo me meno grave di quanto sostiene emabiond), ma nell'ottica di un oggetto destinato all'uso amatoriale domestico quella scelta progettuale è probabilmente stata fatta per aumentare la facilità di utilizzo all'utente poco tecnico... (nel caso specifico l'utilizzo di una sola brugola invece che di una brugola ed una chiave inglese in contemporanea).

4sentieri

[emabiond]

ho stretto così a fondo il serraggio per necessità. Infatti se non stringevo la parte di snodo ruotava non mantenendo la bici nella posizione che desideravo. C' è però da fare una precisazione sulla posizione che io adotto con bici su cavaletto. Il morsetto lo posiziono sul canotto il tubo reggisella, non è un' uso improprio è il corretto uso che dovrebbe avere un cavalletto, per non bloccare o schiacciare (danneggiandole) guaine di eventuali cavi di passaggio sul tubo orizzontale o obliquo che mi potrebbero falsare le operazioni di registrazione su freni o cambio. Chiaramente questa posizione di bloccaggio porta tutto il peso ad uno sbilanciamento e quindi ad imprimere più forza rotatoria sul sistema di serraggio. E' chiaro che se si vuole tenere la posizione orizzontale, necessaria ad esempio per la pulizia della catena con il sistema a spazzole Barbieri, posizionando lo snodo esattamente al centro del baricentro del tubo orizzontale o obliquo lo sforzo è decisamente minore, ma questo a mio avviso non rende il prodotto versatile.
Il fatto di spendere poco ma spesso non rientra nelle mie abitudini (in questo caso ho voluto fare la prova del 9), comprare un' oggetto a poco prezzo che prima o poi (spesso prima) ho la certezza che si romperà non rientra nella mia filosofia di utilizzatore poco amato dai produttori che ci vorrebbero tutti bravi consumer. Un vecchio proverbio dice "chi meno spende più spande". E nel caso specifico di pedalgronda così tradotto, cavaletto deca 45,90€ (inservibile) cavaletto lidl 29,99€ (fino a che regge) = 75,89€. Per questa cifra preferisco acquistare, magari aspettando, ma con un primo acquisto di prodotto non professionale ma decisamente migliore, cosidetto prosumer. Certo tutto si può rompere ma il prodotto in questione personalmente (parlo con cognizione di causa) non lo consiglierei neanche per un' uso amatoriale (qui lo siamo tutti) di semplice manutenzione, (non oso pensare come reagirebbe per lavori su movimenti centrali o dadi particolarmenti ostici allo smontaggio dove le forze in gioco sono ben altre). Stringere un dado e un bullone con due chiavi non credo che sia un problema per chi decida di fare in proprio manutenzione ciclistica.

[pedalgronda]

emabiond, il tuo ragionamento fila secondo me senza fare una grinza, però, bello o brutto che sia il mio nuovo trespolo, mi devi aiutare a capire: il dado che hai serrato fino a rompere la plastica serve a tenere vincolato, per attrito, la pinza al tubo di alluminio; la rotazione della pinza attorno ad un asse orizzontale avviene per effetto dello snodo,regolabile, tra tubo verticale e tubo orizzontale: ma allora a cosa serve quel dado se la rotazione avviene in un altro punto? non basterebbe vincolare in modo definitivo il tubo alla pinza? avessi progettato io il componente lo avrei fatto in modo che pinza e tubo orizzontale fossero solidali. che ne pensi?

[pedalgronda]

...e aggiungo 2 cose:
l'altro trespolo che avevo prima di questo, che mi era stato regalato, si poi rotto proprio in un componente metallico.
Inoltre prima di conoscere emabiond su questo forum non mi sognavo nemmeno di smontare una bici, aprire un regina extra, restaurare rottami. ovvio che quando ci si avvicina ad una attività si incominci con componenti entry level e poi col tempo nascano esigenze di performance, e quindi (a volte) di spesa maggiori. insomma, prendere un trespolo super professional solo per oliare la catena magari è un pò eccessivo.

[emabiond]

ma allora a cosa serve quel dado se la rotazione avviene in un altro punto? non basterebbe vincolare in modo definitivo il tubo alla pinza? avessi progettato io il componente lo avrei fatto in modo che pinza e tubo orizzontale fossero solidali. che ne pensi?

Credo per esigenze costruttive, essendo fatto di diversi parti in qualche modo le due parti devono essere assemblate. Certo in fase di costruzione potevano essere unite in modo definitivo più accurato, ma questo non è stato fatto, ti dirò di più avevo pensato di farla io questa modifica, visto che il tubo che entra dentro la parte del morsetto ha un foro (chissà perchè) passante per la sua circonferenza, basterebbe fare 2 fori nella plastica in corrispondenza e inserire un bullone da parte a parte, ma credo che questa modifica per non far girare il morsetto porterebbe ad un' indebolimento di tutta la parte in plastica e se poi si rompesse definitivamente decadrebbe anche la garanzia. Certo all' inizio di un' attività amatoriale di cicloriparazione non è che si acquista il meglio dell' attrezzatura, ma ci sono altre soluzioni prima di prendere un treppiede reggibici per tenere la bici sospesa e iniziare a smanettare con chiavi o oli lubrificanti. Ad esempio (è un sistema usato anche in molte officine ciclistiche) sono sufficienti due corde o catenelle da attaccate da qualche parte (soffitto, trave, 2 reggimensole posizionate sulla parete) e due ganci (anche autocostruiti piegando due pezzetti di ferro e rivestiti di materiale antigraffio) da posizionare dietro la sella e a cavallo del manubrio.

[emabiond]

Stamani ho restituito il cavalletto che avevo acquistato, diciamo che non rientrava nelle mie aspettative d' utilizzo. Comunque come sono entrato con la scatola sottobraccio senza neanche parlare il commesso gentilmente mi fa: "lo rende?" si "capisco". Secondo voi quale significato si potrà mai dare a tale atteggiamento?
Qui sotto un paio di immagini che fanno vedere il sistema a catenella, in una cicloficcina, che descrivevo sopra

[4sentieri]

Emabiond, Pedalgronda,
scusatemi, ma non capisco...
da una parte sostenete che il cavalletto in questione sarebbe mal progettato perchè non consente (pena la probabile rottura dello snodo in plastica) di sostenere e bloccare una bicicletta in qualsivoglia posizione, per esempio con baricentro evidentemente a sbalzo, case che ritenete essere estremamente utile nella manutenzione/riparazione/restaurazone di una bici (per la verità di questo ho discusso solo con Pedalgronda);
dall'altra parte sostenete la soluzione alternativa "a catenella" che è esattamente l'opposto di quanto detto sopra: bici in una posizione fissa e assolutamente mobile, svincolata!

Probabilmente non siamo in sintonia su questo argomento a causa del diverso concetto, del diverso modo di pensare la bici, tra me e voi: quando dico "bici" io penso immediatamente ad uno strumento sportivo (o meglio, per la pratica di attività fisica all'aria aperta), ad uno strumento per divertirmi; nella mia testa, solo in un piano secondario la bici diventa mezzo di trasporto.
Credo invece di capire per voi le cose sono ribaltate: prima mezzo di trasporto, poi strumento per il divertimento...
Questo fa sì che ci troviamo ad avere approcci nettamente diversi su tutti i punti di vista:
- per me "La Bici" è una MTB full susp., per voi una city bike;
- per me la manutenzione è lavare il fango e sostituire le pastiglie dei freni a disco, per voi è smontare ed ingrassare i mozzi;
- la bici dei miei sogni sarebbe una bici senza usura sulla trasmissione, per voi il ciclomostro;
- piuttosto che lavorare su una bici appesa a due catenelle, la ribalto a bambe all'aria e mi inginocchio a terra (cosa che peraltro ho fatto per molti anni, nonostante mio padre, che mi ha introdotto al mondo dei pedali, per un certo tempo abbia adottato la soluzione "catenelle");
- alla ciclofficina della foto postata, io contrappongo il ciclista di questa foto:

05TS Riparazione.jpg (61.46 KiB) Visto 3555 volte

Emabiond, noi non ci conosciamo di persona, quindi spero davvero che tu non pensi che con quanto sopra scritto sto esprimendo dei giudizi... semplicemente sto cercando di comunicare una constatazione che mi si è palesata in testa leggendo il tuo post.
Padalgronda mi conosce e sa (bhe, spero che l'abbia capito... ) che rispetto profondamente il vostro modo di pensare, vivere e promuovere la bicicletta! Anzi mi ha convinto al punto che più volte ho investigato, anche insieme a lui, la possibilità di usare la bici come mezzo di trasporto casa-lavoro... ma la distanza BG-MI rende questa soluzione totalmente sconveniente e praticamente impossibile

[emabiond]

Allora cerchiamo di fare chiarezza sull' argomento, che partito da un semplice cavaletto rischia solo di confondere le idee.
Per quanto mi riguarda (cosa del tutto soggettiva) il supporto in analisi non merita di essere acquistato perchè (e qui lo ribadisco) di scarsa qualità. Poi al di là di poter far girare la bici a 360° con tale strumento si questo è fattibile, ma se poi non mi tiene la posizione e scivola continuamente, è solo un sistema che scimmiotta i ben più professionali cavaletti, senza scomodare il doppio a colonna centrale che si vede nell' immagine che hai postato.
Se poi come diceva pedalgronda per chi inizia spendere 30€ è comunque un passo avanti per la manutenzione, io rispondo che non c' è necessità di spendere neanche quei pochi soldi in quanto di soluzione alternative ce ne sono altre spendendo una sciocchezza (catenelle), sistema economico per non gravare sulla schiena o le ginocchia quando si lavora. E' vero che con tale sistema la bici ondeggia, ma se la metto in orizzontale questa posizione non cambia, stessa cosa se accorcio una delle due catenelle per lavorare con il carro posteriore leggermente sollevato.
Il mio concetto di bici penso che sia a 360°
Ne ho una che uso come mezzo di trasporto nei miei quotidiani spostamenti in città, dotata di portapacchi con borsa laterale, parafanghi per non arrivare a gli appuntamenti con la strisciata di fango sulla schiena, insomma un city bike normale senza fronzoli comoda per la città.
Un' altra da corsa per uscite diciamo di allenamento sportivo, con la quale macino km (ad oggi dall' inizio dell' anno sono quasi a 11.000 km) e passi alpini, non è in carbonio ma in acciaio columbus SLX sottile e indistruttibile.
Un' altra da corsa vintage con la quale mi diverto partecipando ai cicloraduni storici tipo l' Eroica o altre inserite nel giro d' italia d' epoca.
E infine una mtb (XC) front susp., freni idraulici con la quale mi diverto su sterrati o durante l' inverno con la neve per non interrompere gli allenamenti.
Per me la manutenzione o la riparazione è un divertimento per cui ho cercato di imparare quanto più possibile e quando mi dedico a questa attività mi scoccia lavorare male e perdere del tempo.
Ogni tanto sono dalle parti di BG nei miei giri di allenamento in quanto le campagne della pianura padana sono si belle, ma a me piaciono anche le salite. Chisà un giorno ci incotreremo per un pezzo di strada assieme