È un itinerario tematico, che si snoda nel centro storico della città, toccando molti luoghi famosi e anche alcuni parchi pubblici. Il fil rouge del percorso è rappresentato dai tredici obelischi, antichi monumenti di origine egiziana che fin dai primi secoli hanno catturato l'interesse dei romani (e certamente non solo il loro).
Data la natura trafficata di molte strade, è consigliabile compiere questo giro di domenica o comunque in giorni festivi, quando anche il superamento dei brevi tratti contromano non comporta particolari rischi o difficoltà.
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Luoghi attraversati
Si inizia da Piazza del Popolo (facilmente raggiungibile con la metropolitana), dove si incontra l'obelisco flaminio, anche noto come obelisco di Seti I.
Si imbocca Via di Ripetta, che offre subito un bell'esempio di quanto possa essere sconnessa la tipica pavimentazione romana a sampietrini: procedere con cautela!
Si superano il Mausoleo di Ottaviano Augusto (a sinistra) e il complesso museale dell'Ara Pacis (a destra), proseguendo nella stessa direzione.
Giunti all'angolo con Piazza Nicosia, si volta a destra per Via di Monte Brianzo, che con una leggera salita conduce al lungotevere.
Al semaforo, approfittando dei tempi giusti, si attraversa con cautela per imboccare Ponte Umberto I, tenendo il lato sinistro.
Raggiunto il vecchio Palazzo di Giustizia (o Palazzaccio) si segue ancora il flusso del traffico, tenendosi a sinistra.
Si lascia la sede stradale per entrare nei giardinetti, interdetti al traffico, e si percorrono fino ad uscirne dal lato opposto.
Si superano Castel Sant'Angelo (a destra) e Ponte Sant'Angelo (a sinistra), per imboccare Via della Conciliazione, in direzione del Vaticano.
In prossimità di Piazza San Pietro, dove si erge l'obelisco vaticano (il secondo di questo itinerario), tenere la sinistra e seguire il flusso del traffico in questa stessa direzione.
Si svolta ancora a sinistra per imboccare Borgo Santo Spirito, dal fondo piuttosto sconnesso. Attenzione: il primo tratto è contromano.
Superato l'antico complesso di Santo Spirito in Sassia, una breve salita a destra porta a Ponte Vittorio Emanuele II: essendo contromano, conviene percorrerlo seguendo il marciapiede.
Al termine del ponte si percorre per circa 100 metri Corso Vittorio Emanuele II, che purtroppo è ancora contromano e richiede cautela.
Dove la strada si apre per formare Largo Tassoni si volta a sinistra...
... e si imbocca Via dei Banchi di Santo Spirito, in fondo alla quale, oltre il ponte, si staglia la mole di Castel Sant'Angelo.
All'angolo con Vicolo del Curato si svolta a destra.
Superato il primo incrocio, la strada cambia nome diventando Via dei Coronari, l'antica e rettilinea arteria che attraversa il rione, ancora oggi fiancheggiata da case e palazzetti storici.
Facendo attenzione ai numerosi pedoni distratti assai più che al rado traffico, all'estremità di Via dei Coronari si raggiunge il lato settentrionale di Piazza Navona, in cui si entra voltando a destra.
Si percorre la piazza, che un tempo fu lo stadio di Domiziano (di cui mantiene la forma), superando nell'ordine la Fontana di Nettuno, la celebre Fontana dei Fiumi, su cui sorge l'obelisco agonale (o di Massenzio) e la Fontana del Moro. Attenzione a non investire i turisti distratti!
Tornati alla Fontana dei Fiumi, si imbocca la Corsia Agonale, il breve passaggio che immette su Corso Rinascimento proprio davanti a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica.
Si percorre la metà settentrionale di Corso Rinascimento.
In fondo al corso si piega a destra, passando sotto un arco, e si imbocca Via di Sant'Agostino. Attenzione: questo primo tratto è contromano.
Dopo il primo incrocio Via di Sant'Agostino cambia nome in Via delle Coppelle, stringendosi ancora.
Infine diventa Via del Collegio Capranica, che fa un gomito a destra.
Si attraversa la Piazza Capranica imboccando la breve Via in Aquiro. Attenzione: questo tratto è contromano.
Con leggera salita si raggiunge Piazza di Montecitorio, dove davanti all'enorme palazzo omonimo, sede della Camera dei Deputati, si erge l'obelisco solare o obelisco di Psammetico II, il quarto di questo itinerario.
Si passa nell'adiacente Piazza Colonna, così detta dall'imponente colonna istoriata di Marco Aurelio. Qui si prende a destra Via del Corso, per un brevissimo tratto.
Si prende subito a sinistra Via di Pietra.
Si attraversa Piazza di Pietra, uno dei luoghi più suggestivi di Roma per la presenza degli imponenti resti del Tempio di Adriano.
Imboccando Via dei Pastini si presti attenzione ai numerosi turisti che a tutte le ore affollano questa stretta via.
Si giunge così in Piazza della Rotonda, dominata dal grande Pantheon e sempre affollatissima, al centro della quale, su una storica fontana, poggia il piccolo obelisco macuteo.
Seguendo il Pantheon lungo il lato sinistro, con leggera salita si raggiunge Piazza della Minerva, dove un piccolo elefante di pietra, conosciuto come %22il pulcino%22, sorregge un altro obelisco, molto simile al precedente.
Traversata la piazza, si prende in leggera salita Via Pié di Marmo.
Attraversata anche Piazza del Collegio Romano, si percorre la breve Via Lata, che termina incrociando l'ultimo tratto di Via del Corso.
Si prende Via del Corso in direzione della grande mole del Vittoriano.
Si attraversa Piazza Venezia, facendo attenzione al traffico che qui purtroppo è sempre caotico...
...e tenendosi a sinistra (per sicurezza è bene segnalare con la mano!) si volta in direzione dei Fori Imperiali.
Superando a sinistra la colonna istoriata di Traiano, ci si immette su Via dei Fori Imperiali. La domenica questa viene spesso chiusa al traffico automobilistico, divenendo però molto affollata di pedoni, assai distratti: prestare sempre molta attenzione.
Con un lungo rettifilo scenografico, che ha per sfondo il Foro Romano a destra e i Fori Imperiali a sinistra, si arriva al Colosseo.
Seguendo la strada, si gira attorno al lato sinistro del Colosseo...
...e poi, con una breve salita non troppo impegnativa, attorno alla sua estremità orientale.
Facendo attenzione al traffico, ci si immette su Via Claudia, che prosegue con un rettilineo in salita per circa 300 metri.
A Largo della Sanità Militare, superata Santa Maria in Domnica (detta %22la Navicella%22 dalla fontanella che ha davanti), la strada prende il nome della suddetta chiesa.
Fatti ancora pochi metri, attraverso un cancello si entra in Villa Celimontana, ora parco pubblico, ma nei secoli scorsi villa privata della famiglia Mattei.
Percorso il viale principale (su sterrato), si piega a sinistra lungo un vialetto alberato...
...e si arriva così ad una piazzola rotonda al cui centro si erge il curioso obelisco matteiano, cortissimo, ma montato sulla sommità di un elemento che lo fa sembrare assai più grande.
Seguendo il percorso a ritroso si esce dalla villa, tornando su Via della Navicella.
Seguendone un brevissimo tratto in discesa, al primo incrocio si gira a destra lungo Via di Santo Stefano Rotondo, che deve il nome alla vicina chiesa di forma rotonda (unica in Roma). Attenzione, qui la strada è contromano.
Si giunge così in Piazza San Giovanni in Laterano, al cui centro si staglia imponente l'obelisco laterano (o di Tutmosi III), il più grande e antico tra tutti quelli di Roma. Da qui si piega per Via Merulana, in discesa.
Dopo il primo incrocio con Via Labicana/Viale Manzoni, è bene cambiare rapporto, perché con circa 600 metri di salita morbida Via Merulana comincia ad arrampicarsi sul colle Esquilino.
Al termine di Via Merulana ci si trova di fronte una delle quattro maggiori basiliche di Roma, Santa Maria Maggiore.
La si aggira da destra, ormai in discesa...
...sostando sul retro, per ammirarne la scenografica scalinata, fronteggiata dall'alto obelisco liberiano, il nono di questo itinerario.
All'incrocio con Via Cavour si prende Via Torino, nuovamente in leggera salita perché stiamo percorrendo il colle Viminale.
Appena in una piazza sulla destra diviene visibile il Teatro dell'Opera, si volta a sinistra lungo Via Viminale.
Al termine di quest'ultima, superando con cautela appena qualche metro contromano...
...ci si immette a sinistra sull'ampio Viale Luigi Einaudi.
A metà del viale, nel centro dei giardinetti che ne costeggiano il lato sinistro, fa bella mostra di sé il piccolo obelisco di Dogali.
Si attraversa l'ampia Piazza della Repubblica, lasciandosi a destra la michelangiolesca basilica di Santa Maria degli Angeli e a destra la grande Fontana delle Naiadi.
Facendo molta attenzione al traffico (qui siamo contromano!), si risale la breve Via Emanuele Orlando.
Al suo termine, superata la monumentale Fontana del Mosè, con un po' di attenzione si guadagna la rettilinea Via XX Settembre.
A metà del rettifilo si incontra il famoso incrocio detto delle quattro fontane, dal centro del quale si vedono in lontananza tre obelischi, in tre direzioni diverse. Da qui la strada prosegue come Via del Quirinale.
Si arriva in Piazza del Quirinale, dove davanti alla storica residenza del Capo di Stato un altro obelisco, è fiancheggiato da due statue colossali dei Dioscuri ed ha alla base una fontana rotonda.
Piegando a destra lungo la ripida Via della Dataria si scende bruscamente dalla sommità del colle Quirinale. Mani pronte sui freni!!
Presso un incrocio affollato di turisti si piega a destra lungo la stretta Via di San Vincenzo. Man mano che si procede, fendere la folla si fa sempre più difficile...
...perché siamo nel luogo di Roma più visitato dai turisti di tutto il mondo: la celebre Fontana di Trevi.Si piega a destra per Via del Lavatore.
Poi a sinistra per Via della Panetteria...
...e infine a destra si imbocca Via del Tritone, in leggera salita.
Prestando attenzione al traffico e tenendo pronto un rapporto adeguato, si affronta la salita (non morbidissima) di Via Francesco Crispi, che sale verso il colle Pincio.
Al secondo incrocio, con Via Sistina, si volta a sinistra per un ultimo tratto in salita, seppure meno ripida.
Si arriva così alla sommità della famosa scalinata di Trinità dei Monti, dove proprio dirimpetto alla chiesa omonima si trova l'obelisco sallustiano, il penultimo dell'itinerario.
Quindi, presso un piccolo spiazzo sulla sinistra, dove la strada si biforca, si prende la leggera salita che in breve porta ai Giardini del Pincio.
Appena raggiunti i giardini, si piega a destra lungo Viale dell'Obelisco...
...che prende il nome dall'obelisco pinciano, anche detto adrianeo o di Antinoo, l'ultimo tra gli obelischi di Roma ad essere stato collocato nella sua posizione attuale (1822).
Proseguendo oltre nella stessa direzione, in breve si giunge allo scenografico cavalcavia che mette in comunicazione il Pincio con Villa Borghese.
L'ampio viale asfaltato che segue, chiamato delle Magnolie, è molto spesso frequentato da ciclisti della domenica, podisti, pattinatori di tutte le età.
Al suo termine, si piega a destra, lungo Viale Fiorello La Guardia, che scende a valle. Questa non è più isola pedonale, per quanto a traffico limitato: occorre fare attenzione agli autobus e ai taxi.
Nel piegare leggermente a sinistra il viale cambia nome (G.Washington), ma non pendenza, per cui si scende ancora. Alcune linee di autobus hanno il capolinea proprio in fondo al viale: attenzione alle eventuali vetture parcheggiate.
Al termine della volata ci ritroviamo in Piazzale Flaminio, proprio all'esterno della Porta del Popolo (l'antica Porta Flaminia). Qui conviene attendere al semaforo dei pedoni e attraversare la strada con loro.
Attraversando la Porta del Popolo, si torna nella piazza omonima, al punto di partenza, chiudendo il circuito ad anello.
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